Mangiare in aeroporto
Mangiare in aeroporto è ormai più che una necessità, quasi una moda. E senz'altro un piacere in tutti quegli scali che hanno scelto di intercettare uno dei mercati più floridi per la ristorazione – quanti passeggeri in cerca di un pasto veloce o di qualche coccola prima del decollo transitano ogni giorno nei principali aeroporti del mondo? - indirizzando gli sforzi nella realizzazione di ambiziose food hall o concertando un'offerta gastronomica ricca di colpi di scena. Sempre più spesso con la collaborazione di grandi nomi della cucina d'autore, che già da qualche anno calcano il palcoscenico di celebri scali internazionali (tra i primi c'è stato Heston Blumenthal ad Heathrow, presto potrebbe cimentarsi con l'impresa anche Mauro Colagreco, all'aeroporto di Nizza), e più recentemente affollano anche gli aeroporti d'Italia. L'investimento più ingente, concretizzato alla fine del 2016, ha interessato il nuovo terminal E dell'aeroporto Leonardo Da Vinci, a Fiumicino, dove oggi convivono Cristina Bowerman, Heinz Beck, Michelangelo Citino (protagonista anche a Linate) e molti altri format di ristorazione veloce di qualità. Mentre allo scalo di Orio al Serio, aeroporto di riferimento per Bergamo e importante snodo internazionale, già nel 2014 ci provavano i fratelli Cerea, portando piatti all'altezza del ristorante di Brusaporto al Vicook, bistrot gourmet a prezzi accessibili (l'approccia che Antonello Colonna ha portato sempre a Fiumicino con l'Open Bistrò), che continua a lavorare con successo al primo piano del Terminal Landside, sette giorni su sette, tra caffetteria, ristorante e lounge bar.
Gli chef di East Lombardy a Orio al Serio
E da qualche giorno, proprio l'aeroporto di Bergamo ha accolto una nuova food court nell'ambito dell'iniziativa East Lombardy, che per tutto il 2017 proietterà la gastronomia delle quattro province della Lombardia Orientale (Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova) sul palcoscenico europeo. L'obiettivo di Italy Loves Food, non a caso, è quello di racchiudere nella nuova area aeroportuale ricavata al terminal delle partenze tutte le eccellenze enogastronomiche del territorio. E il progetto sarà operativo fino a marzo 2018, coinvolgendo, tra gli altri, i volti noti della cucina locale in un turn over all'insegna della ristorazione gourmet. Oltre agli scaffali destinati alla vendita, inaugurati già un anno fa, i passeggeri in transito nel terzo scalo più frequentato d'Italia (11 milioni i passeggeri nel 2016) potranno fare tappa nel nuovo spazio di WineGate11, dove le cucine sono affidate alla supervisione di Vittorio Fusari, che dirige una brigata pronta a lavorare con gli chef che si avvicenderanno ogni mese. Lo spazio, dedicato alla degustazione di bollicine del Consorzio Tutela Franciacorta, offrirà ogni mese un piatto diverso, che porta la firma dei protagonisti della ristorazione del territorio. Otto in tutto, a cominciare da Philippe Leveille del Miramonti l'Altro, con il suo Cubismo di sarde di lago, salsa verde e verdure agrodolci. Poi, in vista dell'estate, toccherà a Sergio Carboni, Romano Tamani, Petronilla Frosio, in attesa che sia reso noto anche il palinsesto autunnale. Una pausa veloce al WineGate11, quindi, consterà del piatto d'autore e di una selezione di quattro formaggi dell'area, uno per provincia, in abbinamento a un calice di Franciacorta Docg.
WineGate11 | Aeroporto Orio al Serio, Bergamo | Terminal partenze | www.facebook.com/Franciacorta-Airport-Winegate-11-1026234410771661/?fref=ts
a cura di Livia Montagnoli