La Toscana รจ la culla della ribollita, del ragรน di cinghiale e della bistecca alla fiorentina. Ma anche di tante altre preparazioni che fanno del suo patrimonio gastronomico un ricettario vastissimo, capace di raccontare questa regione spaziando dal mare alla terra, dalla tradizione agricola e pastorale alle contaminazioni con le zone limitrofe. Una cucina schietta e di sostanza, che puรฒ rivelare spunti interessanti pure per quanto riguarda il cibo da strada. Cosรฌ, dopo la Sicilia, andiamo alla scoperta degli street food toscani meno conosciuti.
Tra leggenda e veritร , il ciaffagnone di Manciano
Un prodotto allโinsegna della semplicitร : il ciaffagnone di Manciano, in provincia di Grosseto, si prepara unendo acqua, uova e farina. Si ottiene cosรฌ un impasto dalla consistenza semi liquida e che, dopo la cottura in una padella unta con il lardo, deve risultare finissimo. Una volta pronto, viene ripiegato e guarnito con del pecorino grattugiato. Insomma, una sorta di crรชpe in salsa toscana.
Ed รจ proprio alla celebre ricetta francese che fa riferimento la leggenda nata attorno alla storia del ciaffagnone, secondo cui questโultimo, dopo essere arrivato in Francia grazie a una signora di Manciano che lavorava alla corte di Caterina deโ Medici, avrebbe affascinato i cuochi dโOltralpe e ispirato lโinvenzione della crรชpe. โIl racconto, forse diffuso da un ristoratore mancianese, non ha perรฒ fonti attendibili e si scontra con i dati storici, dato che allโepoca Manciano non faceva parte del Granducato di Toscanaโ, ci spiega Lucio Niccolai, autore del libro โIl ciaffagnone mancianese: un cibo ancestraleโ. Questa รจ solo una delle tante narrazioni (alcune molte piรน attendibili) che attribuiscono lโorigine di piatti francesi a ingredienti toscani, esportati grazie a Caterina deโ Medici, come nel caso delle cipolle di Certaldo che sarebbero poi diventate le protagoniste della tipica soupe ร lโoignon. ร molto piรน verosimile, invece, che il ciaffagnone faccia parte di quellโampia gamma di pietanze legate alla pratica della transumanza - ne sono un altro esempio i tortelli alla lastra casentinesi - dato che viene mangiato espresso, puรฒ sostituire un pasto o comunque essere abbinato al companatico e si cuoce velocemente, anche se prima lโimpasto deve riposare per circa due ore.
Ciaffagnone
Le due varianti del ciaffagnone e l'origine della parola
Simile al ciaffagnone รจ la migliaccia di Pitigliano, โche ha uno spessore maggiore e soprattutto ne rappresenta la versione dolce: dopo esser stata ripiegata, viene impreziosita con lo zucchero, prima del quale probabilmente si usava il mieleโ, sottolinea lโesperto. โUn altro tipo di ciaffagnone รจ quello di San Casciano dei Bagni, nel senese: pure questo รจ piรน spesso rispetto al mancianese e si condisce come fosse un cannellone, con un sugo di carne allโinterno e una spolverata di formaggio come guarnizione finaleโ, conclude Niccolai.
Non si hanno informazioni certe nemmeno per quanto riguarda lโorigine della parola: lo storico e studioso di tradizioni popolari Alfio Cavoli ha raccolto una serie di ipotesi - potrebbe derivare da โciaffโ, espressione onomatopeica che indica il rumore provocato dallโimpasto quando viene versato sulla padella calda, oppure significherebbe โqualcosa di tirato viaโ, cotto e mangiato al momento - nessuna delle quali puรฒ perรฒ essere confermata con sicurezza.
Che ci metto nel panino oltre il lampredotto? Trippa, bollito misto e poppa
Passeggiando per le strade e i mercati di Firenze, รจ davvero impossibile non incontrare lampredottai e trippai, i quali devono il loro nome proprio alle frattaglie che, dopo essere state cucinate, diventano generose farce per i panini. Da un lato cโรจ appunto il lampredotto, ottenuto da uno dei quattro stomaci del bovino (lโabomaso), dallโaltro la trippa, che si ricava da piรน cavitร dello stesso organo dellโanimale. Oltre queste preparazioni piรน conosciute, ne esistono altre non meno gustose, come ad esempio il bollito misto (o lesso). โSi tratta di varie parti del bovino che sono fatte bollire nel brodo vegetale per circa 5 ore: allโinterno del panino vengono poi insaporite con sale, pepe e salsa verdeโ, ci racconta Lorenzo Nigro, titolare del banco Il Lampredotto - Lorenzo Nigro allโinterno del Mercato Centrale fiorentino, dove dal 2014 delizia i clienti riprendendo le ricette di sua nonna, portando nel frattempo avanti lโattivitร di produzione e vendita di trippa e lampredotto avviata dal nonno (con la ditta Eredi L. Nigro). Conoscenza della materia prima e solido legame con il passato, dunque, che permettono a Lorenzo di vendere anche quella che oggi รจ diventata una raritร : la poppa, ossia la mammella della mucca. โVa bollita e tagliata a fettine, che lascio successivamente in infusione con olio, prezzemolo, peperoncino, sale e pepe; infine la servo su un crostinoโ, continua Nigro. La poppa si puรฒ mangiare pure nel panino, che oggi รจ perรฒ piรน facile trovare riempito con la lingua (sempre del bovino), condita con la salsa verde.
Il pane
E il pane? Se ne utilizzano vari tipi, tra cui la rosetta piacevolmente croccante, ma รจ sempre meno comune il tipico semelleo chifelle, rotondo e allโolio (queste due parole potrebbero derivare dai termini tedeschi semmele kipfel, di cui il primo significa non a caso panino e il secondo cornetto). Un pane che un tempo era spesso quello dei giorni precedenti, magari indurito e piรน difficile da masticare. ร da qui che nasce lโusanza di bagnarlo con il sugo della carne subito prima di farcirlo. A completare il quadro della tradizione, il rito di addentare il panino innaffiandolo con il gottino (il bicchiere da osteria) di vino rosso.
Pizza sfoglia
Merenda aretina, con la pizza sfoglia
Anche Arezzo ha un cibo da strada che la caratterizza: la pizza sfoglia. Non se ne conoscono le origini, ma probabilmente ha iniziato a diffondersi qualche decennio fa. Turisti e visitatori, magari meno avvezzi a questa preparazione, possono facilmente constatare come, allโinterno dei confini cittadini, non ci sia bar o forno che non la venda. ร generalmente presentata in porzioni dalla forma rettangolare, composte da due strati di pasta sfoglia che raccolgono un ripieno a base di salsa di pomodoro e mozzarella a cui a volte รจ aggiunto il prosciutto cotto. Insomma, uno spezza fame appetitoso, che deve risultare croccante in superficie e morbido allโinterno. Al di fuori della regione, lo stesso tipo di impasto รจ comunque spesso protagonista della gastronomia da passeggio, come dimostrano le sfoglie catanesi e la pizzetta sfoglia (circolare) cagliaritana.
Coccoli con stracchino e prosciutto crudo
La pasta del pane fritta
Cโรจ un detto, molto popolare in Toscana, secondo cui โfritta รจ buona anche una ciabattaโ. Se allโamore per il fritto si aggiunge lโarte di creare una pietanza gustosa riciclando gli avanzi, ecco che prende forma uno degli street food piรน comuni in tutta la regione: la pasta del pane fritta. Individuarne unโunica e insindacabile ricetta รจ impossibile, perchรฉ ogni territorio (anzi, ogni casa) ha la sua e i nomi che indicano il prodotto, oltre alla forma che gli viene data prima di friggerlo, variano da zona a zona.
A Firenze, ad esempio, ci sono i coccoli (sotto la ricetta del forno Pugi, una garanzia per i fiorentini dal 1925, che oggi annovera quattro punti vendita). Si tratta di palline di pasta lievitata da assaporare nei coni di carta paglia oppure nel classico abbinamento con stracchino e prosciutto crudo. Non sappiamo con esattezza quale sia lโorigine della parola: cโรจ chi la collega alle coccole, che sono i frutti del cipresso, chi invece sottolinea lโassonanza con i cuculli liguri (frittelle con farina di ceci). Nel Mugello e nel pratese si chiamano invece ficattole, forse perchรฉ in origine nellโimpasto erano presenti i fichi; dalla forma piรน allungata. Sono tendenzialmente tagliati a bastoncino gli sgabei, tipici della Lunigiana, e le panzanelle (da non confondere con la panzanella, un tipico piatto a base di pane raffermo) della Versilia.
Frati
I dolci non sono da meno: bomboloni e frati
E se fritta รจ buona pure una ciabatta, i toscani non potevano non mettersi alla prova anche sul fronte dolce. Come dimostrano ad esempio i fratai, presenti in varie parti della Toscana, da Livorno a Lucca. Il frataio รจ infatti colui che prepara i frati, le ciambelle fritte cosparse di zucchero la cui forma ricorda quella della chierica dei religiosi, che dai banconi delle friggitorie fanno bella mostra di sรฉ assieme ai bomboloni, caratterizzati dallo stesso impasto, ma tondi e di solito farciti con crema o cioccolato. โOgnuno ha la propria versione di frati e bomboloniโ. Ci racconta Umberto Sergi di Prodotti Sergio, un punto di riferimento in fatto di bomboloni per i lucchesi, che da sette anni ha annesso al laboratorio uno spazio dedicato alla vendita al dettaglio. โMa io continuo a seguire la ricetta messa a punto da mio padre (Sergio, ndr), usando solo farina, acqua, zucchero, margarina, lievito, sale e aroma di limone. Poi, con lo stesso impasto faccio i cannoli, riempiti anchโessi con crema o cioccolatoโ. Il periodo di maggior richiesta รจ quello del Settembre Lucchese, un mese di eventi e manifestazioni che ha il suo cuore pulsante nel luna park allestito per lโoccasione.
A Siena, le frittelle di riso
A Siena, invece, la figura piรน celebre รจ quella del frittellaio, colui che appunto realizza le tipiche frittelle di riso, un dolce dedicato a San Giuseppe, ma che in realtร รจ diffuso in tutto il periodo di Carnevale e si trova pure in altre parti della Toscana, come a Firenze. Anche se oggi sono rimasti in pochi a colorare la cittร con i loro banchi, i frittellai riescono comunque a mantenere vivo questo storico street food, che pare sia stato ideato dai falegnami senesi (San Giuseppe รจ non solo il patrono dei papร , ma pure di ebanisti e carpentieri). Il riso va cotto nel latte e aromatizzato allโarancia. Prima di friggere, cโรจ chi aggiunge al composto ottenuto rum o uvetta.
Neccio con ricotta
Necci e castagnacci, le specialitร a base di farina di castagne
Concludiamo il nostro viaggio con due pietanze che valorizzano unโaltra eccellenza regionale: la farina di castagne, ingrediente principe, assieme ad acqua e sale, di necci e castagnacci, diffusi soprattutto in Versilia e Garfagnana. โLa pastella deve essere semi liquida, va poi versata in dei padellini di rame che vengono messi in forno: รจ questa la versione tradizionale del castagnaccioโ, racconta Arianna Bigongiari della pizzeria Da Felice a Lucca, locale nato nel 1870 solo come mescita di vino e produzione di castagnacci. Ma che oggi รจ conosciuta anche per lapizza Margherita, molto bassa e sottile, condita con pomodoro fresco e pepe. โUna volta cotti, tagliamo i dischi orizzontalmente: ne otteniamo cosรฌ altri due, che farciamo con la ricotta e ripieghiamo a moโ di cannoloโ, specifica Arianna. Stessa forma e guarnizione caratterizzano la versione piรน comune dei necci, che perรฒ sono di solito piรน grandi e vanno cotti nel testo, dove prima di versare lโimpasto bisogna posizionare le foglie di castagno, che conferiscono al prodotto il suo aroma caratteristico.
La ricetta dei coccoli del forno Pugi
Ingredienti per lโimpasto
400 g di farina 00
300 ml di acqua
30 g di lievito di birra
Olio extravergine di oliva (un cucchiaio abbondante)
Sale q.b.
Zucchero q.b.
Per friggere
Olio di semi q.b.
Sciogliere il lievito in acqua tiepida (a parte) e un poโ di zucchero. A questo punto unire tutti gli ingredienti, fino a ottenere un impasto abbastanza molle. Lasciare riposare per almeno unโora. Realizzare delle palline, da far riposare per circa 30 minuti. Friggere in olio di semi fino a quando non appaiono dorate e rigonfie.
DALLA NOSTRA GUIDA STREET FOOD
Trippa, bollito misto e poppa
Il Lampredotto - Lorenzo Nigro - Mercato Centrale di Firenze - via dellโAriento, 2 โ 3395402224 โ mercatocentrale.it/artigiani/lorenzo-nigro-lampredotto
Da Nerbone โ Firenze โ Mercato Centrale di Firenze โ via dellโAriento, 2
Sergio Pollini Lampredotto โ Firenze - via dei Macci (ang. Borgo La Croce) - 3347782350
Pizza sfoglia
Menchetti โ Arezzo โ via Avv. F. Croce, 11 โ 0575350682 โ menchetti.it
Coccoli
All'Antico Vinaio โ Firenze โ via dei Neri, 65 โ 0552382723 โ allanticovinaio.com
Forno Pugi โ Firenze โ via G. Orsini, 63-65 โ 055689763 โ fornopugi.it
Bomboloni e frati
Il Frataio Antica Friggitoria dal 1920 โ Livorno โ via del Cardinale, 9 โ 0586884571 โ anticafriggitoria.it
Il Forno delle Crete โ Asciano โ piazza G. Garibaldi, 5 โ 0577718558 โ ilfornodellecrete.com
Frittelle di riso
Forno Pugi โ Firenze โ via G. Orsini, 63-65 โ 055689763 โ fornopugi.it
Castagnacci
Pizzeria Da Felice โ Lucca โ via Buia, 12 โ 0583494986 โ facebook.com/PizzeriaDaFelice/
a cura di Agnese Fioretti
Street food alla siciliana. Un viaggio attraverso il cibo da strada meno conosciuto dellโisola