Gli Ambasciatori del Gusto e il progetto Fare Formazione
Si chiama semplicemente 20 Cuochi, come il numero di chef che si riuniranno a Napoli per orchestrare la cena annuale promossa dall'associazione italiana degli Ambasciatori del Gusto. L'appuntamento è per domenica 29 settembre, a Palazzo Caracciolo, e segue i fortunati incontri andati in scena negli anni passati a Roma e Milano. Sempre con l'obiettivo di foraggiare i nobili intenti dell'associazione, realtà senza scopo di lucro nata per sostenere la ristorazione e la pasticceria nazionale col più ampio intento di valorizzare l'immagine dell'agroalimentare italiano nel mondo. Su queste basi è partito il progetto Fare Formazione, ormai al terzo anno di vita, che sancisce l'impegno degli Ambasciatori del Gusto a portare la propria esperienza e professionalità negli istituti e nelle scuole alberghiere che hanno il compito di formare i professionisti del futuro. Con lezioni e attività rivolte non solo agli studenti, ma anche al corpo docente, per migliorare l'approccio formativo degli istituti italiani e restituire dignità a tutti i mestieri della ristorazione, dal cuoco al pizzaiolo, al maître, al cameriere. Dunque insegnando ai ragazzi a gestire le difficoltà per puntare all'eccellenza, condividendo esperienze vissute sul campo dagli ambasciatori in tanti anni d'attività.
20 cuochi a Palazzo Caracciolo. Il gioco delle coppie
Ecco perché il ricavato della serata 20 Cuochi (il biglietto si acquista online partire da 90 euro) sarà interamente destinato a finanziare il progetto formativo dell'associazione. E la cena, incentrata sulla reinterpretazione della cucina campana, si preannuncia decisamente interessante. La brigata estemporanea vedrà schierate 10 coppie inedite, formate dall'incontro tra 10 cuochi campani e altrettanti colleghi in arrivo dal resto d'Italia. Giocano in casa Salvatore Avallone (Cetaria Ristorante, Baronissi), Alfonso Caputo (Taverna del Capitano, Massa Lubrense), Enzo Coccia (La Notizia, Napoli), Mimmo De Gregorio (Lo Stuzzichino, Sant’Agata sui Due Golfi), Paolo Gramaglia (President Restaurant Pompei), Peppe Guida (Antica Osteria Nonna Rosa, Vico Equense), Francesco Pucci (La Riggiola, Napoli), Giorgio Scarselli con Fumiko Sakai (Il Bikini, Vico Equense), Pasquale e Gaetano Torrente (Al Convento, Cetara) e Antonio Tubelli (Baroq Art Bistrot, Napoli).
Ad affiancarli, ecco i nomi della squadra in campo per il resto d'Italia:Caterina Ceraudo (Dattilo, Marina di Strongoli, Crotone), Enrico Cerea (Da Vittorio, Bergamo), Gioacchino Sensale (Hotel Dolcestate, Campofelice di Roccella, Palermo), Giorgio Servetto (Nove Ristorante, Alassio), Raffaele Ros (Ristorante San Martino, Scorzè, Venezia), Arcangelo Dandini (L’Arcangelo, Roma), Giuseppe Romano (Me Restaurant, Pizzo, Vibo Valentia), Franco Aliberti (Tre Cristi Milano, Milano), Gianfranco Pascucci (Pascucci al Porticciolo, Fiumicino, Roma) e Solaika Marrocco (Primo Restaurant, Lecce).
Agroalimentare e turismo gastronomico
Nel corso della serata l'Associazione assegnerà il premio Ambasciatore del Gusto 2019 e annuncerà il vincitore del bando Premiare l'Eccellenza, destinato alle microimprese che operano nella filiera dell'agroalimentare con etica e consapevolezza. Ma si parlerà anche di turismo enogastronomico, per chiudere il cerchio sulla necessità di valorizzare il sistema alimentare, gastronomico e ristorativo italiano per farne un volano di crescita all'estero. Il tema sarà al centro del convegno annuale degli AdG, organizzato sempre a Napoli, al Complesso Monumentale Donnaregina, lunedì 30 settembre; e aperto alla partecipazione del pubblico, gratuitamente, previa registrazione tramite email.
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