«Purtroppo, l’alcol è fatto per le persone che hanno moderazione». Così Carla Bruni, ospite di Francesca Fagnani a Belve all’inizio del 2024, raccontava il suo rapporto con le dipendenze, una battaglia che l’ha portata a cambiare stile di vita e, di riflesso, di produzione. Da qui nasce l’idea di un vino analcolico, lanciato ad inizio gennaio - non a caso nel mese del Dry january - e prodotto dalla sua tenuta in Provenza, acquistata 5 anni fa insieme all'ex presidente francese Nicolas Sarkozy. La sua bevuta sarà «Gustosa, fruttata e infinita, perchè si può bere fino a fine serata», dichiara l'ex modella e cantautrice alla rivista francese Gala.
Lo spumante no alcol di Carla Bruni
Già nota per il successo del suo vino rosato Roseblood (un blend di grenache, syrah, cinsault e rolle), prodotto nella tenuta provenzale di Château d’Estoublon, Carla Bruni ha recentemente lanciato l’Excessive blanc (da moscato bianco in purezza) e rosé (un blend di moscato bianco e merlot), due spumanti interamente senza alcol al prezzo di 29 euro l'uno. Un nome che non è casuale: il richiamo alla sua canzone l’Excessive del 2002 è un messaggio ironico e autoanalitico. «È una ragazza che non ha alcun concetto di moderazione», spiega Bruni riferendosi a se stessa. Il vino, prodotto nella stessa tenuta, vuole essere un inno alla celebrazione senza limiti. Come riportato dal sito, è descritto come «Uno spumante analcolico che unisce il piacere delle bollicine più pregiate a una nuova visione della convivialità». Dietro il progetto, figura Jean-Guillaume Prats, già direttore di grandi nomi come Château Lafite Rothschild.
Lo scorso anno, nella trasmissione Belve di Francesca Fagnani, l’ex modella aveva raccontato: «Alcune persone possono bere un bicchiere di vino e fermarsi lì. Ma io sento un diavoletto nel cervello che mi spinge a bere il terzo, il quarto. Ora ho quasi smesso di bere, perché ho una tendenza alle dipendenze troppo forte». Ed ecco a meno di un anno il lancio del suo primo vino analcolico nel mese dedicato alla sfida di 31 giorni alla sobrietà totale, di cui Carla Bruni parla in una recente intervista alla rivista francese Gala: «Penso sia una grande iniziativa. Farò il Dry january e farò anche il Dry february e forse anche Dry march», afferma ridendo.
La tenuta in Provenza
In Provenza – regione vitivinicola conosciuta soprattutto per la produzione di vini rosati – tra filari di viti, campi di lavanda e un maestoso castello del XVIII secolo, sorge Château d’Estoublon, la tenuta acquistata nel 2020 da Carla Bruni e suo marito Nicolas Sarkozy. Un luogo che l’ex modella e cantante descrive come la sua personale versione del giardino dell’Eden. «Ci siamo innamorati della proprietà al primo sguardo», raccontava a Vogue in un’intervista qualche anno fa. «È questa campagna piena di rose, un paradiso in estate, con un’energia magica che riempie ogni angolo». La tenuta conta in totale 17 ettari di vigneti di 10 varietà differenti, assieme a 120 ettari di ulivi, tutti coltivati con regime biologico.