Il Morellino di Scansano, uno dei prodotti enologici di punta della Maremma Toscana, è un vino rosso di buon corpo, ricco di frutto, dalle ottime potenzialità, che viene prodotto nella fascia collinare della provincia di Grosseto tra i fiumi Ombrone e Albegna, alla quale appartiene il territorio Scansano e parte di quello di Manciano, Magliano in Toscana, Grosseto, Campagnatico, Semproniano e Roccalbegna.
Il vitigno protagonista è il sangiovese (localmente chiamato morellino) per almeno l’85% e per il resto da altri vitigni a bacca nera, non aromatici, coltivati in Toscana. DOC dal 1978, nel 2006 il Morellino di Scansano ha ottenuto la DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita)
Questa declinazione del sangiovese conferma la straordinaria varietà di stili, l’intraprendenza e la voglia di innovare dei produttori in Toscana, che anche quest'anno, insieme al Piemonte, è la regione più importante per la guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso con 91 vini premiati. Dalle Alpi Apuane ai rilievi appenninici, dalle coste della Maremma a Bolgheri fino alle colline del Chianti Classico c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Morellino di Scansano: la versione annata e Riserva
Il disciplinare prevede due versioni per il Morellino di Scansano, annata e Riserva. Per potersi fregiare di quest'ultima menzione, il vino deve essere invecchiato almeno due anni e almeno uno in legno. Dall'acidità contenuta, il colore è rosso rubino che può evolvere verso tonalità granate. Il profumo è intenso, con note di frutti di bosco, soprattutto nella versione Riserva il sorso è polposo, sapido, con un finale spesso speziato e dai ritorni di nuovo fruttati. Al palato la versione annata è poiù asciutta, calda e leggermente tannica.
Va servito a 18° di temperatura e abbinato a primi piatti saporiti, cacciagione, selvaggina e carni rosse arrosto e grigliate.
La new entry tra i Tre Bicchieri
Con il Morellino di Scansano V. Bersagliere Ris. 2018 la cantina Podere 414 ottiene per la prima volta i Tre Bicchieri. Il nome dell'azienda di Simone Castelli rimanda al numero attribuito al podere dall'Ente Maremma negli anni '60 durante la riforma agraria e sottolinea il legame con le vicende del territorio. Un legame nato nel 1998 e che ha originato un progetto enologico da subito collegato in prevalenza alle varietà locali, sangiovese, ciliegiolo, colorino, grechetto, trebbiano e aleatico, al biologico e ad una cifra stilistica solida ed essenziale, assecondata da interventi enologici non invasivi e da maturazioni in legno grande, tonneau e cemento.
I Morellino di Scansano premiati con i Tre Bicchieri e Due Bicchieri Rossi
Ecco i Morellino di Scansano che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, i Tre Bicchieri, e i Due Bicchieri Rossi (essendo arrivati in finale) nella guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso.
Il Morellino Vigna Bersagliere Riserva '18 profuma di frutti rossi maturi e spezie, con tocchi di fiori appena appassiti e cenni affumicati. In bocca, il sorso è materico e ben profilato, con finale dalla bella nota di macchia mediterranea. Il nome dell'azienda di Simone Castelli rimanda al numero attribuito al podere dall'Ente Maremma negli anni '60 durante la riforma agraria e sottolinea il legame con le vicende del territorio. Un legame nato nel 1998 e che ha originato un progetto enologico da subito collegato in prevalenza alle varietà locali, sangiovese, ciliegiolo, colorino, grechetto, trebbiano e aleatico, al biologico e ad una cifra stilistica solida ed essenziale, assecondata da interventi enologici non invasivi e da maturazioni in legno grande, tonneau e cemento.
Il Morellino Vigna I Gaggioli Riserva '22 propone naso arioso e scintillante di piccoli frutti rossi e sottobosco, accompagnato da uno sviluppo gustativo raffinato, reattivo e di grande respiro. Alberto Tanzini ha costruito una realtà di riferimento nella denominazione del Morellino di Scansano e lo ha fatto affidandosi alla tradizione. Varietà utilizzate solo quelle locali, rispetto e valorizzazione di vigneti molto vecchi - recente l'acquisizione di quelle che furono le vigne del Morello di Sellari e Franceschini, storico produttore scansanese - e maturazioni dei vini prevalentemente in legno grande. Un mix perfetto che ci consegna, vendemmia dopo vendemmia, etichette dalla cifra stilistica affascinante e di grande personalità.
Convincente il Morellino di Scansano Laire Riserva '21, che declina un sangiovese dai toni mediterranei. L'azienda della famiglia Bruni ha saputo diventare una delle realtà produttive più interessanti del panorama della Maremma enoica, a partire da una gamma di etichette dalla costanza qualitativa ormai consolidata e caratterizzate da una chiara impronta stilistica, interprete coerente della contemporaneità e della mediterraneità di questo angolo di Toscana. Ma non solo. I fratelli Marco e Moreno Bruni hanno anche introdotto bianchi e rossi più ambiziosi, capaci di stare costantemente ai vertici assoluti della produzione enologica toscana.
Il Morellino di Scansano Madrechiesa Riserva '21 ha sviluppo gustativo articolato, profondo e di grande sapore, a rispondere ad un naso centrato su piccoli frutti rossi maturi, erbe aromatiche e spezie. La famiglia Terenzi, attraverso scelte strategiche appropriate e coerenti, ha saputo collocarsi stabilmente fra le migliori realtà della denominazione del Morellino di Scansano. Qualità costante, nei prodotti alla base della piramide produttiva aziendale, stile ben definito all'insegna di equilibrio e finezza per le etichette di maggior pregio, legame con il territorio interpretato in chiave contemporanea. Un mix di successo per l'azienda con sede a Montedonico, capace anche di mostrarsi come un modello valido per tutto un territorio.
Il Morellino di Scansano '22 di Monterò che s'è guadagnato le nostre finali in virtù di un corpo snello e ben articolato, che racconta ciliegie mature, frutti di bosco e fragranze mediterranee e mentolate al naso, e che al palato è dinamico e teso, ricco di morbidi tannini, frutto e persistenza. Milena Cacurri e suo marito Antonio Salerno hanno dato vita nel 2010 a questa bellissima azienda tra le colline della Maremma. Si tratta di Monterò, che si estende su oltre 50 ettari a Magliano in Toscana, e lavora i suoi dieci ettari di vigneto in regime biologico ma ormai in conversione al biodinamico. Nella modernissima cantina troverete vasche di cemento, uova di ceramica, anfore in Clayver e legni francesi, tutto pensato per esprimere al meglio le peculiarità di questo terroir vocatissimo alla vite e all'ulivo.
La Riserva di Morellino 2020 di Morisfarms è frutto dell'annata 2020 è un rosso di stampo mediterraneo, dove ai sentori di mirto e spezie si aggiungono note floreali e di resine nobili. La bocca è scorrevole, avvolgente, si avverte il calore, ma non manca di freschezza acida e sapidità. Morisfarms ha contribuito a lanciare il sud della Toscana tra i terroir più significativi della regione. Oggi, gestita da Ranieri Moris e Giulio Parentini, può contare su più di 70 ettari vitati e ben due tenute che insistono nelle province di Massa Marittima e di Grosseto, Fattoria Poggetti nel comprensorio del Monteregio e gli impianti di Poggio la Mozza, all'interno dell'areale del Morellino di Scansano. Lo stile aziendale è ben riconoscibile e non privo di carattere
Il Morellino di Scansano Rovente Ris. '21 rivela al naso un generoso fruttato, con tocchi di grafite e rimandi affumicati. In bocca, il vino ha struttura articolata e sorso polposo, estremamente sapido nel finale speziato e dai ritorni di nuovo fruttati. La cantina della famiglia Carnasciali, le cui prime etichette arrivano sul mercato nel 2004, giusto venti anni fa, propone una gamma di etichette impeccabile dallo stile definito e non privo di elementi di complessità e carattere. Vini solidi e ben concepiti, che hanno acquistato ormai una confortante autorevolezza, soprattutto con la sempre maggiore attenzione aziendale rivolta al sangiovese e all'utilizzo dei legni grandi, in grado di portare fragranza e agilità in una produzione generosa, figlia coerente del terroir di Magliano in Toscana.
3 ricette da abbinare al Morellino di Scansano
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