L'Umbria adesso scommette sugli spumanti. Nasce sull'Appennino il distretto delle bollicine

3 Ott 2024, 09:49 | a cura di
Presentati a Gubbio i risultati del progetto Spum. E che coinvolge le cantine Semonte e Arnaldo Caprai. I primi vini saranno presentati al prossimo Vinitaly

Oltre il 25% della superficie regionale dell'Umbria si trova sopra i 600 metri sul livello del mare. Una condizione che porta questa regione del centro Italia ad adattarsi bene ai nuovi scenari climatici e produttivi collegati al vino. Nasce sulla base di questi presupposti Spumantistica Eugubina (Spum.E), il progetto di valutazione della sostenibilitร  ambientale, economica e sociale della produzione di basi spumante sulla fascia appenninica Eugubino Gualdese, finanziato con fondi Psr regionali, che ha coinvolto il dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell'Universitร  di Milano, assieme alle cantine Semonte e Arnaldo Caprai, col contributo della societร  di consulenza Leaf. Condizioni climatiche favorevoli, come la frequenza ridotta di eccessi termici, favoriscono una maturazione ideale delle uve. Pertanto, nei due anni di sperimentazione, l'analisi sensoriale sui vini ha confermato la forte potenzialitร  dellโ€™area per la produzione di basi spumante.

Progetto Spum.E spumanti Umbria - serbatoi acciaio

Il vigneto sperimentale di 6 ettari

Gli studi di Spum.E sono partiti dal vigneto sperimentale di 6 ettari impiantato tra 2017 e 2019 a chardonnay e pinot nero (vitigni ideali per la spumantizzazione con metodo classico), in localitร  San Marco di Gubbio, dallโ€™azienda agricola Semonte (famiglia Colaiacovo), a una quota tra 750 e 850 metri di altitudine, su terreni abbandonati che, in passato, erano stati utilizzati come seminativo e poi come pascoli. Gli studi, condotti per due anni dai ricercatori, secondo i risultati presentati a Gubbio lunedรฌ 30 settembre, hanno rilevato come la qualitร  delle uve sia ottimale e migliore rispetto a quelle allevate a bassa quota. La vendemmia รจ piรน tardiva rispetto alla pianura e anche le necessitร  idriche sono decisamente inferiori.

Verso un distretto umbro della spumantizzazione

Secondo l'Universitร  di Milano, i dati emersi dalla ricerca per il progetto Spum.E potrebbero stimolare la nascita di un vero e proprio distretto della spumantizzazione in Umbria, oltre che essere da esempio virtuoso per altri territori montani italiani. ยซLโ€™11,3 per cento della superficie agricola utilizzata in Umbria, con buona idoneitร  alla coltura della vite, si trova in montagna, in aree risultate fragili dal punto di vista socio-economico e in cui nuovi investimenti potrebbero dare nuova linfa allโ€™economia ruraleยป, ha spiegato Chiara Mazzocchi, professore associato in Economia agraria dellโ€™Universitร  di Milano. Se, poi, si considerano le aree che, dal punto di vista climatico, idrologico e pedologico sono risultate ad alta idoneitร  alla coltura della vite, la quota che si trova in montagna sale a piรน del 20% del totale. Si puรฒ ipotizzare una ยซmaggiore idoneitร  di queste aree alla coltura di quei vitigni che necessitano di particolari condizioni per produrre uve adatte alla spumantizzazione. Ci potrebbe essere - ha sottolineato Mazzocchi - una doppia valorizzazione delle aree montane appenniniche: quella economica e quella socialeยป.

Progetto Spume Umbria - spumanti - tecnologia in vigna

La mappatura dei Comuni

La ricerca ha portato a una mappatura dei Comuni (basata su parametri come stress termico, evapo-traspirazione, gelate tardive, indice di Winkler) che ospitano le aree piรน adatte alla coltivazione della vite, integrata da un indicatore di fragilitร  socio-economica dei Comuni stessi, mettendo in evidenza quali zone sarebbero piรน interessanti per eventuali investimenti. Lo studio ha dimostrato, con costanti monitoraggi, come i vigneti in quota abbiano registrato il -40% di eventi infettivi di peronospora e odio rispetto al vigneto a quote piรน basse per il pinot nero e -60% per lo chardonnay. I nuovi ambienti, quindi, sarebbero piรน semplici da gestire dal punto di vista fitosanitario. Dai sei ettari di vigneto sono giร  stati messi in bottiglia degli spumanti metodo classico che debutteranno a Vinitaly 2025, sia per lโ€™azienda Semonte sia per la cantina Arnaldo Caprai.

Umbria - progetto Spume - Mappa idoneitร  coltivazione vite per basi spumante (Univ. di Milano)

L'appennino eugubino come Bordeaux e Alsazia

Da una primaria caratterizzazione viticola degli areali, i siti in quota sullโ€™Appennino eugubino avrebbero risorse termiche stagionali tipiche di zone produttive di vini bianchi e vini spumante di qualitร . Applicando l'indice bioclimatico di Winkler (sommatoria delle temperature giornaliere al di sopra delle quali la vite ha unโ€™attivitร  vegeto-produttiva), il vigneto sperimentale rientrerebbe nellโ€™areale viticolo di Tipo II, simile a quelli di ambienti freddi come Bordeaux e Alsazia. Le zone di pianura dellโ€™areale viticolo perugino, invece, sarebbero di Tipo IV: clima caldo e piรน adatto a varietร  come Alicante, Malvasia, Grenache o Sangiovese per la produzione di vini da invecchiamento. Come ha notato Gabriele Cola (dipartimento di Scienze agrarie dell' Universitร  di Milano), i cambiamenti climatici possono essere visti anche come una ยซgrande opportunitร  per le produzioni viticole nelle aree di montagnaยป.

Umbria - progetto Spume - raccolta uve

Appennini da rivitalizzare

ยซCredo che Spum.E sia un progetto molto utile per il nostro territorio, perchรฉ i nostri Appennini devono tornare a rivivereยป, ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. ยซL'ambizione di Spum.E รจ anche creare reti dโ€™impresa che vadano a sopperire alle piccole dimensioni delle aziende agricole. Le dimensioni ridotte, infatti, non sono piรน sostenibili in viticolturaยป, ha sottolineato Marco Caprai (Arnaldo Caprai).ย Per Giovanni Colaiacovo (azienda Semonte) il recupero delle zone montane abbandonate grazie allโ€™idea di una produzione spumantistica di alta qualitร  ยซpuรฒ essere una grande opportunitร  per i giovani, per restare nella nostra terra e trovare nuove vie di redditivitร  soddisfacenti e sostenibiliยป.

I limiti del progetto

Tra le criticitร  individuate all'affermazione di un distretto spumantistico umbro ci sono sia il costante spopolamento dei territori sia la polverizzazione fondiaria. Le imprese, secondo lo studio dell'Universitร  di Milano, hanno difficoltร  a reperire terreni vitati o vitabili, perchรฉ spesso sono posseduti 'pro indiviso' da proprietari numerosi e disinteressati a qualsiasi recupero. Ecco che diventa auspicabile, secondoย  un provvedimento per agevolare la ricomposizione fondiaria, necessario non solo per il sostegno alla viticoltura ma in generale per lโ€™intera agricoltura di montagna. Infine, ci sono anche le difficoltร  legate allโ€™abolizione della compravendita dei diritti di reimpianto e la necessitร , anche in questโ€™ottica, di provvedimenti agevolativi per la vitivinicoltura montana.

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