Era il 1911 quando Flavio e Luisa Guichardaz aprirono il primo caffè-drogheria nel cuore di Courmayeur, avvolto dal silenzio della neve e dall’atmosfera raccolta delle vette innevate del Monte Bianco. Da allora, il Caffè della Posta è stato un punto di riferimento per la città e per visitatori illustri come Errol Flynn, i principi Torlonia e il re Farouk. Dopo una lunga pausa, questo luogo iconico riapre le porte il 16 dicembre, appena in tempo per godersi la stagione invernale a un passo del Monte Bianco.
Un progetto ambizioso
«Mi piacerebbe riuscire nell’ambiziosa sfida di riportare il Posta ai suoi antichi splendori e di restituirlo migliorato alla sua città», racconta Marcello Forti, imprenditore già noto per il rilancio dello storico Caffè Pedrocchi di Padova. Forti, insieme a Enrico Canepa, Paolo Migiarra e Alessandro Gilberti, è alla guida del nuovo Caffè della Posta. Gilberti sottolinea il valore personale di questo progetto: «Tornare a investire a Courmayeur, con l’affetto che nutro per questo paese, è per me motivo di grande soddisfazione».
Enrico Canepa, il cui legame con il locale affonda le radici nella storia familiare, aggiunge: «Il Caffè della Posta appartiene alla mia famiglia dalla sua fondazione, nel 1911. Nel corso della sua storia ha subito, come in questo caso, diversi interventi di restauro volti a preservarne l’essenza e la storicità cercando al contempo di adeguarlo alle nuove esigenze dei propri clienti. Per espressa e cristallina volontà della mia famiglia il Caffè della Posta resterà sempre un locale pubblico in cui residenti, amici e turisti possano sentirsi a casa. Il nostro progetto è incentrato sul “rendere” e non sul prendere come troppo spesso accade». Questi valori, spiega Canepa, sono profondamente condivisi dalla nuova società di gestione, unita dal desiderio di restituire qualcosa alla comunità e agli ospiti di Courmayeur attraverso un’offerta fresca e migliorativa.
La proposta gastronomica
Il menu è stato pensato per accompagnare ogni momento della giornata, dalla colazione all’aperitivo, fino alla cena. Edoardo Ferrera, chef con un’esperienza consolidata al fianco di Forti, firma i piatti iconici come la Tartare di pezzata valdostana e la Raclette-Fondue al padellino. Non manca una proposta Bio&Veg, come il Tortino di miglio bruno alla zucca e santoreggia. La pasticceria, affidata a Omar Zenasni, offre specialità come il MontBlanc del Posta 1911 e il Bonet senza lattosio e glutine.
«Cioccolata e panna indimenticabili» sono promesse dalla cucina. Il bar propone anche una drink list che celebra la Valle d'Aosta con ingredienti locali e storie da raccontare. Tra i signature cocktail, il Martini in vetta spicca per la sua originalità: gin profumato al timo e olio alle erbe di montagna.
Un nuovo punto di riferimento
Con i suoi cinquanta coperti e un’offerta pensata per accogliere sia i turisti sia i residenti, il Caffè della Posta promette di mantenere vivo il centro di Courmayeur tutto l’anno. L’inaugurazione del 16 dicembre segna non solo la riapertura di un locale storico, ma il ritorno di un luogo che, con il suo fascino rinnovato, continua a raccontare la storia della città.