Produce la semola, fa la pasta e la confeziona. Ecco perché La Molisana è tra i primi cinque pastifici italiani ed esporta in oltre 50 paesi nel mondo. E pensare che nel 2004 era sull’orlo del fallimento. A salvarla fu nel 2011 l’intervento de Il gruppo Ferro, di storici mugnai di Campobasso. “Per riconquistare il mercato abbiamo fatto leva su tre aspetti: la materia prima, il metodo di lavorazione e poi l'innovazione di pack e di prodotto” spiega Rossella Ferro, Direttore Marketing e Comunicazione de La Molisana, “abbiamo virato tutta la gamma verso la trafilatura al bronzo e rivoluzionato il packaging, puntando sul bianco e sulla trasparenza. Un’altra scelta vincente, premiata dai consumatori, è stata quella di lanciare lo spaghetto quadrato. Si è rivelato un top seller in soli 6 mesi!”. Dopo l’acquisizione, lo storico marchio di Campobasso ha deciso di puntare sui giovani talentuosi in ogni campo: chef, food designer, artisti. Con questo spirito sono nati: La Sartoria della Pasta, una collezione di abiti di stoffa e pasta, realizzati da uno stilista emergente, e il concept Food For Art. Una collezione di arte contemporanea, la cui prima opera, Tonno e Alici, è quella del poeta della street art Opiemme, che ha vinto il Premio Talent Scout, con un lavoro concentrato sulla parola poetica. Trasformato in piatto di alta cucina dallo chef Luca Pappalardo, dove non manca lo spaghetto quadrato, va a completare quello che il curatore della collezione La Molisana Food For ArtÂÂÂÂ Fabrizio Savigni definisce “un progetto capace di rendere l’arte davvero cibo per tutti e non solo per un’élite”.
a cura di Claudia Giraud
Foto: Geraldina Bellipario