Gli impiattamenti sono ineccepibili, il menรน offre una vasta scelta e le ricette sono ricercate. Eppure, tutto quello che vediamo sulla tavola non รจ vero cibo, ma stoffa abilmente cucita. Questa รจ lโidea della designer londinese Anna Lomax che con la collaborazione della fotografa Victoria Ling e lโart director Mark Kenney dร vita a portate di eleganza sartoriale.
In questo modo, attraverso una realizzazione impeccabile, al cliente verrร proposto un appetitoso salmone accompagnato da anelli di peperoni, pomodorini, carote e insalata, oppure uova, toast e un caffรจ fumante per una deliziosa colazione.
Lโispirazione pop che unisce colori squillanti al concetto dellโoggetto cibo, non puรฒ non ricordare nella fattura e nelle resa formale quegli oggetti creati da Claes Oldenburg agli inizi degli anni โ60. ร lui infatti che, dopo aver riempito il suo store di cibi in gesso, sperimenta la scultura nella sua declinazione molle attraverso lโuso della stoffa e della plastica cucita, dando vita ai suoi panini giganti, alle fette di torta e ai gelati di peluche su stecco che tanto ricordano queste gustose portate. Dโaltronde รจ proprio la cultura pop che tanto ispira le due creative.
Anna Lomax, designer londinese che si divide tra il lavoro di art director e quello di set designer, รจ stata da sempre affascinata dal bizzarro, dalla cultura pop, folk, sviluppando una forte predilezione per le invenzioni e le installazioni in piccola e grande scala. ร lei che utilizza medium completamente differenti a seconda dei progetti e dei clienti riuscendo a realizzare ardite composizioni e inediti equilibri di oggetti per installazioni visionarie.
La stessa brillante originalitร รจ propria del lavoro di Victoria Ling. La sua รจ unโattitudine quasi scultorea che coniuga passione per gli oggetti e ricerca dei materiali spostandosi con estrema facilitร dalla presentazione di oggetti a quella di cibi attraverso una narrativitร sempre nuova.
ร dallโincontro di queste due creative che nasce il progetto Tailor Made Food.
a cura di Valentina Guttuso
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