Il suo destino era segnato sin dall'inizio: nonni e genitori erano nel mondo della ristorazione, prima in Italia e poi in Canada, dove Massimo è nato. Qualche anno a far teatro di strada finché, quasi per caso, ha messo il naso nel bicchiere. Da allora non ha mai smesso di degustare, viaggiare e studiare. E nel frattempo, Massimo D'Addezio ha scritto anche un libro, “Spirits”, ed è il volto carismatico della trasmissione di Gambero Rosso Channel Spirits, i maestri del cocktail. Lo abbiamo intervistato.
Nome, cognome e data di nascita.
Massimo D'Addezio, 1972.
Quando e come hai capito che saresti diventato barman?
L'11 novembre del 1972, quando sono nato! Venendo da una famiglia di ristoratori per me cocktail bar è sinonimo di ospitalità.
Che studi/corsi/gavetta hai fatto?
Sono sommelier professionista, ho frequentato i corsi Aibes e quelli per diventare insegnante sempre all'Aibes, ma se dovessi individuare due maestri, sarebbero sicuramente Leonardo Temperini e Mauro Lotti, ovvero il re e il secondo del St. Regis. È stato proprio Leonardo a propormi nel '99 di avviare bar e cocktail bar del St. Regis.
Noi ti abbiamo conosciuto proprio allo Stravinskij, il glorioso cocktail bar dell'Hotel De Russie di Roma. Qui ci sei stato dal 2000 al 2013, poi che è successo?
A dicembre 2013 ho aperto, nel quartiere Pigneto, il mio cocktail bar Co.So. (che poi ha ceduto a Giulia Castellucci, ndr).
Ma ancora una volta non ti sei fermato. Quando ha inaugurato Chorus Café?
A gennaio 2015.
Cosa ha di speciale Chorus? Perché un cliente dovrebbe venire da voi?
Perché guardi dall'alto la città.
Autodefinisciti in tre parole.
Basso, pelato e sorridente.
Il tuo cocktail preferito?
Il Gin tonic.
Il tuo prodotto preferito?
Il gin. Potrei dirvi perché ha una storia affascinante, ma la realtà è che mi piace e basta, senza un reale motivo.
Qual è la moda nel settore della miscelazione che proprio non sopporti?
Le mode.
Dopo mezcal e pisco, quale sarà il nuovo trend?
Grappa e distillati d'uva.
Tre indirizzi dove andare a bere a Roma.
Liòn, Drink Kong e Rude.
Che cocktail hai creato per Sanbittèr?
Lo Sprizzotto.
Raccontaci come ci sei arrivato.
Volevo divertire sorprendendo, volevo creare un analcolico che non fosse banale e fosse il giusto sostituto dello spritz.
La ricetta.
Sanbittèr rosso, tonica Sanpellegrino, sciroppo al bergamotto, succo di limone.
Chorus Café – Roma – via della Conciliazione, 4 – 0668892774 - choruscafe.it
Bar d’Italia del Gambero Rosso 2019 - euro 10,00 - La guida è acquistabile in edicola e libreria ed è disponibile online