In cucina. Attraverso e per il territorio
Riappropriarsi del territorio, di ritorno tra le montagne dellโinfanzia, quelle che oggi giocano da protagoniste sulla tavola della Locanda Margon. E cambiare registro, per ricominciare a lavorare in provincia. Non una fuga dalla cittร , piuttosto una sfida nuova, e nuovi interrogativi. Perchรฉ in fondo le risposte sono proprio lรฌ, tra quelle montagne, le sue, quelle che Alfio Ghezzi porterร sul palco di Identitร Golose tra qualche giorno, tra i relatori della sezione Identitร di Montagna. E come potrebbe essere altrimenti, visto il rapporto che lo lega alle valli e alle vette del Trentino? Lui, che ad alta quota ritrova lโispirazione, e che quando qualche mese fa si รจ trattato di ricaricare le batterie e trovare nuovi stimoli, รจ salito su un parapendio per una traversata in solitaria di oltre due settimane, da Trento allโAlpe dโHuez. Un modo estremo e dolce al tempo stesso per trovare una simbiosi piรน autentica con il territorio e chi lo abita: Attraversoโฆ Senza lasciare tracce, come ha voluto ribattezzare lโesperienza, che รจ diventata pure case history per la platea di Ted X Trento, lo scorso 27 novembre. Cosa cโentra questo con le cucine blasonate, la mondanitร del ristorante di casa Ferrari in Lunelli, la rigorosa visione gastronomica di uno chef dโesperienza allievo di Gualtiero Marchesi?
Sei anni di Locanda Margon. Tornare a casa
Piรน di quanto si possa immaginare prima di intavolare una lunga chiacchierata con lo chef, che di quel territorio sempre piรน spesso sbandierato dalla cucina contemporanea come paravento per nascondere una certa mancanza di personalitร , ha fatto il baluardo di una solida identitร , punto di partenza (e non di arrivo) della ricerca gastronomica: โCome posso interpretare al meglio il territorio? Quando nel 2010 ho scelto di lasciare la cittร per tornare tra le mie montagne รจ stata la prima domanda che mi sono fattoโ. Un quesito sempre attuale, anche oggi che la Locanda Margon, grazie a un lavoro di continuitร e alla meticolosa formazione di una brigata di giovani promettenti, veleggia tra le tavole piรน apprezzate della Penisola, nel rispetto del ruolo che la sua posizione gli impone โ costola gastronomica delle Cantine Ferrari, suggestiva villa cinquecentesca tra le vigne della proprietร , 40 piรน 20 coperti in veranda โ ma pure capace di rivendicare la propria autonomia. Una fisionomia precisa che porta la firma di chef Ghezzi, classe 1970, una laurea in filosofia, trascorsi importanti al fianco del maestro Marchesi prima, Andrea Berton poi. Dal 2010 al timone della Locanda, alle porte di Trento. Nel mezzo anche un Bocuse dโOr (Italia) vinto nel 2012. Alfio Ghezzi oggi รจ uno chef che sa parlare di etica e comarketing, formazione e imprenditoria della ristorazione incanalando il discorso su un binario coerente, pur ricco di stimoli diversi che convivono tra loro. E probabilmente questa, la curiositร di gestire spunti molteplici (โla multidisciplinarietร del cuocoโ, come la chiama lui) รจ la sua forza.
La cucina come concetto spaziale
โIl cuoco deve essere in grado di elaborare gli stimoli, la sua cucina diventa un concetto spaziale allโinterno del territorio, deve saper essere descrittiva, e ugualmente assertiva. In questo percorso lโelemento assertivo, il valore aggiunto, รจ lโesperienza del cuocoโ. Che significa, per esempio, essere in grado di approcciare il prodotto senza una logica talebana, inventando nuovi legami tra ciรฒ che รจ vicino e quanto di buono si scopre lontano. E questo succede ogni giorno alla Locanda Margon, dove arrivano la carne degli yak allevati allo stato brado in Val dโAmbez e lo zafferano della Val di Gresta (โse ne producono solo 120 grammi ogni annoโ), lโextravergine dop di Riva del Garda e le chiocciole di Borgo San Dalmazzo, che brucano sui pascoli delle Alpi Marittime Meridionali: โMi piace lโidea di una cucina contaminata, che sappia raccontare, e intavolare relazioni privilegiate con i produttoriโ. Una visione chiara, che negli ultimi tempi sta virando verso la ricerca di semplicitร , per offrire al commensale unโesperienza immediata, poco complessa: โLa nostra cucina รจ riconoscibile, non cerchiamo di fare capriole, ci piace togliere piรน che mettereโ.
La Locanda Margon
Il connubio con il vino
Eppure uno chef che convive con un patrimonio vinicolo apprezzato in tutto il mondo deve confrontarsi con una sfida in piรน, โuna vera opportunitร , perchรฉ il vino diventa uno stimolo, spesso sottovalutato dalla cucina, per ideare nuovi piattiโ. Come il Blanc de Blancs di baccalร con crema di porri e patate e zuppetta allo Chardonnay, oggi tra i signature dish di maggior successo. O Riso e bollicine, mantecato con erborinato di capra e Ferrari Perlรฉ Rosรฉ. Il processo perรฒ รจ complesso: โIl cuoco deve saper incontrare le esigenze dellโenologo, prestare attenzione ai profumi. E poi ci sono gli ingredienti vietati, quelli di difficile abbinamento: banditi i fondi troppo ristretti, attenzione al pepe. E invece consigliabile ricercare pseudo-dolcezze. Ostacoli che finiscono per diventare uno stimolo per tutta la brigataโ.
Riso e Bollicine
La ristorazione di provincia. E la sfida del Trentino
Come del resto i premi, ultimo in ordine di tempo la seconda Stella Michelin (la prima nel 2011), lo scorso dicembre a Parma: โSono dellโidea che per migliorare ci sia bisogno del riconoscimento. Specialmente per i ragazzi รจ molto importante(in cucina si lavora in 4, altrettanti sono in sala, ndr)โ. Ma lui, se lโaspettava? โDa un paio dโanni cercavamo di lavorare su un cambio di passo, sulla cura dei dettagli, sulla ricerca di continuitร . Se cambia la mentalitร di chi sta in cucina, cambia anche lโatteggiamento di chi si siede al ristoranteโ.
E di fatto lโultimo premio della Rossa ha acceso i riflettori sulla ristorazione di un territorio che piรน lentamente di altri sta trovando la propria strada per emergere: โIl Trentino รจ una zona cuscinetto, tra territori molto forti come lโAlto Adige o la zona del Garda, siamo raggiunti dal turismo internazionale. E le idee non mancano, ci sono colleghi giovani e molto preparati. Perรฒ per affermare un cambiamento di passo ci vuole tempo, bisogna costruire e saper mantenereโ. Dโaltro canto il tempo puรฒ giocare anche a favore di un territorio di provincia: โIn cittร รจ piรน semplice farsi notare, ma la parabola รจ piรน corta. Qui tutto รจ piรน duraturo, io sono tornato al mio modo di essere e di vivere. E anche lโospite รจ piรน sobrio, non subisce quel bombardamento di stimoli della cittร . Si puรฒ impostare un discorso diverso, impegnativo, che ripaga gli sforziโ. Nello specifico dalla piazza privilegiata delle Cantine Ferrari si cerca di accontentare lโospite locale come il pubblico internazionale in cerca dellโambiente esclusivo promesso dal prestigio del brand.
Il Crudo e il Cotto
Il minimalismo al servizio del territorio
La chiave di volta? Una rielaborazione personale di quel minimalismo marchesiano โche ha lasciato una traccia importanteโ. Ma guai a parlare di moda, oggi che molti hanno scelto di votarsi al dio dellโessenzialitร : โUsciamo da anni di tecnica estrema, che mentre raggiungeva lโapice della sua parabola ci aveva fatto deviare dallโobiettivo, e cioรจ scavare per fare meglio. Un layout minimale, due ingredienti nel piatto, cotti bene e serviti alla temperatura corretta. La complessitร la riserviamo alla migliore gestione possibile della materia primaโ.
Un esempio nel piatto? LโInsolito Trentino, โallโapparenza un semplice spaghetto in bianco, e invece un sorprendente equilibrio di aciditร e aromaticitร con gli ingredienti del nostro territorioโ: spaghetti Monograno Felicetti, extravergine Uliva, Trentingrana e Ferrari Perlรฉ. E cosรฌ si ritorna ancora una volta a parlare di territorio, allโurgenza di preservarlo, di tornare a valorizzarlo senza sfruttarlo: โVentโanni fa Serge Latouche sosteneva che un cuoco che non si interessa di ambiente รจ sicuramente deficiente, nel senso che manca di qualcosa. Io ho ritrovato un rapporto piรน autentico con la mia terra, che ora รจ la mia forzaโ. E adesso, fresco dellโultima conquista, che succede? โSono stati sei anni di crescita, ora รจ giusto far sedimentare i risultati raggiunti. Non voglio ripartire subito con un nuovo obiettivo, ma lavorare bene con tranquillitร . Perchรฉ diventi la nostra quotidianitร โ. Anche se una prioritร che detta legge nella cucina di Alfio cโรจ: โLavoriamo per comunicare generositร allโospite. E questo sarร sempre il nostro primo obiettivoโ.
Insolito Trentino
Locanda Margon | Trento | via Margone di Ravina, 15 | tel. 0461 349401 | www.locandamargon.it
a cura di Livia Montagnoli