Guido Gobino e Guido Castagna
Chi si aspettava un derby allโultimo sangue sarร deluso. Lโincontro tra i due grandi del cioccolato italiano, Guido Gobino, sostenitore fedele della tradizione, e Guido Castagna, sperimentatore del raw chocolate, รจ finito in pareggio. Con buona pace dei tifosi di curva che insieme agli appassionati puri del cacao hanno affollato la sala degustazione del Lingotto di Torino (con un overbooking che ha costretto piรน della metร del pubblico ad assistere in piedi) nellโincontro di martedรฌ 24 novembre Cioccolato tradizionale vs cioccolato crudo, quasi in chiusura del forum Gourmet. Una partita che ha visto la partecipazione, non di arbitro ma di ospite in tribuna dโonore, dello chef Alfredo Russo del Dolce Stil Novo a Venaria Reale, ristorante blasonato trai migliori del Torinese e dโItalia.
From beans to bar
Gli elementi del derby e della tifoseria cโerano tutti. Entrambi i cioccolatieri sono torinesi (e si chiamano Guido), sono dei leader del settore, i massimi riferimenti per quanto riguarda il giandujotto e le sue declinazioni, e tra i pochi nel mondo del cacao a chiudere la filiera di produzione,, dalla fava di cacao alla tavoletta, selezionando la materia prima nelle zone piรน vocate: il centro e sud America (Venezuela, Ecuador, Perรน, Colombiaโฆ), alcune zone dellโAfrica (Madagascar, Ghana, tante per citarne due) e dellโestremo Oriente (per esempio Vietnam, Filippine, Papua). Ma lโincontro non voleva essere una competizione. Nessun vincitore o perdente. Niente e nessuno contro alcunchรฉ. Lโobiettivo era spiegare cosโรจ il cioccolato tradizionale e quello crudo, le rispettive tecniche di lavorazione, le differenze tra produrre partendo dalla fava e controllando tutta la filiera piuttosto che dalla massa di cacao, come fa la maggior parte dei cioccolatieri, e soprattutto far capire le differenze di profumi, aromi, gusti e persistenza tra le due vie del cioccolato, annusando e assaggiando le cialdine di Gobino e le minitavolette di Castagna. Poi ognuno sceglierร il โproprioโ cioccolato del cuore, con consapevolezza e senza preconcetti.
Cioccolato tradizionale e cioccolato crudo
La scelta di Guido Gobino di produrre cioccolato classico, tostato ad alta temperatura, รจ dettata non solo dalla volontร di rimanere fedele alla tradizione. โLa tostatura oltre i 100 gradi serve per disidratare le fave, togliere l'umiditร , abbassare la carica batterica e sviluppare le sostanze aromatiche. Oltre i 100 gradi avviene la reazione di Maillard, cheinterviene sulle proteine e sugli zuccheri e conferisce gusto e aroma al cioccolatoโ. Replica Castagna: โQuello crudo invece รจ tecnicamente un cioccolato ottenuto dalla fava di cacao tostata sotto i 50 gradi,per abbassare la carica batterica sottopongo la fava a uno shock termico di 110ยฐ con insufflazione di vapore per pochi secondi, dopodichรฉ il forno scende in modo rapido a 50ยฐโ. Quali sono i punti critici del raw chocolate? โAromi piรน delicati, una maggiore aciditร , lโumiditร piรน alta, checrea dei problemi in fase di lavorazioneโ. E i suoi plus? โร piรน ricco di antiossidanti. Ma il suo valore va al di lร della salute. Fa bene alla squadra, stimola l'apertura mentale di tutto il laboratorio, si sperimentaโ. Punto di vista condiviso in pieno e con onestร intellettuale da Guido Gobino.
La domanda si impone: tutto il cioccolato crudo che si trova in commercio รจ realizzato cosรฌ come ce lo spiega Castagna? โSpesso si tratta di cioccolato crudo โricompostoโ, ossia fatto con cacao in polvere, sciroppo di agave, burro di cacao e altri ingredienti messi insieme a freddo ma a monte, per estrarre il burro di cacao e fare il cacao in polvere, ci sono lavorazioni che comportano temperature e pressione alte, e una forte azione meccanica. Il cioccolato crudo non รจ assemblaggio. Solo gli artigiani che partono dalla fava possono garantire un processo di lavorazione realmente crudo dalla a alla zetaโ.
La degustazione
Lโassaggio ha confermato quanto spiegato dai due Guido. Aromaticitร elevata, impatto immediato, piacione ed esuberante nelle tre cialdine portate da Gobino, in sequenza: al latte Sรฃo Tomรฉ, fondente 63% Sรฃo Tomรฉ, fondente 70% Chontalpa Presidio Slow Food. Grande pacatezza al naso e maggiore aciditร al palato ma pulizia, aderenza alle caratteristiche tipiche del cacao di provenienza e persistenza nelle due minitavolette di Castagna, di fondente al 70%: un pannoso venezuelano di Sur del Lagoe un Madagascar con la tipica aciditร fruttata.
Cioccolato e ristorazione
A dire la sua Alfredo Russo, chef del Dolce Stil Novo, uno dei piรน famosi e raffinati ristoranti gourmand italiani, ospitato allโinterno della fascinosissima reggia sabauda di Venaria Reale, dove la bellezza di location, ambienti, arredi e terrazza con affaccio sui giardini fa il paio con una cucina dโautore e di altissimo profilo, esportata anche fuori dal Piemonte e dallโItalia (Russo รจconsulente di aziende del food, catene alberghiere, compagnie di navigazione e linee aeree a livello internazionale). โUna cucina essenzialmente di territorio e di tradizione, che tuttโal piรน strizza lโocchio al mareโspiega Alfredo Russo โdove il cioccolato รจ protagonista nel suo ambito piรน classico, il dessert, senza voli pindarici e contaminazioni in una pasta o nel secondoโ. Come a ribadire la fedeltร a una cultura gastronomica, quella piemontese, che ha nel cioccolato uno dei suoi pilastri storici piรน gagliardi.
Il pubblico
I tradizionalisti โ la maggior parte dei consumatori, ancora - continueranno a deliziarsi con il cioccolato classico tostato. E va benissimo. I seguaci dellโalimentazione cosiddetta naturale, in continuo aumento โ vegetariani, vegani, crudisti, sensibili al glutine โ daranno la loro preferenza al cioccolato crudo. E va benissimo anche questo. Purchรฉ la scelta venga fatta in modo consapevole, sapendo le cose cosรฌ come sono realmente e senza falsi miti: che il cioccolato crudo non รจ un assemblaggio a freddo di ingredienti ottenuti ad alta temperatura, che il buon cioccolato non contiene glutine, e quello fondente รจ privo di latte. E avendo chiari i plus e le caratteristiche organolettiche delle due vie del cioccolato contemporaneo. Una via, quella del raw chocolate, che sarร sempre piรน percorsa. Tuttโaltro che una moda passeggera, ci si puรฒ giurare.
a cura di Mara Nocilla