Vincenzo Russo

Piccoli trucchi di comunicazione per trasformare un vino da buono a migliore

Ecco come sfruttare gli errori cognitivi della mente umana per cambiare la percezione di un prodotto. Che sia la capienza di una bottiglia o lo spazio dentro ad un punto vendita

Il potere del claim nella comunicazione del vino. Ecco come se la cavano le cantine italiane

Primo concetto da tenere presente: il cervello umano è un risparmiatore di energia, quindi la comunicazione deve essere semplice ed immediata. Ma ci sono anche altre caratteristiche che possono fare la differenza

Non sottovalutare il potere del tatto sulla percezione del vino. A partire dalla ruvidità

Sono i contrasti sensoriali e non i singoli sensi a influenzare le nostre scelte. Il sorprendente esperimento dello Iulm con un sottobicchiere morbido e uno ruvido

Il paradosso della troppa scelta può rovinare gli acquisti di vino. Meglio seguire il principio del "less is more"

Un maggiore assortimento rende più difficile prendere una decisione. Ecco perché anche nelle fiere del vino è meglio presentarsi con pochi prodotti fortemente iconici, invece di puntare sulla quantità

I condizionamenti visivi possono giocare brutti scherzi: ecco come il colore del vino finisce per contare più del sapore

In un esperimento, a un gruppo di 54 professionisti è stato chiesto di fare una valutazione sensoriale di due vini: uno rosso e l’altro bianco ma colorato di rosso con enocianina. Il risultato? Identico

L'inconsapevole disponibilità del cliente a spendere di più per una tazzina di caffè. L'esperimento da Starbucks

Un prezzo troppo basso fa percepire il prodotto come di bassa qualità, un prezzo troppo alto fa pensare ad una truffa. L'approccio innovativo del neuropricing consente di misurare la disponibilità dei consumatori a pagare più o meno

La musica classica ci spinge verso vini più costosi. Il potere occulto del suono nelle scelte in enoteca

Una canzone troppo famosa distrae il consumatore, mentre un ritmo lento lo porta a spendere di più. Ecco perché la scelta musicale di un punto vendita non deve essere trascurata

L’etichetta perfetta del vino esiste. È sobria, senza figure astratte e si sviluppa in verticale

L’analisi del movimento oculare davanti allo scaffale mostra come normalmente il consumatore osservi una bottiglia dall’alto in basso. Con qualche eccezione

I trucchi del "pricing" applicati a cibo e vino. Ovvero come far sembrare appetibile una proposta (anche se non lo è)

Meglio una carne grassa al 25% o una carne magra al 75%? La differenza è solo nella comunicazione, ma ci rivela un principio fondamentale: non è la razionalità a guidare gli acquisti

La pubblicità di un prodotto ci influenza anche quando non ce ne accorgiamo. Ecco come

Esiste un livello di attenzione inconsapevole di fronte a uno spot, che può essere addirittura misurato. Da qui il dilemma di chi si occupa di marketing del vino (e non solo): meglio far riflettere o basta attirare l’attenzione?

Occhio al bombardamento di informazioni. Ecco come rendere più efficaci le campagne di marketing del vino

I nostri sensi sono sottoposti ad una quantità di informazioni stimata in media tra 3mila e 5mila pubblicità al giorno e a 11 milioni di bit di informazione. Ma la capacità umana di processarli si ferma molto prima. Rischi e...

I giovani mentono: dicono di apprezzare le bottiglie di vino leggere, ma l'analisi neuroscientifica dice il contrario

Uno studio Iulm svela i veri gusti di Millennials e Gen Z. Se a parole si professano sostenitori di etichette alternative e packaging poco impattanti, nella realtà si "emozionano" di più per etichette sobrie e bottiglie pesanti

Care aziende, come selezionate i vostri venditori? A volte scegliere di pancia è la soluzione migliore

Una ricerca dell'Università di Cambridge ha dimostrato che le "sensazioni viscerali" dei trader possono guidare le scelte dei clienti. Il segreto è nella "interocezione"
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