Chissà se Don Salvatore, nel districarsi amabilmente tra una cassata e un mazzo di carte da prestare ai suoi clienti abituali, radunatisi ai tavolini del suo bar per rifocillarsi al termine di una giornata passata nei campi, avrebbe mai immaginato che il piccolo di casa, Francesco - per tutti Franco, all’epoca garzone di bottega - sarebbe stato in grado quarant’anni dopo di portare alto in giro per l’Italia, grazie all’arte pasticcera e ai suoi lievitati, il nome di quel piccolo paese siciliano dimenticato.
La storia della pasticceria Nuova Dolceria
La nostra storia comincia da Ferla, borgo della Sicilia orientale di 2500 anime in provincia di Siracusa, nel cuore dei Monti Iblei, un territorio scarsamente abitato e poco conosciuto ma che al suo interno annovera tesori nascosti come le splendide chiese barocche di pietra bianca e la Necropoli di Pantalica, patrimonio dell’Unesco dal 2005, situata a pochi chilometri dal centro cittadino. È qui, in questo contesto estremamente contadino e lontano dai grandi centri (Catania dista 73 km e Siracusa 42)che prende forma il sogno e l’amore per i grandi lievitati e l’alta pasticceria di Franco Manuele.
Di formazione autodidatta, Franco, classe 1968, inizia ad entrare in contatto col mondo della pasticceria nei primi anni Ottanta, aiutando il padre in quella che era, storicamente, l’attività di famiglia. Un bar di paese senza grosse pretese, che però, essendo uno dei pochi presenti, diventava, un po' per tutti, uno strategico punto di ritrovo dove incontrarsi dopo una giornata di fatica. Crescendo Franco si innamora di questo mestiere, ma comprende che, per aggiornarsi e stare al passo con i tempi, occorre spostarsi e andare lontano dalla propria terra d’origine.
Da bar di paese a grande pasticceria
Così Franco Manuele, mosso da questa sete di conoscenza e dalla voglia di imparare cose nuove, al fine di offrire specialità che riescano sempre di più a valorizzare il territorio e i suoi prodotti, nel 2010 decide di frequentare, a Cittadella, in provincia di Padova, un corso tenuto dal maestro Rolando Morandin sulle tecniche di impasto e i grandi lievitati. Franco scopre così un mondo nuovo, e se ne innamora. Intuisce che quei prodotti, sebbene siano lontani dalla tradizione dolciaria dell’Isola, possono, non solo diventare il marchio di fabbrica su cui puntare, al fine di differenziarsi dall’offerta gastronomica, a quel tempo esistente, ma anche, se non soprattutto, essere un mezzo attraverso il quale far conoscere e dunque valorizzare i prodotti e il proprio territorio.
Nel 2013 la Nuova Dolceria lancia il suo primo panettone classico, riscuotendo in breve tempo pareri positivi da parte del pubblico. Negli anni successivi la pasticceria della famiglia Manuele ottiene numerosi riconoscimenti per i suoi lievitati da parte della critica di settore. I gusti elaborati nel corso del tempo da Franco e il suo staff raccontano di un legame intrinseco con il territorio. Si va dal Pan Ricò, realizzato con ricotta e fichi d’india, al Siculo con pomodori Pachino canditi, all’Ibleo, a base di noci e fichi, all’ultimo nato, l’anno scorso, il Mazzarrone, con uva da tavola Igp proveniente dall’omonima cittadina situata vicino Caltagirone.
Nel 2022, per far fronte al crescente successo dei suoi prodotti e in concomitanza con l’entrata in società del figlio Salvatore, l’attività della famiglia Manuele si amplia, traslocando, dal cuore degli Iblei, nel centro nevralgico del capoluogo aretuseo. Nuova Dolceria, infatti, è oggi presente anche a Siracusa, con uno splendido punto vendita situato a due passi dal ponte Umbertino, nel cuore dell’isola di Ortigia. Quella di Franco Manuele è una storia di successo. È la storia di un uomo che ha creduto nei propri sogni, nello studio continuo e nel lavoro, dimostrando che, anche partendo da un piccolo bar di provincia, in uno sperduto borgo dei monti Iblei, si possano raccontare e far conoscere, attraverso il cibo, le bellezze e le eccellenze della propria terra.
Nuova Dolceria - via Umberto, 138 - Ferla (Sr) - sito
A cura di Ettore Fisicaro, studente del Master in comunicazione, food marketing e critica enogastronomica del Gambero Rosso