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Protagonisti di Chef in Concerto grandi nomi della ristorazione come Elena Arzak (Spagna), Rossano Boscolo, Alfonso Caputo, Flavio Costa, Pino Cuttaia, Montse Estruch (Spagna), Corrado Fasolato, Oliver Glowig, Herbert Hintner, Alfonso Jaccarino, Pietro Leemann, Rosanna Marziale, Norbert Niederkofler, Nicola Portinari, Ana Ros (Slovenia), Sissy Sonnleitner (Austria), Paolo Teverini e Gaetano Trovato, Luisa Valazza.
Una proposta di definizione c’è già. Vedremo se verrà condivisa: La cucina italiana è l’arte di interpretare la natura ed esaltare il gusto.
Per parlare di questo tema sono stati presentati da ogni grande nome due piatti interpreti della cucina italiana, che saranno abbinati a due vini secondo un metodo singolare: CIBOVINO. Questo permette di stabilire sempre il corretto abbinamento, con la possibilità di scegliere tra molti vini in modo da reperire, in ogni occasione, nella propria cantina l’etichetta adatta.
Il vino, infatti, è stato il secondo grande protagonista della manifestazione con il format I Magnifici Vini. Oltre alla possibilità di incontrare circa 100 cantine di Italia, Slovenia e Austria, durante l’evento si sono svolte le grandi verticali, che hanno fatto conoscere la cultura del bianco da invecchiamento, presentando selezioni di Pinot Bianco e il Greuner Veltliner addirittura dagli anni Cinquanta.
Queste esperienze sensoriali hanno dimostrato ai partecipanti che i grandi bianchi hanno la stessa longevità dei vini rossi. Non sono mancate le grandi bollicine con l’Annamaria Clementi dell’azienda Ca’ del Bosco.
Una sezione è stat anche dedicata “a chi non ha più nome”, ovvero il Tocai del Veneto, oggi rinominato Tai e Lison Classico.
Per finire, si è tenuto Seduzioni di Gola, vetrina dedicata a specialità rare e preziose, dolci e salate, provenienti da tutta Italia.
Per tre giorni, quindi, la Serenissima è diventata la capitale del Gusto.
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