“Dopo 10 anni di attività continuativa nella sede di via dei Lucilii ad Ostia, il Tino si trasferisce in via Monte Cadria 127 a Fiumicino, in una location molto più ampia e dall'offerta poliedrica. Nonostante i traguardi raggiunti nella vecchia sede, l'obiettivo adesso è di assecondare nuovi stimoli, più ambiziosi. Vogliamo metterci alla prova in un contesto inedito che è comunque simbolicamente vicino, a pochi km, rispetto alla location attuale". Con queste parole, segnate da un pizzico di malinconia per la fine di un capitolo lavorativo, Daniele Usai del ristorante Il Tino di Ostia ci racconta in anteprima la nuova avventura nel cantiere nautico Nautilus Marina di Fiumicino: un progetto che partirà nel mese di maggio 2016, circa un mese dalla chiusura della vecchia sede del Tino.
“Abbiamo fatto questa scelta perché vorremmo continuare il nostro percorso di crescita, per dare un'esperienza sempre migliore agli ospiti che si siedono alla nostra tavola" prosegue a raccontare Usai, mentre ci mostra gli spazi ancora con i lavori in corso "Il nuovo Complesso si chiamerà Quarantunododici, che è la rotta nautica per arrivare a destinazione. All'interno di questa struttura ci sarà, al secondo piano, uno spazio separato architettonicamente che ospiterà il nuovo Tino, pronto per consolidare i successi raggiunti ad Ostia e se possibile alzare l'asticella della cucina che si sentiva un po' soffocata negli spazi di prima”.
Il Nautilus Marina
Quarantunododici, l'intero complesso che ospita il Tino, è situato a sua volta all'interno del Nautilus Marina, un prestigioso e storico cantiere velico che si trova sul Tevere in una scenografica ambientazione naturale. Il cantiere nautico fu fondato dall'Ammiraglio Tino Straolino, esperto velista che ha lasciato le redini della proprietà alla famiglia Stillitano: grazie a questa gestione ha preso il via l'attuale imponente progetto di ristorazione, accoglienza e spazio per eventi culturali dove Daniele Usai e Claudio Bronzi coordineranno la linea food&beverage, supportati dal brillante socio Stefano Loreti, addetto alla logistica organizzativa degli spazi e alle contaminazioni culturali.
Le sale interne, caratterizzate da cromatismi marinari bianchi e blu che contrassegnano le varie aree, ospiteranno numerosi spazi contenitore che cambieranno funzione nel corso della giornata, a partire già dal mattino. Al Tino, aperto tutti i giorni solo a cena, sarà invece riservato il ruolo di “perla di mare” del complesso.
Il piano terra: bar, bistrot e centro benessere
L'architetto Sandro Sancineto (lo stesso di Caffè Propaganda) ha disposto un doppio bancone con bar al lato sinistro dell'ingresso dove si serviranno colazioni, aperitivi e le proposte per la pausa pranzo con panini gourmet e lieviti artigianali (croissant dolci e salati) confezionati da Usai e dal suo team.
Il bancone del bar cede il passo a un luminoso open space riservato al bistrot del Quarantunododici, aperto solo a pranzo e a colazione, con una cucina più semplice rispetto al gourmet ma sempre di alta qualità, con un menù che cambierà spesso nel corso della settimana, una proposta alla carta dai prezzi competitivi più due menù degustazione, per la clientela più esigente. Separato sia fisicamente che a livello di stile e linea gastronomica dal ristorante gastronomico, il bistrot ha una capienza di oltre 80 coperti, che raggiungono durante la bella stagione le 130 sedute sfruttando il dehors affacciato sull'acqua.
Dopo il bistrot trova spazio una piccola boutique con i prodotti di nicchia che hanno caratterizzato le ricette del vecchio Tino, che verrà allestita da Usai anche con preparazioni culinarie confezionate come tonno sottolio, conserve, pasta: prodotti ideali per i soci del club velico che si preparano a un viaggio o una gita in barca.
Al lato destro della bottega di prodotti, ma scorporato dalla zona ristorazione, sarà operativo anche un piccolo centro benessere con bagno turco e mini Spa accessibile liberamente durante il giorno. Posto accanto a un accogliente giardino coperto dal quale si apre uno degli accessi per salire al piano superiore nel nuovo ristorante del Tino che sarà aperto tutti i giorni, ma solo per il servizio serale.
Il nuovo Tino
"La nuova sala del Tino sarà molto più ampia ed elegante, mantenendo comunque i nostri 12 tavoli di Ostia e un massimo di 26 sedute" riprendere a raccontare Usai illustrandoci il piano superiore della struttura. “Il numero dei coperti resterà invariato al vecchio locale, mentre lo spazio in cucina sarà molto di più ampio: questo ovviamente mi consentirà di superare alcuni limiti che avevo nella vecchia sede. La vista dalla sala, al piano superiore del complesso realizzato interamente in legno e vetro, affaccia direttamente sul fiume. Confidiamo che questo contribuirà a rendere ancora più piacevole l'esperienza vissuta al Tino da parte degli ospiti. Saremo in grado inoltre di offrire servizi come un grande parcheggio privato e stiamo lavorando sull'idea di un servizio navetta da e per l'aeroporto, situato a pochi minuti".
Gli spazi per la scuola di cucina e le serate speciali
Il fermento creativo di Usai e dei suoi soci però non si ferma qui, ma mette in cantiere anche uno spazio interamente dedicato alla scuola di cucina, attività già avviata al locale di Ostia da oltre 3 anni. In quest'area si svolgeranno, ora in modo più curato e confortevole, piccoli corsi e degustazioni coinvolgendo grandi chef capitolini e tutta la "novelle vague" della scena di Fiumicino: Gianfranco Pascucci del Porticciolo e Marco Claroni dell'Osteria dell'Orologio, solo per citare due nomi noti e ampiamente affermati.
L'aperitivo e gli eventi
Grazie alla contaminazione nata dall'incontro con Stefano Loreti, grande importanza sarà attribuita al momento dell'aperitivo, a partire dalle ore 18:30 con la chiusura del bistrot e la partenza del servizio nel ristorante gourmet. In parallelo al lavoro del Tino, infatti, lo spazio del bistrot ospiterà eventi culturali, presentazione di libri e spettacoli teatrali, piccole session musicali live, degustazioni di vini e altre attività che si inoltreranno fino al dopo cena accompagnate da una linea di snack, selezioni di crudi ittici, assaggi gourmet e proposte gastronomiche modulate appositamente per l'occasione.
L'idea è quella di dare vita a uno spazio sempre vivo e mai statico, votato alla qualità dell'offerta (non solo gastronomica) e arricchito dalle sinergie positive messe in campo dai tre soci principali: un locale in fermento continuo, a partire dalle colazioni fino a tarda sera, smarcando un approccio rigido all'ospitalità e cercando di rispondere a ogni esigenza legata all'identità specifica del Quarantunododici, uno spazio all'interno di un cantiere velico, e senza tralasciare nessuno momento della giornata.
“Dopo la chiusura ufficiale del Tino, avvenuta con l'ultimo servizio del 2 aprile, seguirà un periodo di transizione di circa 45 giorni” conclude con entusiasmo propositivo Usai “un lasso di tempo che ci consentirà di spostarci fisicamente e di rodare le attrezzature del nuovo locale, rifinendo la linea di cucina e le nuove proposte ancora in sviluppo creativo. La riapertura è prevista nella nuova sede di Fiumicino entro e non oltre la metà di maggio”.
Il Tino | Quarantunododici | Fiumicino | via Monte Cadria 127 | www.ristoranteiltino.com
a cura di Lorenzo Sandano