Dallโaltra parte dellโAdriatico il mare sembra altra cosa rispetto alla nostra Riviera, circondato di verde e di colline e montagne, ricco di vigne e di oliveti: รจ la sponda croata dello specchio dโacqua salata chiuso sul fronte opposto dallโItalia. Si arriva in traghetto, in auto e in moto, magari attraversando dal confine a nord se si ha un poโ di tempo e si vuole attraversare anche lโIstria.
Curzola
Un brudetย di pesce e un calice di Grk. Appena sbarcati a Curzola (Korฤula in croato) il primo approccio con la tavola ci rivela subito due grandi risorse dellโisola: il mare e la vigna, elementi che si combinano idealmente per dare un tocco gourmet alla classica destinazione da cartolina. Lโisola si raggiunge in traghetto da Spalato (Split) e dallโantica Ragusa โ Dubrovnik โ due cittadine dai gioielli ineguagliabili: il Palazzo di Diocleziano a Spalato, protetto dallโUnesco, e il centro storico della perla dellโAdriatico. Meno nottambula e frequentata della vicina Lesina (Hvar in croato), Curzola รจ la meta perfetta per turisti buongustai, alla ricerca di sapori e identitร oltre che di mare e natura. Vino, olio, pesce, miele e i tanti altri ingredienti della sana dieta mediterranea qui in estate si โesibisconoโ nel festival del cibo โKorฤulanske Pjatanceโ e in altri eventi dedicati al vino.
Un vino che รจ testa dโariete dellโofferta enoturistica isolana e che si traduce essenzialmente nel Poลกip e nel Grk, dal nome di due vitigni autoctoni; bacca bianca e storia assai curiosa. La varietร grk, ad esempio, cresce ancora su viti pre-fillosseriche a piede franco nel villaggio originario di Lumbarda, punta est dellโisola, su terreni sabbiosi che risparmiarono le piante dallโattacco dellโinsetto fitofago, a fine โ800, quando distrusse invece gran parte delle vigne dโEuropa. โArrivato anticamente con i coloni Greci il vitigno grk รจ caratterizzato dalla disfunzionalitร dei fiori maschi โ racconta la produttrice Viลกna Milina, di cantina Bire โ Cosรฌ per lโimpollinazione dobbiamo introdurre altre varietร tra i filari, di solito lโuva rossa e vigorosa plavac maliโ.
Il principale concorrente del Grk, vino bianco fresco e profumato cui รจ dedicato anche il Korฤula Wine Festival tra luglio e agosto, รจ il bianco Poลกip. โSi fa con lโomonima varietร locale nata 150 anni fa da un raro incrocio spontaneo tra due uve, la bratkovina, piรน acida, e la zlatariza, piรน zuccherina โ spiega Frano Banieviฤ, enologo e proprietario di cantina Toreta, nel grazioso villaggio di Smokvica โ Il risultato dellโincrocio รจ un bianco floreale, quasi aromatico, facile allโossidazione. Meglio quindi berlo dโannataโ.
Passaggio a Lesina
Da unโisola allโaltra con unโora di traghetto arriviamo a Lesina (Hvar), unโaltra terra che porta i segni della Repubblica veneziana della Serenissima, un dominio durato 4 secoli. Lesina รจ lโisola della lavanda e della piana agricola di Cittร vecchia (Stari Grad) protetta dallโUnesco perchรฉ ancora divisa secondo il catasto degli antichi coloni Greci in campi delle dimensioni di 180 x 900 metri. Una piana dove crescono ottimi ortaggi che ritroviamo nei piatti di Hora (agriturismo con ristorante e museo della lavanda) e nella taverna di campagna Konoba Konot, dove i fratelli Teo e Hrvoje ci accolgono con ottima carne dโagnello e vitello con patate, peperoni e melanzane cotti nella pelka, una pentola a campana circondata dalla brace.
Per bere alcune etichette dellโisola, ci si puรฒ fermare da Vina Zlatan Otok, azienda con ristorante e cantina โsubacqueaโ in un porticciolo, separata dalle acque del mare da una spessa vetrata: immaginate un poโ lโeffetto scenico dei pesci che sโavvicinano alle botti โฆ Oppure si puรฒ provare il rosรจ da uve plavac mali dei fratelli Planฤiฤ, o un calice di Beleca della bella cantina Bastijana โ Tomi, un bianco concentrato da uve poลกip ebogdanjuลกa (varietร di Lesina), aromi di frutta gialla e discreta struttura.
Il viaggio completo, con le testimonianze di Vina Zlatan Otok, lo trovate nel numero di luglio del mensile del Gambero Rosso.
a cura di Massimiliano Rella
foto di Massimiliano Rella
QUESTO ร NULLA...
Nel numero di luglio del Gambero Rosso, un'edizione rinnovata in questi giorni in edicola, trovate il racconto completo, compresa la tappa in terra istriana e le testimonianze dello chef e docente Renato Kraljev, lo chef del ristorante San Rocco (Verteneglio) Teo Fernetich e l'operatore turistico e gastronomoย Siniลกa ล ime Matkoviฤ-Mikulฤiฤ. Un servizio di 9 pagine che comprende anche i 10 tesori turistici da non mancare, i piatti piรน famosi abbinati ai vini italiani, i 6 vini da provare tra Korฤula e Hvar e i migliori calici istriani. Spazio anche per gli extravergine istriani da non perdere e gli indirizzi dove mangiare e dormire.
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