“Preferisco non avere un ristorante, mi piace la creatività ma non la gavetta”. Intervista a Niccolò Califano, ex Masterchef

12 Dic 2024, 12:08 | a cura di
A distanza di un anno cosa fa il "vincitore morale" di Masterchef? Continua a lavorare come medico, ma solo per poche ore al giorno: "Non sono un complottista della trasmissione, è tutto molto reale"

È stato il vincitore morale di Masterchef 13. Ha fatto parlare tutti, è stato al centro delle discussioni social con i suoi video da personaggio teatrale, e al centro del gossip per una presunta relazione con la vincitrice della scorsa edizione, Eleonora Riso, ma anche per il suo amore viscerale per il riso. A distanza di un anno dall’avventura di Masterchef, qual è la vita di Niccolò Califano fuori dalle telecamere? La nostra intervista.

Com’è la sua vita adesso. Continua a fare il medico o si dedica completamente alla cucina?

La mia vita adesso è caos. Sto facendo tante cose e cercare di fare le cose bene è sempre stata la mia filosofia.

Quali sono?

Sto continuando a lavorare come medico in una casa di riposo, faccio poche ore già dal post trasmissione, quel poco che mi tiene allacciato al mondo della medicina che non mi sono sentito di abbandonare completamente. Poi, sto lavorando a uno spettacolo teatrale “Mangio tutto” che debutta il 13 dicembre.

E la cucina come si colloca fra le “poche ore da medico” e il teatro?

Cucinare adesso ancora non ha trovato uno spazio definito.

In che senso?

Nel senso che mi chiedono se aprirò un ristorante o andrò a lavorare in una cucina.

E la risposta è?

Più delle volte è “no”.

Come mai?

Perché preferisco la parte creativa piuttosto che la parte tecnica, che è ripetitiva.

Si spieghi meglio.

Quando c’è una cosa che si ripete comincio ad annoiarmi. Se ci sono 10 kg di patate da sbucciare per me è una tortura, preferisco cucinare agli eventi, fare consulenze, e poi io nasco come mangiatore.

Quindi niente sacrifici in cucina?

Non mi piace il concetto di gavetta, ormai ho una certa età e mi sento di dire che non sono fatto per fare la gavetta, mi piace il progresso: stare fermo, ripetere il gesto mi rende fermo.

Si sente arrivato?

La gavetta è sempre una cosa che ti forma in un certo senso, dopo sei anni di medicina credo di averne fatta abbastanza: lavorare come chef in un ristorante non è concepito da parte mia.

Posso chiederle quanti anni ha?

Ventotto, ma dentro ne ho cinquanta/sessanta.

Giovedì 12 dicembre ricomincia Masterchef. Lo vedrà?

Sì, assolutamente.

Come pensa sarà la sua percezione dopo aver partecipato?

Sicuramente diversa, so già cosa succede, so come si sentono altri concorrenti e li invidierò perché pagherei per rifare Masterchef.

Addirittura?

Sì, mi manca la competizione, l’agonismo, la sfida in cucina. Come dico sempre, a Masterchef ti danno la possibilità non di cucinare ma di fare l’atto creativo, la cosa più bella che c’è in cucina come un bambino con tanti giochi a disposizione.

E invece, pagherebbe per evitare di avere a che fare con uno dei tre giudici?

No, assolutamente (sorride, ndr)

Quindi ha avuto bei rapporti con tutti e tre?

Ho imparato tutto da tutti, prendo il buono da tutti.

Non crede ci siano state delle ingiustizie all’interno della sua edizione?

A me dispiace ancora per Alberto (Pierobon, ndr).

È stato penalizzato?

Tecnicamente era il più bravo e lì dentro ne erano tutti consapevoli. Siamo diventati amici e lui mi parlava del menu della finale che già aveva in testa, io non avevo assolutamente.

Quindi più bravo di Eleonora?

È una classifica quella di Masterchef. Eleonora si è meritata la vittoria, ma c’erano persone come anche Andrea (Sciamanna, ndr) che non sono venute fuori per niente dalla trasmissione. Parliamo di persone che hanno una grande personalità, anche Eleonora ha un suo modo di cucinare.

Andrea e Alberto non sono venuti fuori perché erano troppo poco “personaggi” rispetto ad altri?

In realtà sono personaggissimi, ma non sono riusciti a venire fuori e può succedere, è tutto imprevedibile lì dentro.

Si è polemizzato molto sulle pressioni che si fanno da parte degli chef, lei come le hai vissute? È realmente così?

I giudici mettono pressing e fanno il loro lavoro che è quello di giudicare i concorrenti in una trasmissione. Sono distaccati. Io non sono un complottista della trasmissione e, secondo me, è tutto molto reale.

Quindi non parliamo di insulti o maltrattamenti, come alcuni hanno insinuato?

Ma che maltrattamenti! Nessuno ci ha maltrattato nella cucina di Masterchef.

Quindi è tutto concretamente falso, deriva solo dalla percezione diversa da concorrente a concorrente?

Magari uno più sensibile tende a rispondere più di cuore, bisogna essere consapevoli di essere in una trasmissione televisiva e che i giudici cercano di stuzzicarti.

Lei che tattica ha usato?

Una parte del mio cervello ha tenuto a mente questa cosa, i miei output venivano elaborati e rispondevo di conseguenza, ho sempre ragionato, non rispondevo alla Kassandra (Galindo Rodriguez, ndr).

Dai giudici agli hater sui social. Già dalla prima puntata hanno riempito Eleonora di insulti. Come ha vissuto questa situazione e cosa ne pensa?

È una cosa che mi aspettavo.

Se lo aspettava verso Eleonora?

Me l’aspettavo in generale. Dal momento che sei esposto pubblicamente, ci sarà sempre l’hater che ti critica.

E come si affrontano gli hater sui social?

Non è che prendo una spada e li affronto, li ignoro principalmente, ogni tanto mi viene da rispondere ma ignorarli è la migliore mossa.

Alla fine dell’edizione, almeno sui social, è sembrato che a vincere Masterchef fosse stato lei per tutti i follower che aveva e per come la seguivano. Crede che i social diano una percezione più credibile della persona che è realmente?

La cosa a cui tengo di più e non dividere il personaggio dalla persona, credo di essere stata una persona e un personaggio e anche per questo le persone mi hanno apprezzato, hanno visto in me una persona, tutti mi hanno detto che sembravo me stesso, anche i miei amici e mi ha fatto molto piacere.

Con Eleonora Riso che rapporto c’è adesso?

Non siamo fidanzati, come in tanti si chiedono, anche se c’era un periodo dove eravamo confusi anche noi: lo dicevano tutti e ci scherzavamo su anche noi. Abbiamo un bellissimo rapporto di amicizia anche al di fuori del lavoro.

E della sua finale a Masterchef che ne pensa?

Il suo menu era una spanna sopra gli altri, si vedeva anche da fuori, il dolce è stata una genialata.

Quei mochi pericolosi?

È stato qualcosa completamente fuori dalle righe, quando ha presentato quel piatto e ha raccontato questa storia mi ha fatto proprio ridere: è proprio da Eleonora prima presentare il piatto con cui potresti morire mangiando e poi vincere: per me è poesia.

Li avrebbe mangiati?

Sì, anche con il rischio di strozzarmi.

Mangia fuori?

Non amo molto mangiare fuori soprattutto se non conosco i posti. Non mi piace nemmeno prendere cibo da asporto. Preferisco mangiare a casa, perché so quello che mangio.

E cosa cucina a casa?

Non è che cucino sempre piatti gourmet, cose semplici: verdure, carne, pesce, ogni tanto cerco di mangiare sano, ma vado in palestra così possiamo mangiare di più.

Ha un comfort food?

Sono fan del riso, per me è un po’ come il pane.

Quando è giù mangia riso in bianco?

Serve un po’ di più per riprendersi.

Qual è il suo rapporto con gli alcoli?

Sano (sorride, ndr).

In che senso?

Mi piace la birra, il vino, ma bevo tutto con moderazione. Sono sostenitore del fatto che ci deve essere un motivo per essere astemi.

 

MasterChef Italia è uno cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, la nuova edizione parte giovedì 12 dicembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

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