È stato uno scontro a suon di battute gastronomiche, quello tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein. Tema, la tutela dei diritti dei lavoratori: «Questo governo li difende molto di più della sinistra al caviale» ha affondato Meloni. «Io di caviale non ne ho mai mangiato» ha replicato Schlein, «ma nemmeno posso sopportare che i lavoratori vengano purgati con olio di ricino». E ora è intervenuto anche lo chef Gianfranco Vissani, in un’intervista senza filtri rilasciata a La Stampa, in cui chiarisce: il caviale non è di destra e nemmeno di sinistra.
Vissani: la cucina non è questione di politica
Siamo in piena campagna elettorale umbra, Vissani non nasconde le sue simpatie per la candidata della Lega Donatella Tesei. E sull’altra candidata di centrosinistra, Stefania Proietti, si esprime così, «la conosco, è un’amica e anche brava, ma se vince lei poi bisogna ricominciare tutto da capo e si perde tempo. Tesei si è mossa, ha girato parecchio e qualcosa ha fatto». Della sua terra, lo chef ama tutto, lode la sanità pubblica (in particolare l'ospedale di Terni), critica solo le infrastrutture, con la E45 che va da Orte a Perugia con lavori in corso da anni. Sul tema caviale, ha le idee chiare: «Non è di sinistra, né di destra. Così come la buona cucina, non è una questione politica. Detto questo, i radical chic ci sono sempre stati, quelli che vanno in giro con le borse di Armani o Hermes per farsi notare».
"La sinistra non sa più parlare alla gente, Salvini è un amico"
La risposta di Elly Schlein lo convince, secondo lui il caviale davvero non lo ha mai provato, «al massimo le uova di lompo. Ma il problema della sinistra non è l’alimentazione, è che non sanno più parlare alla gente». E Salvini, che si mette in posa con i prosciutti? «Matteo è un amico, è fatto così, ama i salumi e gli piace sempre assaggiare. Noi qui in Umbria ne abbiamo di buonissimi, basta farsi un giro nella zona di Norcia». Dice la sua anche sulle elezioni, sulla cattiva abitudine degli italiani di non andare a votare: «L’Italia un Paese rurale e i contadini, quando si incazzano, non escono di casa per andare a votare. Non gli frega niente di destra o sinistra, non vanno a perdere tempo se poi vedono che chi sta in Parlamento prende i soldi, ma non risolve i loro problemi».
La risposta di Bersani con la pasta al ragù
La risposta al commento della premier è arrivata anche dall’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, insieme a una foto che lo ritrae durante la cena elettorale in Umbria a suon di pasta al ragù: «Cena elettorale tra compagni a Perugia. Come sempre, caviale» ha scritto sarcastico Bersani, che aggiunge «Siamo questi qua, cara Meloni. Sappiamo di dover recuperare nel rapporto col lavoro, con le persone più in difficoltà. Ma non azzardarti a farci la predica, perché in Liguria il tuo Bucci l’88% per cento lo ha preso a Portofino, non a Sampierdarena. Sei tu che ti inchini all'uomo più ricco del mondo come Musk».