Il sushi bar L’Abysse
Un sushi bar tradizionale calato in uno spazio che vuole fare avanguardia. Non a Tokyo, ma nel cuore di Parigi, dove il prossimo 6 giugno Yannick Alléno inaugura L'Abysse. Solo l'ultimo di una serie di format firmati Alléno, indubbiamente tra gli chef più rappresentativi dell'alta ristorazione francese contemporanea, a quanto pare mai pago di lanciare nuove idee (con capacità di gestione da grande imprenditore, all'attivo oltre 15 ristoranti nel mondo). Il sushi bar nascerà all'interno del quartier generale del Pavillon Ledoyen, con la complicità dello shokunin Yasunari Okazaki, che presenterà a pranzo e cena nigiri da ordinare alla carta, o da scoprire attraverso un percorso di degustazione. Solo 14 posti al nastro, su prenotazione, e in alternativa 12 coperti in sala, anche per usufruire della formula lunch bento box. E poi selezione di sakè – “la più ambiziosa mai vista in Francia” anticipa orgoglioso lo chef - e una collezione di tè pregiati a completare l'offerta. Alléno, del resto, non ha mai fatto mistero di apprezzare l'estetica del gusto giapponese, e in particolar modo il rituale del sushi scoperto in visita ad Hachiro Mizutani e sui libri di Kazuko Masui. Ma presto, a partire dal 21 giugno, lo chef collezionista di stelle apporrà la firma pure sul progetto di riqualificazione urbana al Beaupassage (10mila metri quadri ripensati dal gruppo immobiliare Emerige, sul sito dell’ex convento delle Recollettes), nel cuore del settimo arrondissement, che riserva ampio spazio all'offerta gastronomica, coinvolgendo un gran numero di personalità del settore.
Il nuovo polo gastronomico al Beaupassage
E l'impegno di Alléno sarà tutt'altro che contenuto (per dimensioni e dispiegamento di forze): 3 livelli per ristorante, cantina, galleria d'arte, sotto l'insegna Allénothèque, che disporrà di 50 coperti in sala con cucina a vista, 60 in terrazza e 10 sedute esclusive allo chef's table. In cantina, invece, 700 referenze tra vini francesi ed etichette dal mondo, per la vendita al dettaglio e a supporto della cucina, ma anche per degustazioni guidate nello spazio espositivo dell'edificio, al primo piano. Ma Allèno sarà in buona compagnia: lungo il passage che collega Boulevard Raspail e rue de Grenelle, saranno molte le attività gestite da volti noti della scena gastronomica francese, da Thierry Marx (con la sua Boulangerie) a Pierre Hermè (un caffè con terrazza per gustare croissant, macaron, croque monsieur per il pranzo, e tutte le creazioni del maestro pasticcere) da Anne Sophie Pic (Daily Pic il format al debutto) a Olivier Bellin (con lo street food di mare di Mersea). E tra gli artigiani Alexandre Polmard (due livelli per il negozio di macelleria e charcuterie e un ristorante al primo piano che punta al 90% sulla carne bovina), il maestro dei formaggi Nicole Barthelemy, il giapponese Junichi Ymaguchi con la sua idea di specialty coffee.
Il ristorante galleggiante di Ducasse sulla Senna
Parigi, d'altronde, ha fatto della sua vocazione gastronomica un mito, e in questa direzione si muove anche l'iniziativa che dal prossimo autunno coinvolgerà Alain Ducasse, pronto a varare un calendario di crociere gourmande sulla Senna (Ducasse sur Seine), in collaborazione la società di turismo fluviale Citysurfing. Sarà il Gruppo Ducasse Paris a gestire la proposta di ristorazione sul primo battello elettrico pronto a navigare la Senna, frutto di un investimento da 11 milioni di euro, che ha coinvolto in cantiere circa 200 persone, per 18 mesi di lavoro. A regime, invece, il battello impiegherà una settantina di persone ed effettuerà 700 crociere all’anno, in navigazione tra i giardini del Trocadero e la Tour Eiffel: un vero e proprio ristorante galleggiante che potrà accogliere fino a 200 ospiti per 2 servizi giornalieri, da un’ora e mezzo ciascuno. Mentre all’attracco, in attesa di imbarcarsi, sarà possibile usufruire del servizio aperitivo o prendere un tè nel pomeriggio. Il progetto, affidato all’architetto Gerard Ronzatti, gioca sulle trasparenze e sulle superfici riflettenti, in tavola invece la proposta sarà orientata a un menu stagionale e non troppo formale, che strizza l’occhio agli stilemi della bistronomie: prodotti locali, cucina di mercato, cotture rispettose della materia prima (e tutto sarà cucinato a bordo). Col guizzo d’autore di Ducasse (che in città sta concretizzando un gran numero di progetti, e si appresta a inaugurare il secondo locale a marchio Spoon, dopo la rinascita dell’insegna dell’autunno scorso, in place de la Bourse).
Rendez-vous Bocuse
Fuori Parigi si lancia in format insoliti anche Jerome Bocuse, che dopo la scomparsa del padre gestisce il gruppo di ristorazione (e la mitica insegna di Collonges) che fa capo all’indimenticato maestro della cucina francese. Rendez-vous Bocuse è il nome del locale appena inaugurato all’interno del nuovo outlet alla periferia di Lione, The Village Lyon. Un’esperienza inedita, seppur ispirata dalle brasserie già aperte dal gruppo, in direzione di una ristorazione sempre più informale e veloce, tanto per atmosfera (140 coperti in 380 metri quadri su diversi livelli ed aree tematiche, con apertura no stop, dalla colazione alla cena) che per menu, con proposta di hamburger – personalizzabili scegliendo pane, carne, contorni - insalate, paste della casa, crepes e waffle, torte alla frutta. Cocktail e birra per il dopocena.
a cura di Livia Montagnoli