No a limitazioni su orari di vendita degli alcolici e su pubblicità. La Thailandia potrebbe presto arrivare ad un cambiamento storico in materia di alcol e vino. Le modifiche alla legge che regolamenta il settore è già stata votata dalla Camera dei Rappresentanti nell’ottica di rendere il paese più attrattivo per il turismo. Ma adesso dovrà pronunciarsi il Senato. Secondo Chanin Rungtanakiat, vicepresidente della commissione responsabile della riforma, il cambiamento rappresenta un passo verso la rimozione di “controlli irragionevoli” e sarebbero di grande stimolo per l'economia nazionale. Una notizia che strizza l'occhio ai produttori italiani di vino che vedono nella Thailandia un mercato promettente. Di fatto è l'unico paese asiatico in cui si è osservata una crescita delle esportazioni tra gennaio e ottobre 2024.

Cosa dicono le nuove disposizioni sull'alcol
Tra le modifiche più importanti della legge sugli alcolici thailandese ci sarebbe l'abrogazione di un divieto di vendita di alcolici durante una fascia oraria giornaliera, in vigore da oltre 50 anni. La restrizione, scrive Drinks Business, è stata imposta da un governo militare nel lontano 1972, e vieta attualmente la vendita di alcolici tra le 14 e le 17. Questo cambio di rotta si inserisce in una serie di altre riforme che la Thailandia sta attuando per incrementare la propria attrattiva turistica. Dopo aver legalizzato la cannabis e avanzato proposte per casinò regolamentati, il Paese sta anche valutando una revisione delle limitazioni alla vendita di alcolici durante le festività buddiste e online o leggi riguardo alla pubblicità.
Un passo significativo è rappresentato anche dalla legge approvata quest'anno, che ha permesso la produzione di bevande alcoliche a piccoli birrifici e distillerie, rompendo il monopolio di grandi gruppi come Thai Beverage Pcl e Boon Rawd Brewery Co. Adesso, con l'allentamento delle restrizioni pubblicitarie, queste nuove realtà potrebbero finalmente ottenere maggiore visibilità in un mercato storicamente dominato dai giganti del settore.

Si apre il dibattito tra economia e salute pubblica
Il cambio di passo, che è stato accolto positivamente dal settore turistico, ha tuttavia suscitato un dibattito che riguarda il rapporto tra aumento del consumo di alcolici e salute pubblica. La decisione finale del Senato sarà, quindi, seguita con attenzione sia dagli operatori turistici e alberghieri, desiderosi di sfruttare nuove opportunità economiche, sia dai sostenitori della salute pubblica, preoccupati per le possibili conseguenze sociali.
a cura di Gerardo Antelmo