Dal monitoraggio delle colture assistito dall'intelligenza artificiale ai trattori autonomi, la tecnologia digitale sta ridisegnando l'agricoltura. Ad analizzare il trend mondiale ed europeo ci ha pensato il Consiglio europeo che pochi giorni fa ha pubblicato un report sulla digitalizzazione in agricoltura intitolato "From screens to fields: how digitalisation is transforming agriculture".
Il processo di digitalizzazione in agricoltura
Da quando il gps è stato adattato dall'uso militare all'agricoltura tre decenni fa, aprendo la strada a innovazioni come i droni, i sensori e l'analisi dei dati, le tecnologie digitali hanno costantemente trasformato l'agricoltura. Il processo è ampio e in crescita e sta offrendo nuove opportunità soprattutto per quanto riguarda il prendere decisioni basate sui dati e la gestione intelligente delle aziende agricole. La curva di espansione è impressionante: nel 2023, il mercato globale dell'agricoltura digitale è stato valutato a 24,91 miliardi di dollari e si prevede che raggiungerà 71,48 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuo composto del 16,3%. Tuttavia, l'agricoltura digitale si scontra con altre sfide. Rispetto ad altri settori, l'adozione del digitale in agricoltura è stata inferiore, a causa delle carenze infrastrutturali, costi di investimento elevati, del divario di competenze e della complessità dell'agricoltura (variabilità del clima, del suolo, delle colture e delle pratiche).
La panoramica sull'AgTech europeo
Il panorama mondiale delle tecnologie agricole è molto dinamico, con diverse regioni leader in varie tecnologie. Gli Stati Uniti, la Cina e l'Unione Europea stanno facendo passi avanti nell'IA, nell'Internet degli oggetti e nell'analisi dei dati per incrementare la produttività e la sostenibilità. L'Ue sta facendo passi da gigante, in particolare nell'AgBioTech (insetti) incentrato sulla sostenibilità (mangimi a base di insetti, nuove colture), le soluzioni di gestione delle aziende agricole, la nuova agricoltura (urbana, indoor, verticale) e nei mercati agricoli. I Paesi Bassi, conosciuti come la “Silicon Valley dell'agricoltura", sono leader nell'agricoltura efficiente con oltre 290 startup e un'attenzione particolare alla tecnologia della serra e all'agricoltura verticale. La Germania eccelle nella sostenibilità e nell'agricoltura di precisione, sede di importanti fornitori come Bayer CropScience e Basf Digital Farming. È leader nelle attrezzature di precisione e nella ricerca biotecnologica. L'Italia settentrionale fonde la produzione tradizionale di macchinari con tecnologie innovative. L'ecosistema unico della Pianura Padana crea un ambiente ideale per l'implementazione di questi progressi, posizionando la regione come un caso di studio per il miglioramento della produzione agricola attraverso soluzioni digitali. Nel frattempo, l'Europa centro-orientale, in particolare Polonia, Repubblica Ceca
e Ungheria, stanno avanzando velocemente con un forte sostegno accademico e governativo. Sia i politici che l'industria si stanno adoperando per accelerare l'adozione di tecnologia digitale per l'agricoltura intelligente. La Politica Agricola Comune (Pac) sostiene un'agricoltura sostenibile e innovativa, mentre Horizon 2020 ha stanziato oltre 200 milioni di euro per la ricerca e sviluppo. L'Ue beneficia anche di una forte rete di istituti di ricerca, che collaborano con il settore privato per promuovere lo sviluppo agricolo.
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La digitalizzazione agricola nel resto del mondo
Gli Stati Uniti sono stati leader nel settore AgTech, concentrandosi sull'integrazione tecnologica e l'efficienza su larga scala. Le grandi aziende (come John Deere, Trimble o Agco) guidano i progressi nei macchinari, droni, sensori, automazione, intelligenza artificiale e analisi dei dati. Gli Stati Uniti sono un punto di riferimento anche nel settore delle biotecnologie, degli organismi geneticamente e nella genetica delle colture sostenuti da un sistema innovativo di centri tecnologici, istituti di ricerca, politiche governative e capitali di rischio. Nell'Asia-Pacifico, gli sforzi si concentrano sull'aumento della produttività per soddisfare la domanda di cibo delle popolazioni in crescita. Con il suo vasto settore agroalimentare, la Cina è diventata uno dei principali attori dell'AgTech, facendo progredire l'agricoltura di precisione, l'irrigazione intelligente e la robotica e ingegneria genetica, con il sostegno di politiche e finanziamenti governativi. L'India promuove l'agricoltura digitale con iniziative come il programma “Per D rop M ore Crop “33 per migliorare l'irrigazione. Il Giappone eccelle nella robotica agricola, nell'IA, nell'Internet delle cose e nella genetica delle colture. Israele è pioniere nell'agricoltura del deserto e nella gestione dell'acqua, oltre che essere all'avanguardia in innovazioni legate all'intelligenza artificiale.
Qualche esempio di successo
Non mancano esempi di realtà virtuose che già stanno applicando un approccio avanguardista all'agricoltura. L'irrigazione a goccia a rateo variabile utilizzata in un vigneto di 4,5 ettari della Franciacorta ha consentito un risparmio idrico del 17% rispetto alla normale gestione aziendale, mentre la stessa tecnologia applicata in alcuni campi di cotone in Grecia (progetto Hydrolife) ha mostrato un risparmio di acqua dal 5 al 34%. In Estonia un sistema di monitoraggio in tempo reale dei nutrienti del suolo, combinato con una piattaforma di analisi dei dati sviluppata da una da una startup locale, ha permesso di ridurre del 15% l'uso dei fertilizzanti in un'azienda agricola di 4.000 ettari di cereali e semi oleosi, con un risparmio di 56.000 euro di costi di fertilizzazione per l'agricoltore. Un altro progetto virtuoso è quello “GaiaInFarm” nell'ambito di Horizon 2020, nel quale si è constatato che utilizzando sistemi di monitoraggio e mappatura e un sistema informativo di gestione delle aziende agricole, si sono ridotti del 50%-70% l'uso dei fertilizzanti.
Come nasce l'agricoltura di precisione
Quando nel 1995 è apparso il primo sistema di monitoraggio dei campi basato sul gps, ha segnato l'alba di una nuova era per l'agricoltura. Questa innovazione ha portato alla nascita dell'agricoltura di precisione, un approccio basato sui dati, che aiuta gli agricoltori a ridurre i costi, a rimanere competitivi e a ridurre l'impatto ambientale. Inizialmente la tecnologia gps era utilizzata solo sullo 0,8% dei terreni coltivati negli Stati Uniti. Dopo vent'anni i sistemi autoguidati venivano utilizzati sul 60-70% dei terreni coltivati in Nord America, nel 30-50% in Europa e oltre il 90% in Australia. A quel punto, il 70-80% delle nuove attrezzature agricole vendute nell'Ue incorporava tecnologie per l'agricoltura di precisione, evidenziando la rapida crescita e l'adozione diffusa nell'arco di due decenni.