Conclusa la settima edizione di Champagne Experience, il gruppo Excellence Sidi guarda al futuro. E lo fa con un'importante novità. Anzi due: una grande manifestazione dedicata ai distributori di vino e la trasformazione dell'evento di Modena in un percorso itinerante. Ne abbiamo parlato con il presidente Luca Cuzziol.
Partiamo da un commento su questa ultima edizione di Champagne Experience.
Molto positiva. Abbiamo confermato i numeri dello scorso anno: oltre 6mila accessi, 167 maison di champagne e oltre 900 etichette stappate. Un dato affatto scontato, anche per via delle piogge torrenziali che ci sono state prima e dopo la manifestazione. Tuttavia siamo contenti, anche per il fatto che in questa edizione abbiamo avuto la doppia presenza del presidente dell'Union des Maisons de la Champagne, David Chatillon, e del presidente del Syndicat Général des Vignerons de la Champagne, Maxime Toubart. Un segno che l’evento ha un taglio importante anche per i produttori francesi.
C'è, però una nota negativa: i consumi di Champagne sono in calo ...
I numeri del primo semestre mostrano una realtà in contrazione, ma io dico che abbiamo il dovere di operare. Dobbiamo affrontare diverse questioni: i giovani bevono meno, il pubblico che si sta affacciando ai vini dealcolati, oltre al fatto che in un paese bellissimo come il nostro -del quale sono orgoglioso di far parte - i salari non corrispondono al costo vita e l’inflazione.
Dobbiamo aspettarci delle novità per la prossima edizione?
Per ora è in una fase di “standy by”. Stiamo valutando di creare un percorso itinerante. Forse a partire dall’anno prossimo, ma non è ancora deciso. Modena rimarrà una sorta di quartier generale, ma ci sarà un evento in giro per l'Italia. L’esigenza è di rendere la manifestazione più interessante, dandole freschezza. Abbiamo visto che l’evento di Modena così com’è funziona. Il nostro interesse ora è quello di mutuare questa esperienza positiva anche per il resto del portfolio dei distributori. La formula della Champagne Experience porta risultati e va in profondità rispetto a creare un mercato. Stiamo lavorando a un progetto in cui si potranno trovare aziende della Loira, Bordeaux, Borgogna, americane, ma anche aziende di Conegliano o dell’Alta Langa.
Sta parlando di un nuovo evento che andrebbe ad affiancare quello di Modena?
È un progetto su cui stiamo ancora lavorando, pensando di poter partire nel 2026 o 2027. Quello che vogliamo non è creare una fiera, ma replicare un format dove il cliente, gestito in un certo modo, possa dare risultati tangibili di vendita. Il mercato attuale ha subito una contrazione e per qualche azienda investire è diventato sempre più difficile. Cercare il cliente in modo più proficuo dà dei risultati importanti. Non è l’evento fine a sé stesso, ma pensarlo in modo un po' più “tecnico”. Quello che faremo è traslare 7 anni di esperienza con le stesse regole ingaggio e mettere a sistema tutto il portfolio dei distributori.
Avete già scelto una sede per questa nuova manifestazione dedicata ai distributori?
Il problema è valutare una città che abbia determinate caratteristiche e servizi. Dobbiamo trovare una meta dove arrivano i treni ad alta velocità, dove l’aeroporto non sia troppo lontano e che non sia troppo ad est, ad ovest, sud o nord. Se pensiamo di partire con 1200 produttori, di cui la metà esteri, dobbiamo avere strutture e trasporti utili. Scegliere una città per ospitare l’evento non è una cosa facile. Anche perché c’è una problematica di spazi. Non è ancora tutto definito, ma è un progetto che vorrei attuare finché sono presidente della Excellence.
A quale pubblico sarà destinato?
Il format della Champagne Experience rappresenta un buon equilibrio tra presenza di wine-lover e il cliente business. Su Modena abbiamo avuto 160 aziende, un buon numero, ma per questo evento stiamo parlando di 1200 aziende. Numeri diversi necessitano di spazi più grandi e stiamo valutando anche di aumentare il numero di giornate della manifestazione.
Ipotesi di date?
Idealmente l’evento nuovo si collocherà ad inizio anno. Per poter poi gestire l’evento della Champagne Experience che rimarrebbe ad ottobre, anche perché il mercato dello Champagne è legato alle vendite natale.
Un'ultima curiosità: i vini dealcolati, di cui si parla tanto, troveranno spazio in questo nuovo evento?
La nostra associazione non è né lobbista né classista, ognuno ha le proprie idee, e alcuni soci stanno valutando proposte per vini low alcol e spirits validi. Quindi sì, è possibile che trovino un loro spazio.