Il metodo di lavorazione della sfoglia viene adottato per la prima volta in Francia, e attribuito a un certo Franรงois Claude Gelรฉe, un noto pasticcere-pittore. Unโaltra leggenda narra di un pasticcere che, durante la lavorazione della pasta brisรฉe, si dimenticรฒ di mettere il burro. Cercando di rimediare allโerrore, lo fece a pezzetti e lo incorporรฒ allโimpasto: il risultato fu lโinvenzione della pasta sfoglia.
I principali ingredienti sono farina e acqua, che danno allโimpasto la giusta elasticitร , il burro, che dona consistenza e determina la qualitร della sfoglia, e il sale, che se dosato sapientemente regala in cottura colore e sapore. Eventualmente si aggiungono del malto o le uova. Il principio รจ quello della lievitazione fisica: si stratificano il grasso e lโimpasto e cosรฌ facendo si incorpora aria. Durante la cottura, questa si dilata e spinge le sfoglie, isolate dal grasso, verso lโalto, determinando la piacevole friabilitร della pasta. Alla sua buona riuscita, oltre che la bontร degli ingredienti, concorrono anche altri fattori come la durata dei tempi di riposo (che influisce sulla maggiore o minore strutturazione della maglia glutinica), la tecnica adottata per lโinserimento del burro, e il numero e la tipologia dei cosiddetti โgiriโ.
Per preparare la pasta sfoglia occorre lavorare con il panetto (il composto di burro e farina che si prepara allโinizio) e il pastello (lโimpasto base a cui man mano si incorpora il panetto).