"Non si erano mai visti così, divertiti, raggianti e soprattutto insieme:" Antonio Starita, Attilio Bachetti, Enzo Coccia, Franco Pepe, Ciro Salvo, Francesco e Salvatore Salvo, Gino Sorbillo e Guglielmo Vuolo animano i dodici mesi dell’anno con la loro pizza e con i loro sorrisi, si. Ma hanno intenzioni molto serie e non solo questo in animo.
“Ci siamo resi conto che stare insieme, frequentarci ci aiuta ad appianare le incomprensioni e a sviluppare insieme un confronto sulla professione. Siamo aperti a coinvolgere chiunque dei colleghi condivida questa idea e venga con spirito di collaborazione” racconta Antonio Starita, la “guida spirituale” .
“Ci siamo dati il Natale di pausa, ma appena dopo le feste ci attiveremo con altre iniziative destinate a far capire che la pizza è innanzitutto fatta a Napoli. Ed è - al di là delle ricerche su ingredienti e impasti - una pietanza semplice” conclude Starita raggiunto al telefono in vista della presentazione del calendario.
Il lavoro è stato presentato giovedì 15 dicembre all’ Auditorium Museo di Capodimonte e la sua vendita è stata destinata a beneficio del progetto “Re-Life” per la ristrutturazione del reparto rianimazione del Santobono di Napoli.
Ma ecco come Salvio Parisi, suo ideatore racconta questo lavoro che vede i pizzaioli travestiti, impastare insieme, ridere e abbracciarsi in una atmosfera inedita e gradevolissima.
Avere 9 grandi maestri di fronte al tuo obiettivo cosa ti ha fatto pensare?
A parte lo smarrimento iniziale (sembravano 9 furie) ho pensato solo alla maniera di instradarli al meglio sul mio progetto visivo e …come ce l’abbiamo fatta!
Mettere insieme nove come Antonio Starita, Attilio Bachetti, Enzo Coccia, Franco Pepe, Ciro Salvo, Francesco e Salvatore Salvo, Gino Sorbillo e Guglielmo Vuolo.
Cosa è scritto tra le righe di queste foto?
Null’altro che il loro lato edonistico ed autoironico. Mi pareva un’ottimo fil rouge per farli parlare del loro mestiere e far emergere le loro personalità.
Tre dei Maestri pizzaioli sono come i Blues brothers. Perché?
Volevo raccontare il “delivery” e mi ispirava questa maniera che contempla e coniuga il look da bei tenebrosi con il contesto (siamo sul lungomare di Napoli!).
Quali sono le altre citazioni di questo calendario?
(Sorride) … A parte le Iene di Tarantino, c’è Abbey Road dei Fab- Four, ma anche Totò e Peppino. Ma anche un passaggio di Street writing ad agosto e “Quann nascette Ninno” , nello scatto di dicembre.
Le immagini del back stage parlano di una atmosfera divertita e partecipata. E' proprio così?
Anche di più: nonostante i tempi davvero stretti con cui questi 9 folli mi hanno costretto a scattare (sorride), ci siamo divertiti tanto!
Cosa volevi che si capisse da queste immagini?
Ho semplicemente provato a tradurre alla mia maniera il loro lavoro, gli ingredienti, gli strumenti (i ferri del mestiere ad esempio), i prodotti ma anche soprattutto 9 buoni amici.
E' possibile immaginare, nel mondo di polemiche che a volte circonda la enogastronomia campana, l’ essere “insieme” come tu auspichi in questo tuo lavoro?
Questo sano outing mi sembra un chiaro e vivace segno di buona volontà e ottimismo. Non credi?
Chi sono i prossimi maestri che ti piacerebbe fotografare?
… rigorosamente ai posteri deciderlo!
a cura di Monica Piscitelli