ยซIl vino senza alcol non รจ da condannare a prioriยป. Lโapertura alla nuova tipologia di vino viene niente di meno che dal marchese Piero Antinori, uno dei produttori piรน conosciuti al mondo, che sullโargomento non aveva ancora espresso il suo punto di vista. Un quasi endorsment che, il produttore toscano, rilascia al Sole24ore nei giorni in cui la filiera attende la conclusione dellโiter che dovrebbe portare al decreto del Masaf.
Dopo lโapertura dellโenologo Riccardo Cotarella, quindi, anche un altro alfiere della produzione vitivinicola sceglie un approccio laico ad un argomento che per tanto tempo รจ stato assoggettato a posizioni ideologiche, nonostante le parole di Camillo Langone dalle colonne del Foglio (il vino dealcolato come ยซla fine della civiltร e del cristianesimoยป) che, al contrario, di laico hanno ben poco.
I no alcol come argine agli estirpi
ยซChiariamo subito โ precisa il Marchese nellโintervista โ non la vedo di certo come unโopzione per la nostra azienda e per le nostre produzioni, ma per il vino italiano sรฌ. ร una fetta di mercato in forte crescita allโestero. Se non rispondiamo noi italiani a questa domanda lo faranno altriยป. Piero Antinori che rappresenta la 25esima generazione di produttori vitivinicoli della famiglia ha le idee chiare sulla collocazione del vino no alcol: ยซร pur sempre una bevanda prodotta dallโuva e quindi puรฒ essere una strada verso cui dirottare eventuali sovrapproduzioni di vini comuni che stentano a trovare mercato. In questo modo si potrebbero evitare estirpazioni di vigneti che qualcuno chiede e che finirebbero per depauperare zone del Paese nelle quali non ci sono alternative redditizie alla viticolturaยป.
Lโappello di Antinori
Poi il produttore, nel confessare che avrebbe preferito che i no alcol non si chiamassero vino, fa un appello alle istituzioni: ยซChiedo almeno che venga prevista una chiara definizione in etichetta: che si chiamino vini dealcolati o dealcolizzati con caratteri e dimensioni da garantire unโinformazione senza equivoci al consumatoreยป.
I no alcol come strategia a lungo termine
Infine, una riflessione sui vini a basso contenuto alcolico, che il presidente della Marchesi Antinori considera ยซunโulteriore freccia nellโarco del vino italiano. Non vanno demonizzatiยป. E alla domanda se si tratta di una moda passeggera o meno, al Marchese (e a tutto il comparto) non resta che scommettere e sperare che sia qualcosa di piรน: ยซFrancamente spero che i vini โNoloโ non siano una moda momentanea e che ci si possa contare come strategia a ungo termineยป.