Tutti i Premi speciali della nuova Guida di DoctorWine

2 Ott 2024, 12:13 | a cura di
Novità di quest'anno è il Premio all'Etichetta più bella 2025 che si affianca ad altri 16 Premi che spaziano da Vino Rosso dell'Anno a Miglior Rapporto Qualità/Prezzo

La Guida Essenziale ai Vini D’Italia firmata da DoctorWine, alias Daniele Cernilli, arrivata alla sua undicesima edizione, tra i vini premiati, sfoggia un totale di 17 Premi Speciali che non riguardano solo vini, ma anche «aziende, persone, progetti che ci colpiscono particolarmente anno dopo anno» si legge sul sito. Nel loro complesso raccontano lo stato dell’arte della viticoltura nazionale e tra gli obiettivi di queste assegnazione c’è la volontà di «evidenziare per sottolinearne il ruolo propulsivo nei confronti di tutto il movimento vinicolo». Tra le novità di quest’anno c’è l’inclusione, per la prima volta del premio “Etichetta più bella 2025”. Presentata a Milano lo scorso fine settimana (28 e 29 settembre) all’Hotel Principe di Savoia, tra pochi giorni (6 ottobre) l’evento arriverà nella Capitale nelle sale di Spazio 900. La nuova Guida Essenziale 2025 include circa 1.300 aziende e un totale di 3.254 vini recensiti che sono stati selezionati dagli oltre 20mila degustati da Cernilli e i suoi collaboratori.

Bianco, rosso, rosato e dolce dell'anno

Partendo dai vini, si aggiudica il premio di Vino Rosso dell’Anno un Barolo che storico e celebre cru di Serralunga d’Alba: Barolo Ester Canale Vigna Rionda ’20 di Giovanni Rosso con un punteggio di 100/100, un vino contraddistinto da «indubbia bontà» e per «l’attinenza al territorio di Serralunga e la sua prospettiva di longevità». Per la controparte in bianco ci si sposta in Friuli con il Collio Friulano Rolat ’23 di Raccaro «proposto da un vignaiolo che conosce bene il rispetto che si deve alla natura e alle sue vigne». L’azienda storica abruzzese di Masciarelli, con il Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Villa Gemma '23, si aggiudica il premio Rosato dell'Anno.

Per quanto riguarda la tipologie delle bollicine o Vino Vivace dell’Anno «definito così per non urtare la suscettibilità di chi, per disciplinare, non vuole usare il termine generico “spumante”» è stato scelto l’In Correggio Rosso Millesimato DT ’05 di Lini 910. Un Lambrusco Salamino sboccato nel 2022 dopo 17 anni sui lieviti. Non manca un premio al Vino Dolce dell’Anno: l’Alto Adige Moscato Rosa ’22 di Franz Haas descritto come «un rosso dolce ed estremamente aromatico».

Esordienti e qualità/prezzo

L’Etna Bianco Contrada Arcuria ’22 di Restivo Wines è il vino esordiente che ha conquistato il premio L’Esordio Vincente, il vino è prodotta dall’azienda del giovane imprenditore catanese Francesco Restivo, agli inizi della sua avventura nel mondo del vino. Nelle Marche, invece, troviamo Il Vino dal Miglior Rapporto Qualità/Prezzo. Il Bianchello del Metauro Gazza ’23 della cantina Di Sante un vino «moderno, fresco, profumato». Qualità e grandi numeri sono i due parametri che identificano il Premio per la Qualità Diffusa che «coniuga alta qualità con un notevole numero di bottiglie prodotte», assegnato alla Barbera d’Asti Superiore La Luna e i Falò '22 dell’azienda Vite Colte. 

Premi alle aziende

Passando ai premi dedicate alle aziende, tre sono adibiti a identificare l’Azienda dell’anno, il Produttore Emergente e una realtà sociale che si è distinta per meriti. Querciabella viene incoronata come l’azienda del 2025, mentre La Sclusa sta facendo strada all’interno del palcoscenico enologico grazie «una batteria di vini impressionanti». Infine è la Rotari - Mezzacorona a vincere il Premio Cooperazione «una delle realtà produttive più importanti del Trentino per dimensione, storia e qualità dei vini».

Le persone del vino

L’enologo Pierpaolo Chiasso è il Winemaker dell’anno, mentre alla rete d’imprese che fanno capo all’enologo Nicola Biasi viene assegnato il premio Vitienologia Sostenibile. Silvio Jermann, Paolo de Marchi e Hans Terzer sono la triade di figure che ottengono il riconoscimento di Una vita per il vino, «che vuole sottolineare il ruolo e l’impegno di un protagonista della scena vitivinicola italiana». Spazio anche ai giovani, in particolare «al gruppo dei ragazzi di Santa Maddalena» che vincono il premio Next Generation grazie al «grande amore che hanno verso il loro territorio». Progetto NO.MO.S. di Vecchia Cantina di Montepulciano conquista il Premio Progetto Qualità, un vino che guarda al sociale e all’inclusione «dei più fragili e quindi alla loro inclusione nei processi lavorativi». Chiude la lista dei premiati la novità di quest’anno: il Premio Etichetta più bella 2025, che «per originalità e semplicità al tempo stesso» va al Offida Pecorino Villa Angela ’23 della cantina Velenosi.

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