r 200 vini. Le prime scritte dalla Clerici, i secondi selezionati dal giornalista in abbinamento ai piatti. Quello di Vespa, nei confronti del vino, è un atto d'amore. Lungo 10 anni, tanti quanti sono gli anni di collaborazione per le riviste Panorama e Capital. Il Vespa-pensiero è ricco di spunti.
Leggetene un po':
- "Il vignaiolo è un uomo non banale. Tutte le mattine apre la finestra e guarda il cielo "
- "Il vino è anche sofferenza: l'industriale come il contadino penano per le stesse ansie".
- "Il vino è un mondo di vita"
- " Ma come si fa a corteggiare una donna senza vino?
- "Il mondo della politica ha il dovere di aiutare quello del vino. Pochi altri settori nel nostro Paese conoscono una crescita costante come questo. Va incentivato politicamente l'export e trasformare i nostri potenziali concorrenti in solidi consumatori"
- I vini di oggi sono meno ingessanti e intimidenti"
- Sono un ragazzo abruzzese che consuma vino e ne ama parlare. Il mio approccio è sempre quello del consumatore. Per questo motivo non ho scelto vini costosi. Ok goderne ma senza avere i sensi di colpa per quello che si è speso"
- La tragedia vera? essere astemi
- "Odio finire un pasto con uno spumante secco"
- "Sono convinto che, a parità di bottiglie senza annata, gli spumanti italiani danno parecchio filo da torcere alle bollicine francesi. Tra una vecchia bolla italiana e una francese, scelgo, senza dubbio la prima; regge meglio il tempo".
Ad ascoltarlo, tanto per citare solo la prima fila, c'erano Jacopo Biondi Santi, Vittorio Moretti, Angelo Gaja, Fulvio Pierangelini. Che fossero d'accordo con lui non è dato saperlo. Di certo lo hanno applaudito a lungo.
Francesca Ciancio
26/03/2012