Il Mudec di Via Tortona. Collezioni etnografiche in spazi contemporanei
Prima ancora di aprire al pubblico si è fatto conoscere per le polemiche tra l'archistar di turno, David Chipperfield, e il Comune di Milano. Storie di progetti ambiziosi, pavimenti mal posati, paternità rifiutate e verifiche tecniche che nei prossimi mesi accerteranno l'eventuale difformità dal design originale, ideato dall'architetto inglese che ora respinge qualsiasi collegamento con l'opera. Ma nel frattempo il Mudec (Museo delle Culture ospitato nell'ex Ansaldo di via Tortona 56) ha inaugurato i nuovi spazi entrando subito nel vivo con due mostre – Africa e Mondi a Milano - che segnano l'avvio di un programma culturale finalmente disponibile per la città, dopo anni di cambi al vertice, discussioni sui contenuti e dibattiti persino sul nome da scegliere.
17mila metri quadri messi in comunicazione da una imponente e scenografica scalinata monumentale, dove troveranno spazio le collezioni etnografiche del Comune e un calendario di mostre temporanee curato dal 24 Ore Cultura, sperimentando per la prima volta in Italia l'interazione tra pubblico e privato nella gestione museale. A Palazzo Marino resteranno la direzione scientifica, la conservazione del patrimonio e il coordinamento dell'attività del Forum delle Culture, che insieme all'auditorium e al bookshop sarà accolto all'interno della struttura.
Il bistrot e il ristorante con vista di Giacomo
Ma ci sarà spazio anche per la ristorazione, con una caffetteria bistrot al pian terreno e un ristorante al terzo piano con vista sull'architettura industriale entrambi gestiti da Giacomo, già concessionario della ristorazione di Palazzo Reale e Museo del Novecento (che condivide con il Mudec la direzione di Marina Pugliese), dove gestisce la terrazza dell'Arengario con vista impagabile su Piazza del Duomo. Brioche e lievitati per la colazione, piatti veloci (anche caldi) in pausa pranzo e servizio aperitivo nello spazio di design della caffetteria (la versione contemporanea del Caffè letterario di Palazzo Reale), aperta dalle 7 con pasticceria di propria produzione; menu degustazione e cucina raffinata curata dallo chef Pasquale Frigoli per chi vuole godere della tranquillità del ristorante con vista (progettato da Fabio Rotella), uniti sotto il nome del brand che da più di cinquant'anni fa capo a Giacomo Bulleri, classe 1925, fondatore del primo Ristorante Giacomo di via Donizetti nel 1958. Da allora il ritrovo della Milano bene si è trasferito nella più celebre sede di via Sottocorno, costruendo nei decenni un vero impero, che oggi conta sei attività: ristorante, bistrot, pasticceria e tabaccheria oltre alle due incursioni museali. Che da qualche giorno sono salite a tre, con l'arrivo negli spazi del Mudec. Ecco come si presentano.
Mudec | via Tortona 56, Milano | ingresso 15 euro | www.mudec.it
Mudec Restaurant | tutti i giorni, 12-14.30/ 19.30-23.30 | tel. 02 84293701/ÂÂÂÂ [email protected]