I 9 migliori Gewürztraminer dell'Alto Adige e del Trentino scelti dal Gambero Rosso

11 Gen 2025, 15:04 | a cura di
Abbiamo sottolineato più volte il forte legame tra viticoltore, territorio e vitigno che caratterizza l'Alto Adige, caratteristica che vediamo confermata ogni anno dalla regione, con  vini di altissimo livello. La si ritrova anche nei Gewürztraminer che troverete in questa lista, insieme a due etichette del Trentino.

Il traminer è uno dei vitigni aromatici più noti, originario della zona di Tramin (Termeno), in Alto Adige, anche se gli ampelografi francesi lo vorrebbero far provenire dal Jura come sottovarietà del locale savagnin. Di questo vitigno esistono due specie: il traminer e il traminer aromatico, quest’ultimo più conosciuto con il nome di gewürztraminer che letteralmente significa vino aromatico (o vino speziato) di Termeno. La differenza tra i due, infatti, sta proprio nel “contenuto” di aromi. Il vitigno in Italia è coltivato, soprattutto in Alto Adige, in minor misura in Trentino e più raramente in Veneto e in Friuli Venezia Giulia. Fuori dall’Italia è possibile trovarlo soprattutto in Alsazia e nella valle del Reno.

Un buon Gewürztraminer si ottiene da vecchi vigneti collocati piuttosto in alto, in zone con accentuata escursione termica, una delle sue caratteristiche è quella di saper invecchiare a lungo. In piena maturità sviluppa profumi di frutta (fico), di confettura, di spezie (cannella, chiodi di garofano, zenzero) e ha un aroma intenso di rosa passita.

La maggior parte dei Gewürztraminer che troverete nella lista qui sotto sono dell'Alto Adige e hanno tutti raggiunto le nostre finali, ottenendo Due Bicchieri Rossi, prodotti da cantine, che dimostrano un forte legame tra viticoltore, territorio e vitigno, caratteristica che vediamo confermata ogni anno dalla regione, con  vini di altissimo livello. Quest'anno le etichette premiate dell'Alto Adige sono 24, un numero che riesce a fotografare la variegata complessità del sistema produttivo atesino.

Perché, oltre alle mille facce del territorio, in Alto Adige vanno a braccetto realtà produttive profondamente differenti tra loro, tra viticoltori che vinificano le uve provenienti dai pochi ettari di proprietà, grandi strutture cooperative, storiche aziende della provincia che alla loro opera affiancano quella di piccole aziende che conferiscono le uve in cantina. Ciò che non cambia mai è però la cura con cui vengono gestiti i vigneti e l'attenzione posta a tutte le operazioni di cantina, volte alla produzione di vini che esprimono la luminosità di questo territorio.

Per quanto riguarda il Trentino, dove vengono prodotti i due Gewürztraminer arrivati in finale (di Klinger e Mezzacorona), va detto che non è (più) sinonimo solo di grandi bollicine a partire dai Trentodoc, perché è solida anche la produzione di vini fermi, che testimonia come la regione abbia diverse frecce al proprio arco.

I migliori Gewürztraminer premiati con Tre Bicchieri e Due Bicchieri Rossi

Ecco i Gewürztraminer che quest'anno ci sono piaciuti di più durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia del Gambero Rosso 2025,

 

L'anno trascorso in cantina a maturare ha permesso al Gewürztraminer Kastelaz '22 di guadagnare in profondità e complessità e oggi il corredo aromatico spazia dalla rosa alle spezie, dal frutto esotico alle note di nocciola tostata. All'assaggio rivela rara armonia e il sorso si allunga succoso ed elegante. Ha conquistato la veda più alta del nostro podio, ottenendo Tre Bicchieri.

Julia e Karoline Walch hanno preso in mano le redini dell'azienda fondata da mamma Elena negli anni '80 e la stanno guidando con piglio sicuro in direzione delle nuove sfide. Poche aziende hanno la possibilità di gestire vigne su luoghi tanto vocati come Castel Ringberg e Kastelaz, pendii dove ogni vitigno trova la sua collocazione ideale. Nella moderna cantina di via Hofer vede la luce una produzione che non ha punti di debolezza.

Il Gewürztraminer '23 propone un nuovo stile per il tipico vitigno Atesino, rinunciando all'esplosività aromatica in cambio di maggior finezza e delicatezza, che si traduce in un palato armonioso e graduale nel suo percorso gustativo.

La zona viticola di Pochi-Salorno si affaccia sulla valle dell'Adige, quasi una sorta di grande terrazza vitata protetta alle spalle dal bosco e dalla montagna e che gode della presenza del sole fino al tardo pomeriggio. Qui l'azienda Steinhaus, della famiglia Gussalli Beretta ha rilevato una proprietà di nove ettari a circa 600 metri di altitudine, dove trovano dimora pinot nero, chardonnay, gewürztraminer e sauvignon che vengono trasformati in una gamma di vini di assoluto valore.

Il campione di casa per Tenuta Ritterhof rimane però il gewürztraminer, vitigno del quale l'azienda offre più interpretazioni e che ha nell'Auratus '23 la punta di diamante. Al naso si colgono nitide le note di frutto esotico e spezie, con una sottile sfumatura agrumata che conferisce freschezza. In bocca la ricchezza del vitigno è perfettamente espressa e il sorso è pieno e di buona lunghezza.

La cantina della famiglia Roner si trova a due passi dal centro di Caldaro e può offrire una splendida vista sul grande vigneto che digrada in direzione del lago. L'ampia piattaforma viticola ha il suo cuore proprio nella zona d'Oltradige, ma non mancano deviazioni in direzione della Bassa Atesina e della conca cittadina, dove le vigne occupano il fondovalle con il lagrein, e delle pendici del Renon, dove invece si coltivano pinot bianco e sauvignon.

Tanto calore troviamo nell'espressione aromatica del Gewürztraminer Brenntal '22, esotico, con note di frutti canditi e spezie dolci, che porge un palato sapido e armonioso. La cooperativa di Cortaccia gestisce i suoi vigneti nella zona della Bassa Atesina, vigne che esplorano il territorio dai 220 metri del fondovalle ai 900 delle zone più alte, permettendo a ogni vitigno di maturare in condizioni di altitudine, esposizione e suolo ideali. Il resto lo compie Erwin Carli e il suo staff, che trasformano le uve raccolte in una gamma di vini che non conosce debolezze e che valorizza il legame che le uve realizzano con le vigne più vocate.

Il Gewürztraminer Elyònd è prodotto con uve che provengono da una delle zone più vocate per la tipologia, la zona di Söll, un piccolo vigneto su suolo argillo-calcareo esposto a sud-est a 350 metri di altitudine. Al naso debutta con un'intensa nota affumicata, che gradualmente lascia spazio alle note di frutto esotico e spezie che ritroviamo anche al palato, dove il vino rivela pienezza e armonia.

Poche province possono contare su un Centro di Sperimentazione che si occupi di viticoltura a 360 gradi, che esplora tutte le zone produttive e che offre sostegno al mondo agricolo. L'Istituto Laimburg non si limita a questo, è anche una interessante cantina che dalle vigne disseminate in tutta la regione ricava una produzione di  grande fascino, suddivisa fra vini di impostazione più semplice e varietale e selezioni più ambiziose.

Sul fronte del Gewürztraminer tante sono le etichette convincenti presentate da Cantina Tramin. Quelle che ci sono piaciute di più sono il complesso Terminum, in cui la dolcezza è perfettamente bilanciata dalla spinta sapida, e Nussbaumer '22, che all'intensa espressione aromatica fa seguire un palato elegante e lungo.  Fervono i lavori di ampliamento della cantina della storica cooperativa di Termeno, un ampliamento destinato non a un incremento della produzione quanto piuttosto all'ottimizzazione delle fasce produttive, che risulteranno così ancor più rispettose della qualità delle uve che conferiscono i numerosi soci. Se il gewürztraminer è sempre stato il vitigno principe di Tramin, oggi sempre maggior attenzione è dedicata a chardonnay e pinot nero.

Il Gewürztraminer '22 di Klinger è arrivato alle nostre degustazioni finali. Complesso a livello aromatico e molto equilibrato al palato.

La linea Castel Firmian è il fiore all'occhiello della produzione di Mezzacorona e lo dimostra bene il Gewürztraminer '22, vino di grande complessità aromatica, ma dalla bocca elegante e secca, senza sbavature dolci di troppo.

Prima di tutto una famiglia quella della cooperativa di Mezzacorona che conta 1600 soci viticoltori che si occupano di numerosi ettari sparsi nelle zone a maggior vocazione del Trentino. Si prediligono vitigni a bacca bianca come lo chardonnay, il pinot bianco e grigio, basti considerare che la loro superficie interessa il 75% del patrimonio vitato, ma non mancano anche le etichette che valorizzano le uve rosse autoctone come teroldego e lagrein.

3 ricette da abbinare al Gewürztraminer



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