"I 15 milioni di turisti per le olimpiadi? Non li abbiamo visti". La ristorazione di Parigi chiede i danni

27 Ago 2024, 11:07 | a cura di
Le olimpiadi promettono ma spesso non mantengono. A Parigi hanno tenuto le strutture ricettive, male i ristoranti

Le Olimpiadi di Parigi si sono concluse da un paio di settimane e si cominciano a fare i bilanci: cosa ha funzionato, cosa no? Chi si aspettava incassi stratosferici per albergatori, commercianti e ristoratori in realtà ha dovuto ridimensionare le aspettative e fare i conti con la realtà. Già, perché il massiccio afflusso di turisti che tanto si prospettava in realtà non c'è stato e qualcuno già sta pensando di chiedere risarcimenti che il Governo ha annunciato. Insomma, anche in quest'ultima edizione come in passato, i Giochi Olimpici hanno rischiato di spaccare le economie a metà, tra chi vede una fonte di guadagno pronta e immediata e chi poi si lecca le ferite.

La ristorazione non festeggia

«Ci avevano promesso 15 milioni di turisti, non li abbiamo visti», ha dichiarato un impiegato del bar-ristorante La Belle Vie, nel quartiere Belleville, al quotidiano Le Parisien. Il giornale, d'altronde, proprio il giorno dopo la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici, ha pubblicato un articolo titolato “Les hôteliers sourient, les restaurateurs pleurent”, ovvero gli albergatori sorridono, i ristoratori piangono. I ristoranti, in particolare quelli situati in centro, non si sono riempiti come sperato. Molti di loro hanno risentito dei problemi di traffico della capitale. Alcuni di essi, vicini ai perimetri di sicurezza, erano praticamente inaccessibili o circondati da recinzioni, rendendoli poco attraenti. Secondo Le Parisien, la commissione per i risarcimenti - la cui creazione è stata annunciata dal primo ministro Gabriel Attal il 24 giugno scorso - ha già ricevuto più di 120 richieste da parte di imprese che sostengono di essere state danneggiate dai Giochi Olimpici.

Il pronostico e le perdite delle compagnie aeree

Che qualcosa non stesse andando proprio per il verso giusto già se ne erano accorti quelli di AirFrance-Klm quando nella settimana precedente all'inizio delle Olimpiadi di Parigi avevano annunciato di aspettarsi un calo dei ricavi unitari nel terzo trimestre da 170 milioni di euro a 150 milioni di euro a causa della mancanza di domanda per visitare Parigi quest'estate. Non da meno l'analisi della statunitense Delta che aveva previsto una diminuzione del volume dei viaggi a Parigi durante i giochi estivi che poi si è concretizzata con un -8% a giugno e un calo di quasi il 15% a luglio, rispetto all’estate del 2023.

I precedenti, tra i dubbi di Roma e il crack di Atene

Londra, Atene e Atlanta hanno tutte registrato un calo dei visitatori estivi quando hanno ospitato i Giochi estivi e la sensazione (ormai quasi una certezza) è che non si riesca mai a raggiungere e a fornire ciò che ci si aspetta. I Giochi Olimpici di Atene 2004 sono costati alla Grecia circa 18 miliardi di dollari (contribuendo ad accelerare il crack economico), almeno il doppio di quanto il governo greco aveva inizialmente stanziato. Una cifra che non includeva i soldi che il paese ha speso per mantenere le sue strutture olimpiche raramente utilizzate negli ultimi anni. È stata costretta, principalmente dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, a spendere 1,2 miliardi di dollari solo per la sicurezza a causa dei timori per il terrorismo. Anche Roma avrebbe potuto essere una delle candidate per ospitare i giochi quest'anno, ma nel 2016 l'allora sindaca della Capitale Virginia Raggi staccò la spina affermando che lo svolgimento dei giochi estivi avrebbe seppellito la capitale italiana sotto montagne di debiti e tonnellate di cemento. Non fu un caso isolato, dato che, prima di Roma, a rinunciare per il 2024 furono città come Boston (per motivi economici) e Amburgo, i cui cittadini votarono contro in un referendum.

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