Dall’anno 1000, nell’incantevole Altopiano dei Sette Comuni di Asiago, si produce formaggio: prima era fatto con latte di pecora poi , quando i bovini furono preferiti agli ovini per il loro modi di pascolare, senza strappare l’erba alle radici, il latte vaccino ha sostituito quello ovino ed è nata la tecnica casearia da cui si ottiene ancor oggi il gustoso formaggio Asiago a Denominazione di Origine Protetta, sia fresco che stagionato. Due sapori che non si distinguono semplicemente dal periodo di stagionatura, ma da differenti lavorazioni.L’Asiago Fresco, delicato e dolce come il latte appena munto, è prodotto con latte intero ed è chiamato anche Asiago Pressato poiché le forme prodotte vengono sottoposte ad una pressatura sotto i torchi in modo da asciugarle il più possibile.
L’Asiago Stagionato, detto anche d’Allevo, che ha un gusto più deciso e variamente saporito a seconda dell’invecchiamento (dai 3 ai 12 mesi e oltre ), si ottiene invece dalla trasformazione casearia del latte di una o due mungiture di origine esclusivamente vaccina. Dopo la raccolta e prima della caseificazione, il latte subisce un trattamento di scrematura parziale mediante affioramento.
Il cosiddetto “Prodotto della Montagna” è il formaggio tradizionale dell’Altopiano di Asiago, che si caratterizza fortemente per il suo profumo fresco, latteo, lievemente fiorito, dal sapore dolce e gradevole. L’affinatura avviene in montagna ad un’altitudine compresa tra i 600 e i 2.300 metri. L’uso di solo latte italiano di montagna con certificazione di rintracciabilità è garanzia di altissima qualità.
L’alto apporto proteico (in media 28%), il buon contenuto in umidità (34% in media) e l’alta digeribilità sono le caratteristiche nutrizionali di questo prodotto di qualità. Oggi l’Asiago è il sesto formaggio DOP italiano per quantità prodotta, il quinto per volumi commercializzati in Italia e la decima DOP del nostro Paese. È uno dei formaggi più famosi ed è conosciuto da oltre il 95% degli Italiani.
