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Il 2 dicembre 2024, ore 20.30, potrete partecipare a una cena degustazione presso Osteria Fernanda di Roma, che avrà come protagonisti alcuni dei vini più rappresentativi dell'azienda La Sala del Torriano abbinati alle portate del menu ideato per l'occasione.

La Sala del Torriano. L'azienda ha sede nel cuore del Chianti Classico, a Montefiridolfi, nel comune di San Casciano in Val di Pesa, a pochi minuti di macchina da Firenze. Di proprietà di Francesco Rossi Ferrini, che può contare su un team di grande valore e molto affiatato, La Sala del Torriano è il frutto dell'unione di due cantine, la Sala e il Torriano. Stefano Di Blasi è il consulente esterno dal 2010; Ovidio Mugnaini è enologo e agronomo interno. Dal 2010 Francesco Rossi Ferrini produce vini di qualità rispettando la natura ed il territorio nel segno della sostenibilità.

Osteria Fernanda. Il ristorante porta avanti un progetto gastronomico che lega il fine dining al consenso popolare. Il locale è elegante, fra arredamento minimal e luci soffuse e un mezzanino con affaccio direttamente in cucina. Lo chef Davide Del Duca ha una grande tecnica e i piatti in tavola sono tutti centrati, con una tendenza all’utilizzo di acidità orientali che spingono sul sapore.

MENU
(I vini in abbinamento sono de La Sala del Torriano)

Selezione di Finger Food
in abbinamento:
Chianti Classico 2021
***
Faraona à la Royale, topinambur, tamarindo e mais maturato
in abbinamento:
Chianti Classico Riserva 2020
***
Risotto burro di tuberi, capriolo, rosa canina e polline di finocchio
in abbinamento:
Chianti Classico Gran Selezione 2020
***
Manzo, zucca, mandarino bruciato, caffè e cioccolato
in abbinamento:
Campo all’Albero Toscana IGT 2020
***
Cioccolato, latte di capra, biscotto bretone e melograno

Per partecipare è necessario prenotare direttamente ai recapiti del locale. I posti sono limitati

Prezzo della cena a persona (vini inclusi): Euro 70,00

Osteria Fernanda | 2 dicembre 2024 | ore 20.30
Via Crescenzo del Monte, 18/24 | Roma

PRENOTAZIONI
Tel. 06 5894333
e-mail: [email protected]
web: www.osteriafernanda.com/

La Sala del Torriano. Le origini

Come già accennato sopra, l'azienda nasce dall'unione di due realtà in precedenza separate che ora fanno, invece, parte di un solo progetto.

La Sala, appartenuta in passato alla famiglia dei Medici, fra i principali artefici della ricchezza culturale fiorentina e toscana, e conosciuta con il nome di “Grande Terra Murata”, La Sala fin dal 1981 ha tenuto alto il nome del Chianti Classico di San Casciano a livello nazionale e internazionale, ottenendo importanti premi e riconoscimenti a fianco dei più grandi vini italiani. Il corpo della struttura è una torre medievale, attorno alla quale sono state costruite la fattoria e la cantina.

Il Torriano è l'azienda storica della famiglia materna di Francesco Rossi Ferrini. Suo nonno Piero Cateni la acquistò nel 1937 per allevare la vigna e vendere l'uva e con essa riuscì a contribuire alla valorizzazione ed all'affermazione del territorio vinicolo di Montefiridolfi. Il Torriano è socio del Consorzio del Chianti Classico dal 1941.

Francesco Rossi Ferrini

Dal 2010 il Torriano, 22 ettari vitati che si sviluppano sulle colline di Montefiridolfi, è gestita da Francesco che, con l'acquisizione di La Sala a pochi chilometri dall'azienda di famiglia ha ampliato la proprietà, che oggi può contare su 75 ettari totali costituiti da boschi, 3000 piante di ulivi e 34 ettari di vigneti. Dei 34 ettari vitati oltre l’80% è coltivato a uve sangiovese, mentre il restante 20% vede sia vitigni internazionali, ovvero merlot e cabernet sauvignon, sia varietà autoctone come colorino e pugnitello.

Il 10 dicembre 2024, ore 19-21, presso la Gambero Rosso Academy di Roma, è in programma una Masterclass guidata da Marco Sabellico (tra i curatori della guida Vini d'Italia del Gambero Rosso), che avrà come protagonisti alcuni dei vini più rappresentativi dell'Antica Tenuta Palombo.

In accompagnamento assaggi a cura di Marco Brioschi, resident chef della Gambero Rosso Academy

I VINI I DEGUSTAZIONE:

• Maturano Lazio IGP: dal vitigno omonimo a bacca bianca, presenta un tono minerale asciutto, chiudendo su note di mandorla fresca.
•  Sauvignon Lazio IGP 2023: è ricco di struttura e di eleganti note varietali che rimandano al frutto tropicale e all’uva spina.
• Rosa invidiata Rosato Frusinate IGP 2023: è un piacevolissimo rosé da uve merlot, cremoso e ricco di note di piccoli frutti,
• Merlot frusinate IGP 2020: ha un bel colore rubino dai riflessi violacei, e al naso e al palato offre toni di frutti di bosco e sfumature delicatamente vegetali, ha corpo snello e bella sapidità.
• Atina DOP Cabernet 2021: da cabernet sauvignon in purezza, è fresco, tonico, sapido e succoso nei suoi toni d’erbe aromatiche, è ricco di frutto e nobili tannini.
• Duca Cantelmo Atina DOP Cabernet Riserva 2020:presenta una struttura più ricca e profonda, dai toni speziati e accenni vanigliati che rendono onore al blasone della Doc Atina
• Primis Spumante Metodo Classico Extra Brut: elegante metodo classico Extra Brut dalle uve autoctone lecinaro e maturano, matura 40 mesi sui lieviti prima della sboccatura. Elegante, fresco, teso e minerale si apre su eleganti note di frutto bianco e lieviti.
• Amantata Spumante Metodo Martinotti Extra Dry: fragrante Extra Dry da uve falanghina.

N.B. Per l'occasione verrà presentato il Capralitt rosso IGP del Frusinate 2018, l'ultimo nato tra i vini dell'Antica Tenuta Palombo

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Antica Tenuta Palombo. Storia della cantina

Antica Tenuta Palombo si trova ad Atina, in provincia Frosinone, il centro più importante della Valle di Comino, un bellissimo territorio a ridosso del Parco Nazionale d’Abruzzo. zona di confine tra Lazio, Abruzzo, Campania e Molise. Qui, nella seconda metà dell’800 furono introdotte varietà di viti francesi, come cabernet sauvignon, merlot, syrah, sémillon e sauvignon blanc...

Giovanni Palombo negli anni Ottanta ha dato vita all'azienda vinicola. Nel 1995, grazie anche al suo impegno, viene riconosciuta la Doc Atina, incentrata sulle varietà internazionali. La sua eredità è stata raccolta dalla famiglia Mastrantoni che ha ristrutturato e ampliato l’azienda, dotandola di attrezzature modernissime e creando un elegante centro d’accoglienza, un’enoteca e un ristorante gourmet di suggestiva bellezza, affacciato sui vigneti costellati dalle opere d’arte di Mario Velocci.

Pier Paolo Mastrantoni ha affidato la cantina a Pierpaolo Pirone, enologo, con la consulenza di Roberto Mazzer, enologo e architetto.

I Mastrantoni sono custodi attenti della tradizione enoica di questo territorio, e sono impegnati anche nella riscoperta delle varietà autoctone della Valle, come le bianche maturano e capolongo, e i rossi lecinaro e maturano rosso, che rischiavano l’oblio.