Una nuova vita per il Sole di Trebbo
Cambia il nome e molta sostanza, ma lo spirito, all'ex Sole di Trebbo, resta lo stesso di sempre, quello che ha portato l'antica locanda alle porte di Bologna nel novero dei rifugi per gourmand che non rinunciano alla cucina di territorio buona, genuina e ben eseguita. La rinascita dell'insegna circondata dalla campagna emiliana di Trebbo di Reno era stata annunciata da Massimiliano Poggi poco meno di un anno fa, quando lo chef bolognese aveva deciso di lanciarsi nel nuovo progetto da protagonista, dopo 25 anni spesi nella cucina del ristorante Al Cambio. E proprio come lui, semplicemente Massimiliano Poggi (ma con il sole ancora ben visibile nel logo), si chiamerà il locale che apre oggi al pubblico, dopo mesi di cantiere per riportare ai fasti di un tempo la storica locanda guidata in passato da Marcello Leoni. Il divertimento è la migliore emozione, recita lo slogan che accoglierà i primi commensali. L'aspettativa è alta, Poggi per decenni ha tenuto alta la bandiera della cucina d'autore in città, e ora trasferisce la sua voglia di sperimentare in provincia, con quella che oltre a presentarsi come un'operazione di rilancio di un'attività che tutti rimpiangevano con nostalgia si configura anche come un vero e proprio ricongiungimento familiare, visto che da dieci anni a questa parte è la signora Poggi, Monica Ferrara, a gestire il piccolo hotel di charme annesso al ristorante di Trebbo. Camere e cucina, dunque, nella direzione che molti chef della moderna ristorazione italiana stanno abbracciando per rispolverare un concetto di ospitalità che molti ci invidiano nel mondo.
La cucina di campagna di Massimiliano Poggi
In sala una quarantina di coperti, altrettanti all'esterno - come ha anticipato il Corriere di Bologna qualche giorno fa – in cucina ci sarà ogni giorno Massimiliano Poggi, che presenterà piatti “di campagna”, come li definisce lui, animo semplice, grandi materie prime e tecniche moderne. Ecco perché la carta recita Omaggio alla Romagna, Tradizione, La campagna oggi. E poi due menu degustazione, uno a 55 (4 piatti a piacere scelti dal menu) l'altro a 70 euro (Sorprenditi e affidati: 7 piatti a discrezione dello chef). I prodotti nel piatto? Lumache, anguilla, ortica ed erbe spontanee, pasta fresca ripiena, stinco e agnello, pescato dell'Adriatico e lardo, come tradizione regionale comanda. Certo, ripensati come uno chef di talento ed esperienza sa fare.
E quindi, ognuno dei tre percorsi si articola secondo un fil rouge tematico che il commensale è chiamato a rispettare o scomporre a proprio piacimento, selezionando le pietanze preferite in carta. Qualche esempio? Pane e lardo, capesante gratinate, cappelletti in brodo di pesce, spaghetti di Medicina con cotiche di maiale, tortelloni burro e oro, agnello ai ferri, trancio di merluzzo alla bolognese. Per dessert un inno alle more (More, more, more, in consistenze diverse), un minestrone di frutta e verdura di cui si esplorano forme, colori, tecniche di cottura (Frutta e verdure), una golosa crema al Lambrusco con ciambella. Si apre a pranzo e cena. All'ex Sole di Trebbo è tutto pronto.
a cura di Livia Montagnoli
Massimiliano Poggi | Trebbo di Reno (BO) | via Lame, 67 | tel. 051 704217 | chiuso lunedì e domenica a cena | www.mpoggi.it