Dal 10 al 12 febbraio 2025, Parigi diventerร ancora una volta il fulcro del mercato internazionale del vino con la sesta edizione di Wine Paris, organizzata da Vinexposium. Lโevento, che negli ultimi anni ha consolidato il suo ruolo come punto di riferimento globale per il settore, riunirร oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi e accoglierร circa 50mila visitatori da 140 nazioni. In un contesto segnato da sfide economiche, climatiche e geopolitiche, lโunione delle forze diventa cruciale: ยซDi fronte a questa crisi complessa, lโisolazionismo non รจ unโopzione. Al contrario, รจ dallโunione delle forze che nascono le soluzioniยป commenta Rodolphe Lameyse, direttore generale di Vinexposium. ยซL'ambizione รจ far diventare Wine Paris un punto di riferimento per il confronto sul mercato, sui cambiamenti che influenzano la produzione, sulle tecniche per affrontare il cambiamento climatico e sulle innovazioni del settoreยป.
Italia: una presenza in continua crescita
LโItalia si conferma tra i protagonisti della kermesse, raddoppiando ancora una volta la sua superficie espositiva rispetto allโedizione precedente. Il padiglione dedicato (Padiglione 6) ospiterร 30 collettive regionali e alcuni dei nomi piรน noti del panorama vinicolo italiano, come Santa Margherita, Donnafugata, Lamborghini e Mack & Schรผhle Italia. A queste si aggiungono le partecipazioni di Unioncamere Puglia per la Regione Puglia e il ritorno di marchi di spicco come Piccini 1882, Zonin1821, Fantini Group e Planeta, oltre ai consorzi Piemonte Terra di Vino e Chianti Classico.
Un cambio di passo significativo rispetto allโedizione 2024, quando i produttori italiani ospitati nel Padiglione 5 avevano lamentato una posizione infelice. Per il 2025, lโassegnazione esclusiva del Padiglione 6 promette di migliorare notevolmente lโesperienza degli espositori italiani, assicurando loro la visibilitร e la centralitร che meritano.
Dealcolati e nuove tendenze
Un altro focus rilevante di Wine Paris 2025 sarร dedicato al crescente segmento dei vini e delle bevande a bassa o zero gradazione alcolica (no/low), che risponde alla domanda di consumatori sempre piรน attenti al benessere e alle nuove abitudini di consumo. Lo spazio โBe Spiritsโ registra un incremento del 47% dei produttori iscritti rispetto al 2024, includendo marchi come Moderato, Neobulles, Pierre Chavin, JNPR e Sober Spirits.
Insieme al ritorno in grande stile di birre e sidri, che vedono unโespansione significativa per il secondo anno consecutivo, tra le novitร troviamo i dealcolati ยซSono prodotti non ancora maturi, i costi di produzione dei dealcolati sono alti e dal punto di vista dell'espressione organolettica non ci sono ancora a supporto i decenni di ricerca che ha invece il mondo della birra. Ma il mercato richiede anche questo tipo di alternativaยป, continua Lameyse. Anche la categoria delle bevande pronte da bere (RTD, Ready-to-Drink) รจ in crescita, rappresentata da hard seltzer, cocktail analcolici, liquori 0,0% e cocktail premium, pensati per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni che cercano esperienze di consumo piรน creative e sostenibili.
Il Padiglione Craft sarร il cuore pulsante di queste tendenze, con uno spazio diviso in due aree: una dedicata agli spiriti tradizionali e una ai prodotti No/Low, incluse birre e sidri. Ad oggi, conta giร 18 espositori di alcolici e 11 espositori No/Low, confermando lโinteresse sempre maggiore per una categoria che sta ridefinendo i codici di consumo globali.
La competizione con ProWein e Vinitaly
Wine Paris 2025 si presenta con unโambizione crescente ยซEpicentro di influenza, catalizzatore del flusso di idee, rivelatore di tutte le tendenzeยป dice Lameyse , ma non senza sfide da affrontare. ร sempre piรน urgente una differenziazione chiara rispetto alla fiera di Dรผsseldorf per attrarre cantine e visitatori diversi. Se Parigi punta a proporsi come il modello per i fine wines, lasciando a Dรผsseldorf un focus sui vini di fascia medio-bassa, questa segmentazione รจ ancora in fase di definizione.
Nonostante ciรฒ, Wine Paris cerca di ampliare la sua vocazione globale, ma deve confrontarsi con lโevoluzione di altre grandi manifestazioni internazionali: Miami, Singapore, Mumbai, Amsterdam le location chiave, che puntano a esplorare mercati in crescita. L'Italia รจ la grande assente del calendario perchรฉ Vinitaly continua a essere un forte competitor con un modello ben consolidato.
La partita per la leadership tra le fiere mondiali del vino รจ ancora aperta, e Wine Paris 2025 si prepara a tornare con una rinnovata energia. Resta da vedere quanto riuscirร a influenzare le dinamiche globali e a dettare le nuove tendenze.