Elezioni politiche 2018: Le proposte su ristorazione, cibo e vino da parte del Movimento 5 Stelle

27 Feb 2018, 13:30 | a cura di

Lavoro, piccola e media impresa, made in Italy. Quali sono le proposte dei partiti che potrebbero interessare il settore della ristorazione? Abbiamo cercato di orientarci nella giungla dei programmi elettorali e ne รจ uscita un'analisi in tre puntate. Ecco la prima.

Orientarsi non รจ facile. Non solo per questioni di coalizioni e di cambi di maglia, di complessitร  di un panorama politico instabile come quello che si presenta all'appuntamento con le elezioni del 4 marzo 2018. Lo รจ anche perchรฉ il piรน delle volte, analizzando i programmi dei partiti, ci si trova di fronte piรน a proclami e principi generali che a proposte concrete e verificabili. Quelle di cui, l'indomani delle elezioni e con regolaritร  nel tempo, si dovrebbe chieder conto a chi ci governa. E di questo non รจ solo il sentire comune ad accorgersene, ma anche l'Istituto di studi e ricerche Carlo Cattaneo che quantifica al 25% le proposte concrete nei programmi elettorali. Il resto sono linee di principio. Importanti, per caritร , ma poi difficilmente verificabili nella loro realizzazione.

 

Le risposte della politica

Trovandosi poi nella condizione di chiedere delle delucidazioni, la situazione non migliora. Muovendosi da persona comune, dunque da elettore comune, cercare un interlocutore รจ pressochรฉ impossibile. Indirizzi mail o form per avere informazioni sono pochi, e le risposte alle domande, ancor meno. Lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle. In 10 giorni di richieste, abbiamo avuto una sola risposta, del tutto generica e non in grado di rispondere ai quesiti che abbiamo posto.

Volevamo sapere se e quali sono le proposte dei vari partiti per il settore della ristorazione. I primi tentativi sono stati un buco nell'acqua; la ricerca di un referente specifico e del contatto con gli uffici stampa, ancor peggio, a nulla sono valsi anche i tentativi di avere risposte (e per risposte intendiamo proprio che rispondessero al telefono, che invece ha squillato a vuoto per mattinate intere) dagli uffici stampa di maggiori gruppi alla Camera (fatta eccezione per due casi isolati). Se questa รจ la (mancata) risposta alla stampa, possiamo immaginare quale sia quella ai privati cittadini.

Non ci รจ restato che guardare i programmi, a partire da quelli depositati al Ministero degli Interni, per lo piรน elenchi di massima di punti programmatici, per continuare con quelli completi, scorrendo โ€“ foglio dopo foglio โ€“ tra centinaia di pagine. Potrebbe essere sfuggito qualcosa, come potremmo non aver percepito la ricaduta di alcune proposte di piรน ampia applicazione nel settore specifico. Del resto รจ questo il motivo per cui abbiamo cercato โ€“ inutilmente - un interlocutore diretto.

Ancora: costi e coperture economiche sono uno snodo fondamentale per capire l'effettiva fattibilitร  di certi programmi e il reale peso che avrebbero sulla societร . Questo esula dal nostro specifico, dunque non ce ne siamo occupati; ma un interessante ciclo di analisi firmato dall'economista Roberto Perotti su Repubblica fa un bel lavoro di fact cheking sui programmi delle maggiori forze politiche.

 

Noi ci siamo limitati a spulciare i programmi, lunghi e corti che fossero, e a raccoglierne le suggestioni, in tre puntate. Ma andiamo per ordine, in questo caso un ordine alfabetico. E cominciamo con il programma dei 5 Stelle. Continueremo poi con Centrodestra, e Centrosinistra.

 

Smart Nation

Nell'ottica di una semplificazione, la proposta โ€“ per ora generica - di eliminare 400 โ€œleggi inutiliโ€ e il cammino in direzione della cosiddetta Smart Nation con la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione dovrebbero essere gli strumenti per migliorare i rapporti dei cittadini con l'Amministrazione anche nell'ottica di โ€œridurre le duplicazioni di attivitร  e controlliโ€ che attualmente pesano molto in termini di dispendio di tempo ed energie. Dunque nel programma si legge di puntare sugli Open Data per una maggiore trasparenza amministrativa โ€œintesa come libero accesso al patrimonio informativo detenuto dalle pubbliche amministrazioniโ€, con l'obiettivo di un miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dell'azione delle pubbliche amministrazioni.

Lavoro e impresa

E se la proposta di โ€œridurre l'orario di lavoroโ€ chissร  come potrebbe applicarsi al settore della ristorazione, gravato come sappiamo da ritmi infernali e turni che, nella realtร , superano spesso le 10 e piรน ore, alcune delle proposte legate allo sviluppo economico possono coinvolgere il comparto nel โ€œfavorire la nascita e la crescita di nuove imprese attraverso la sburocratizzazione e la riduzione degli oneri fiscaliโ€œ.

La proposta รจ quella di una โ€œmanovra choc per le piccole e medie imprese con riduzione del cuneo fiscale nella componente Inail, dimezzamento dell'Irap e sua esenzione per le imprese con meno di 10 dipendenti e con un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euroโ€ e riduzione del contributo minimale Inps. Il fine รจ riattivare gli investimenti privati e con essi lโ€™occupazione. Sulla stessa scia il blocco dellโ€™imposizione fiscale per imprese e professionisti per due o tre anni stabilizzandola sulla base dell'ultima dichiarazione dei redditi anche in presenza di aumento di imponibile. A questo si aggiunge la proposta di un incremento della deducibilitร  dellโ€™Imu su immobili strumentali dal reddito di impresa per le Pmi, un po' sulla scia di quanto giร  avvenuto per i terreni agricoli (che i 5 Stelle vogliono estendere anche per i terreni agricoli non di proprietร ). Ridurre l'Iva al 5% sulle attivitaฬ€ turistiche e di somministrazione e rimodulare lโ€™entitaฬ€ della Tari in base allโ€™effettiva produzione di rifiuti. Mentre artigiani e commercianti dovrebbero godere delle disposizioni a tutela del lavoratori autonomi. Tra le voci, anche la creazione di una banca pubblica per gli investimenti per piccole imprese, agricoltori, famiglie e l'erogazione del โ€œmicrocredito per micro, piccole e medie impreseโ€. Che di queste proposte possano beneficiare anche le attivitร  legate alla somministrazione ovviamente non viene specificato, di sicuro, inceve, potrebbe interessare il comparto ittico.

Ristorazione in casa e commercio ambulante

Si parla anche di home restaurant o home food, insomma le attivitร  di ristorazione in case private, con lo scopo di โ€œvalorizzare e tutelare il patrimonio enogastronomico locale e nazionale, creando nuove opportunitaฬ€ reddituali di tipo complementareโ€e, al tempo stesso, di โ€œsanare un gap normativo generato dalla vigente diffusione del fenomenoโ€. Non si spiega perรฒ come nรฉ in quale direzione. Certo รจ invece il sostegno al commercio su strada: โ€œAlzare le barricate senza se e senza ma contro la direttiva Bolkesteinโ€, nel nome della tutela โ€œdella tipicitaฬ€ del commercio ambulante italianoโ€ a noi, perรฒ, non รจ ben chiaro quale sia la tipicitร  tutta italiana di questa forma di commercio e cosa ci sia di tipico nel tenere un mercato bloccato.

Commercio con l'estero

Riguardo al commercio (non solo) internazionali la posizione รจ di decisa opposizione ai trattati Ceta, Ttip, Tisa, da cui si chiede il ritiro, โ€œpreoccupa il riconoscimento del Mes, lo status di economia di mercato alla Cinaโ€. Tra le proposte โ€œla ristrutturazione e l'aggiornamento degli strumenti di difesa commerciale (anti-dumping, anti- sussidi)โ€, l'etichettatura di origine obbligatoria per i prodotti provenienti da paesi terzi, โ€œil coordinamento delle politiche e dei controlli doganali tra Stati UE per evitare squilibri nel trattamento delle merci in entrata e in uscitaโ€. Il sostegno del made in Italy passa anche per italia.it - vista come possibile piattaforma di e-commerce per i prodotti tricolori (sic!) - e il miglioramento dell'efficienza delle dogane per agevolare il commercio. Tra le operazioni a tutela dell'agroalimentare l'adozione, anche per le carni suine, di un sistema analogo a quello previsto per la filiera degli oli di oliva vergini, โ€œper garantire la completa accessibilitaฬ€ delle informazioni sulle importazioni e sui relativi controlli, eventualmente con la creazione di collegamenti a sistemi informativi e a banche dati elettroniche gestiti da altre autoritaฬ€ pubblicheโ€. Altre proposte riguardano etichettature (per esempio integrando lโ€™etichettatura Made in Italy, con un codice a barre con dati fiscali del produttore e del distributore) e tracciabilitร , promozione del commercio equo e solidale.

Ci pare, infine, interessante l'incentivo all'uso di strumenti elettronici di pagamento sia con l'abbattimento dei costi fissi e delle commissioni bancarie sui pagamenti, sia con l'apertura verso i nuovi sistemi di pagamento elettronico, โ€œquali, a solo titolo esemplificativo, il Quick Image Payment e i Bitcoinโ€.

Agricoltura

Dalla filiera trasparente al sostegno delle produzioni biologiche, dalla limitazione e controllo dell'importazione dei paesi extra UE alle politiche fiscali per gli agricoltori, da temi come sburocratizzazione e semplificazione all'accesso al credito: anche l'agricoltura ha un suo programma specifico che include una serie proposte - per lo piรน su temi quali etichettature, ammodernamento di pratiche e impianti, tracciabilitร , ricerca โ€“ riguardanti settori specifici come olivicoltura, cerealicoltura, produzione di proteine vegetali, allevamenti, passando anche per il settore caseario-lattiero e quello ittico. Non mancano apicoltura, settore brassicolo (nel programma anche la creazione di maltifici e l'incentivo alla produzione di luppolo) e funghi, sempre in direzione del sostegno a questo tipo di imprese agroalimentari e della copertura di vuoti legislativi. Talvolta in modo dettagliato e concreto, spesso molto meno. Decisa รจ invece la posizione sugli Ogm: โ€œIl Movimento 5 Stelle eฬ€ contrario alla introduzione di qualsiasi coltivazione Ogm. Ora l'attenzione si sposta verso le nuove biotecnologie, soprattutto cisgenesi e genome editingโ€, mentre si pone l'accento sull'agricoltura di precisione.

 

 
 

 

a cura di Antonella De Santis

 

 

Elezioni politiche 2018: Le proposte su ristorazione, cibo e vino da parte del Centrosinistra

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