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Bisogna sempre tener a mente una premessa: il legame tra utenti e social network è sempre più stretto e profondo, al punto che alle volte è difficile distinguere chiaramente l’orientamento di questa relazione. È certo tuttavia che questo legame possa essere messo in diversi modi al servizio di una precisa strategia di marketing, tutta orientata alla valorizzazione del proprio ristorante o, più in generale, del proprio servizio di food and beverage.
Come muoversi sui social media
Rivelato il legame tra social media e un numero crescente di internauti, bisogna considerare opportunamente anche un’importante controindicazione: gli utenti, specialmente quelli che fanno un largo utilizzo di Instagram, Facebook, Google, Tik Tok e TripAdvisor, hanno iniziato a sviluppare una sorta di assuefazione alla grande mole di contenuti lì pubblicati. Distinguersi è dunque un obbligo per non far cadere la controparte digitale del proprio ristorante nell’oblio delle foto e dei video dimenticati.
Alcuni, in questo assunto, vedrebbero un ostacolo difficile da superare. Al contrario, chi si occupa di gestione social per ristoranti come fa da oltre 10 anni Ke Risto® società specializzata in software e marketing per la ristorazione, cogliendo in questa situazione una sfida per migliorare costantemente le proprie strategie di food marketing, da mettere al servizio dei partner. L’importanza di questo genere di partnership è fondamentale per il miglioramento della web reputation di ogni genere di servizio di ristorazione che desideri acquisire nuovi consumatori: è proprio in termini di acquisizioni, infatti, che si colloca la differenza tra un approccio improvvisato che potrebbe non rivelarsi fruttuoso e una precisa strategia web oriented messa a punto da social media manager di spessore.
In ogni caso, alcuni contenuti vanno valorizzati più di altri, e a grandi linee è possibile rintracciare degli spunti che possono aiutare ad agganciare l’utente di internet sui social network, senza cadere nel groviglio di storie, foto e video pubblicati dalla concorrenza.
L’importanza del racconto
Una questione essenziale è l’approccio che ogni servizio di ristorazione dovrebbe assumere nei confronti dei social network su cui desidera proporsi: vedere in un canale social una vetrina su cui esibire foto più o meno riuscite dei locali del ristorante o dei piatti di punta del menù potrebbe non rivelarsi una scelta efficace.
Quello che più conta, in questi casi, è saper raccontare il proprio servizio e i propri piatti, valorizzando in maniera opportuna le scelte fatte per vegetariani e vegani, ad esempio. Si tratta di riuscire a sottolineare quegli elementi che oggi sono oggetto di particolare attenzione da parte dei consumatori, sempre più sensibili nei confronti delle diete in generale e di quel che mangiano, in termini di materie prime e preparazione, in particolare.
Allo stesso tempo, una buona idea è quella di raccontare e valorizzare tutto quello che il cliente non riesce a vedere dalla propria prospettiva al tavolo: delle storie o delle foto che inquadrino la preparazione di un piatto potrebbero dunque contribuire a dare quel tocco di unicità al proprio profilo social. Lo stesso risultato può essere garantito da foto e video dedicati agli chef dietro le quinte, in cucina, magari mentre lavorano o semplicemente in posa, così che i clienti possano dare un volto ai protagonisti della ristorazione.
Ovviamente, il racconto che scaturisce da queste semplici iniziative, che possono essere facilmente condotte con uno smartphone, deve essere coerente con il brand e i suoi valori. Ogni strategia di food marketing che si rispetti, e questo vale soprattutto per quelle che passano per i social, deve assumere un particolare tono in base all’identità del brand stesso: un insieme poco omogeneo o contraddittorio di elementi risulterà sicuramente controproducente per il ristornate, che ne risulterà dunque penalizzato.
Come coinvolgere gli utenti
I social network sono il luogo ideale non soltanto per mostrarsi, ma anche e soprattutto per interagire con i propri utenti: alle volte, invogliare gli utenti stessi del proprio ristorante a generare contenuti che abbiano come sfondo il locale non può che fare del bene al luogo stesso. La chiave di volta di questo aspetto sta nella possibilità di condivisione dei contenuti ormai implicita in tutti i social network: questo permette a un’iniziativa intelligente di diventare virale, poiché condivisa in massa dagli utenti, nel giro di pochissimo tempo, con conseguente ritorno positivo per il ristorante.
Non bisogna tuttavia dimenticare le basi dell’interazione sui social: porre domande, effettuare sondaggi, stimolare le risposte sono tutte chiavi per interagire con gli utenti, in un rapporto non unidirezionale, ma fatto di stimoli reciproci. Ovviamente, gli argomenti e i temi possono essere quelli di maggior tendenza sul momento, da rielaborare con quel tocco di originalità tale da giustificare il tempo che gli utenti dei social riserveranno a quella specifica pagina, piuttosto che a un’altra.
Infine, non da ultimo bisogna saper gestire bene le recensioni: i pareri che gli utenti esprimono sui social hanno una grandissima importanza per gli altri internauti che si affidano alla rete per scegliere dove mangiare e quali piatti o prodotti scegliere. Proprio per questo, non bisogna mai sottovalutare i feedback dei clienti, siano essi positivi o negativi, e a cui bisognerebbe rispondere sempre in tempi rapidi e con coerenza. Bisogna dunque mostrare un atteggiamento costruttivo davanti alle recensioni negative, e gestire invece con maggiore gratitudine quelle positive: tono di voce e approccio sono da rimandare ai valori e all’identità del brand, ma in ogni caso la sincerità e la trasparenza dovrebbero sempre guidare le reazioni ai feedback ricevuti, anche a quelli più duri.