cerca di spiagge incantevoli, tesori architettonici e strade del gusto. Da fine settembre poi, quando la folla di agosto è scemata e i prezzi diventano più ragionevoli, è ancora più semplice.
Per scoprire il piccolo e suggestivo centro storico di Gallipoli bastano un paio di sandali e tanta curiosità. Ricco di costruzioni antiche e affreschi, casette bianche, chiese barocche, è caratterizzato da un dedalo di vicoli, viuzze e piazze, e sorge su di un'isola calcarea collegata alla terraferma da un ponte in muratura. Qui, perfettamente inserito nel contesto urbano sorge il Relais Corte Palmieri, una dimora storica risalente al 1700 e trasformata in b&b, che tanto ricorda un Riad Marocchino. Ogni camera è unica, per stile, posizione e dimensioni. In ciascuna si sono mantenute tutte le peculiarità della struttura preesistente, ristrutturando e rivalorizzando i pavimenti originali e gli infissi di legno.
Fichi d’india, barba di Giove e piante di agrumi colorano le terrazze dove ogni mattino viene dato il buongiorno con una ricca colazione a buffet caratterizzata da un'ampia scelta di prodotti tipici del luogo: pasticciotti, torte e marmellate fatte in casa, frise (rondelle preparate col grano duro ma anche orzo, cotte al forno, tagliate a metà in senso orizzontale e fatto biscottare nuovamente in forno) al pomodoro e capperi da gustare con l’extravergine salento DOP, tipico di questa regione, una delle terre più generose in fatto di oro verde.
Per chi invece preferisce soggiornare in un b&b dal sapore retrò, puntate dritto a Sannicola e bussate a La Casa del Sole. Situata in una posizione strategica, a soli cinque minuti dal mare e da Gallipoli; a venti minuti da Lecce, città d’arte Barocca; e a quaranta minuti dalla bellissima Otranto, è un gioiello di stile con interiors in puro design anni ‘60. Ogni pezzo, scovato dall’occhio esperto di Maurizio Fachechi, buyer di una delle più prestigiose case di moda italiane con la passione per l’ospitalità, ha una storia da raccontare. Così come il lussureggiante giardino, porto sicuro per gli ospiti in cerca di tranquillità e privacy dove vengono servite abbondanti colazioni.
Passeggiare fa venire il languorino? Prima di partire alla scoperta della spiagge più famose del Salento jonico (Punta Prosciutto, Porto Selvaggio, Baia Verde, Punta della Suina, e più a Sud, Pescoluse), fate una sosta da Facula Mediterranean Goodness, nel borgo nuovo di Gallipoli. Non è un panificio, non è una pasticceria, non è una tavola calda ma tutto questo insieme. Tra pasticciotti (pasta frolla farcita di crema pasticcera e cotto in forno.), rustici, gelati, pizze e panini farciti, è facile fare incetta di leccornie tanto genuine da sembrare uscite dalle mani fatate della massaia di una volta, la Panis Facula, appunto, che una volta a settimana preparava il pane tra le mura domestiche.
La sera, dopo una scorpacciata di sole e salsedine, indossate la vostra mise più elegante e fate tappa al Blue Salento. Dalla cucina di Francesco Tornese escono piatti che esaltano il pesce azzurro e non solo: tartare di tonno con cipolle di Tropea caramellate, gamberetti alla catalana, delle gustose bavette alla polpa di riccio, gli spaghetti con frutti di mare e punte di asparagi e una tagliata di tonno saporita e di cottura precisa. Non mancano bottiglie straniere e una bella selezione di distillati.
Se invece preferite una bella trattoria, L'Angolo Blu di Luigi ed Enrico è un locale semplice ma accogliente che propone una cucina tradizionale e schietta, basata su materie prime di eccellente qualità, a prezzi onestissimi. Dalle frittelline di seppie e gamberetti ai gamberetti crudi, dalle linguine ai ricci di mare alla frittura di paranza, tutto è all’insegna del gusto verace.
In vena di romanticismo? Nel piccolo borgo di Racale, a pochi km da Gallipoli, non perdetevi il ristorante L’Acchiatura: varietà mediterranea e tradizione salentina a prezzi onesti. Ma attenti, le porzioni sono extra e le atmosfere così suggestive che rischiate di restare per la notte. Il ristorante è infatti la cornice perfetta per il B&B e Centro Benessere Palazzo Briganti. La struttura, in pietra salentina, è stata recuperata dopo anni di restauro, grazie all’entusiasmo di Antonio Coronese, arredatore buongustaio. Tra affreschi, luci soffuse, cortili interni dove mangiare al chiar di luna, terrazze e dettagli décor, questa struttura meriterebbe un bonus per la scenografia (piscina in grotta compresa).
E quando qualche nuvola arriva a turbare il cielo pugliese, è arrivato il momento di andare alla scoperta del barocco Leccese. Perdetevi tra chiese barocche, piazze e opere di cartapesta e non mancate una pausa pranzo (ma anche colazione, aperitivo e cena) da 300mila lounge. Premiato quale migliore bar dell’anno dal Gambero Rosso, è il posto giusto a Lecce per rilassarvi, mangiare in modo sublime, assaporare un caffè straordinario, gustare dolci sempre nuovi, bere bollicine prestigiose o centrifughe biologiche. L’attenzione al locale è continua da parte di Ekaterina e Davide De Matteis: bancone ipertecnologico, vetrine scintillanti con collezioni di distillati e shaker, opere d’arte di Daniele Stendardo alle pareti. Le luci soffuse e un grande tavolo al centro della sala con vaso di fiori sempre freschi evocano l’atmosfera del salotto di casa.
Se poi proseguite verso sud, pensando di “doppiare” il capo di Santa Maria di Leuca, ricordatevi di passare prima per Specchia, tra i borghi più belli d’Italia. Le strette stradine chiuse al traffico e interrotte da rampe di scale racchiudono un nucleo abitativo frutto in larga misura di un'architettura spontanea che ha avuto origine nei secoli XVI e XVII, e che è giunta quasi intatta sino a nostri giorni.
Dopo una visita al centralissimo castello Risolo, struttura fortificata di impianto cinquecentesco, fermatevi da Martinucci. Già noto a Gallipoli per i suoi gelati e le pasticceria, non vi lascerà delusi: torte e semifreddi, dolcetti, mousse e lo “zuccotto”. Il caffè, profumato e cremoso, ben estratto è servito in estate anche in versione fredda e shakerata; buona l’offerta degli stuzzichini salati per l’aperitivo e le focacce farcite in tanti modi.
Non si può lasciare il Salento senza avere infine fatto tappa a Manduria, allo scoperta del Primitivo. Fondata dai Messapi, porta ancora numerose testimonianze del suo antico passato, tra le quali le mura megalitiche, circondate dai resti del fossato che circondava la città, e la necropoli.
Vi suggeriamo una sosta nelle cantine del Consorzio produttori vini (che quest’anno ha festeggiato gli ottanta anni) per una degustazione guidata. Tra i musei speciali, da segnalare, il Museo della civiltà del vino Primitivo, ubicato all'interno della Cantina Produttori Vini Manduria, è nato con una forte vocazione alla memoria, dalla voglia, cioè, di non perdere le tracce di un mondo culturale che è stato percepito come in profonda trasformazione, e quindi a rischio di oblìo.
E per chiudere in bellezza si può anche decidere di perdersi tra le “foreste” di ulivi, alcuni addirittura millenari, sparse per tutto il territorio. La Puglia da sola produce infatti il quaranta per cento dell’olio italiano: la maggior parte proviene dal Salento. Allertate i sensi, le due cultivar tradizionali salentine sono la "Cellina di Nardò" e l’ "Ogliarola Salentina": promettono veri e propri viaggi nell’impero del gusto.
Testi e foto di Michela Di Carlo
24/09/2012