La serie di moderne nature morte Recycled Beauty,ÂÂ nasce dalla collaborazione tra la fotografa Laurie Frankel e la consulente creativa Diane Gatterdam. La Frankel non è nuova all'indagine delle dinamiche che vincolano fotografia ed estetica dei prodotti di consumo, arte e cibo. Nei suoi lavori precedenti infatti, queste tematiche sono affrontate con raffinatezza attraverso scatti che bilanciano armoniosamente l’eleganza moderna dei volumi, degli allestimenti e dei materiali con una meticolosa attenzione ai particolari e alla luce, quasi a ricordare la scuola fiamminga.
E proprio questo retaggio figurativo prende forma nell’ultima serie realizzata dalla coppia che focalizza l’attenzione sulla straordinaria massa di oggetti disponibili che vengono utilizzati per un istante ma che continuano poi a vivere per anni mentre la natura li rinnova attraverso un ciclo temporale costante. Interessante dunque ammirare queste moderne nature morte che, se nella resa estetica e nel loro allestimento rispecchiano la tipica struttura delle still life del XVII secolo, nel contenuto e a uno sguardo più attento danno prova di un’estrema modernità soprattutto nella tematica affermata.
Scatole di plastica e lattine si dispongono accanto a mazzi di verdura o frutta rovinata, contenitori di cartone vengono disposti accanto a plastiche sporche e rimanenze di cibo che poco prima troneggiava su tavole imbandite.
In un panorama contemporaneo dove è preponderante la quantità di immagini esteticamente perfette che ritraggono cibi succulenti e ricercati, queste nature morte aprono una riflessione proprio su questa tematica e lo fanno mediante una ricerca studiatissima dell'immagine e della posa degli oggetti sotto l’obiettivo fotografico. Un lavoro che non impedisce di ricadere nella ricerca della bella immagine scoprendo l’estrema eleganza delle inedite composizioni.
a cura di Valentina Guttuso
Per leggere il primo articolo della nostra indagine del rapporto tra arte e cibo. Paddy Mergui: l'altra faccia del food design clicca qui