Stile, stile e ancora stile. Quell'intangibile concentrato di innovazione, provocazione, spudoratezza, irriverenza che hanno fatto di Le Grand Fooding uno degli appuntamenti più amati del panorama foodies. Sempre in bilico sul limite dell'eccesso eppure così prepotentemente cool. Cibo, vino, chef e musica, questi gli ingredienti, e poi l'ispirazione che nasce dal sentire, con un soffio di anticipo, la tendenza giusta. Che questa volta, a Milano, non è altro che la rielaborazione del classico. O meglio del cult. Ecco quindi CULTorama: sei top chef alle prese con l'interpretazione dei piatti di culto, questa volta spogliati dall'abito formale del grande ristorante, estirpati dal loro contesto abituale, e tradotti all'interno di food truck appositamente portati nel capoluogo lombardo e attrezzati per l'occasione. Ancora una tendenza, quella del cibo “non solo di strada”, ma “su strada”, che si sposta e raggiunge i clienti, e la rilettura dei vecchi camion-bar in nuovi modelli mobili, all'avanguardia per concept e stile. Ancora una volta in sintonia con quanto succede nel resto d'Europa e del mondo, Un appuntamento per “consacrare-dissacrare” i classici della cucina.
Ecco il cast delle tre serate, ma attenzione: qualcosa potrebbe ancora cambiare.
Kristin Frederickde “Le Camion qui Fume”, partita da Los Angeles e approdata a Parigi con i suoi hamburger itineranti conosciuti ormai in tutta Europa; Paolo Parisi, allevatore, agricoltore, “re delle uova” che, unite al suo guanciale di cinta senese, sono alla base della sua carbonara, ormai entrata di diritto nel gotha delle carbonare di tutta Italia; Mohamed Ourad, franco-algerino trapiantato al Momo di Londra, indirizzo di rito per il cous cous, o meglio, per il "Couscous Momo"; Bernard Chesneau, tra i più famosi foodtrucker, ex chef in ristoranti blasonati, oggi girovago per le strade della Danimarca, a Milano col celebre “flaeskesteg”, a base di maiale arrosto e cavolo rosso stufato, Jean-François Ferrié, un altro ottimo chef vagabondo che, dopo Barcellona e Parigi, ha fatto ritorno a Laiguiole, sua città d’origine, porterà a LGF il suo celebre "Aligot à l'ancienne", piatto di culto della cucina francese. Chiusura in dolcezza con Franco Aliberti, pasticcere e chef che reinterpreta un dessert cult italiano con la complicità di Nespresso: “Le Grand Nespresso Final Cult”.
Il grande circo de Le Grand Fooding avrà la sua base serale in uno dei luoghi sacri della notte milanese, il Plastic.
Queste le anticipazioni, i si dice e le anteprime al 30 maggio. Qualcosa forse si aggiungerà, qualcos'altro cambierà un poco.
a cura di Antonella De Santis
30/05/2013
CULTorama – Le Grand Fooding
2, 3 e 4 luglio – Milano
Biglietti: 25 € (parte del ricavato andrà in beneficenza a CAF onlus)
www.legrandfooding.com.