Harbour Club di Miami è destinato a diventare un importante punto di riferimento per l'ospitalità della città, unendo l'allure di un club privato di stampo britannico a una nuova esperienza culinaria curata dall'Executive chef Michele Esposito. Si tratta di un circolo esclusivo sul porto turistico di Miami, il Sunset Harbor. Il club, il cui claim è "British style, Miami attitude" è un'impresa ambiziosa fondata da Esposito insieme a James Julius, veterano nel mondo dell'ospitalità di lusso.
Harbour Club a Miami, una struttura che ospita tre diversi concept
Il circolo ospiterà una proposta multifunzionale: oltre al ristorante di cucina di mare di stampo italiano-mediterraneo a'Riva, concept di lusso aperto tutto il giorno, anche un ristorante di cucina giapponese, e uno speakeasy in stile Old London entrambi riservati ai soci del circolo che potranno accedere a eventi esclusivi.
Abbiamo fatto due chiacchiere con Esposito che ci ha illustrato la sua nuova impresa, e rivelato alcune golose anticipazioni sul menu.
Com'è nato il progetto Harbour Club
«Col mio partner, il londinese James Julius», racconta Esposito, «abbiamo individuato la location, e per trovare la quadra abbiamo fatto una full immersion di quattro mesi, sembravamo due fidanzatini» sorride lo chef. «Siamo arrivati all'idea di ospitare all’intrerno del circolo ben tre realtà differenti per dare alla nostra clientela la migliore esperienza possibile, pur mantenendo alta la qualità. Con quasi trecento coperti, l'unica soluzione per garantire livello era diversificare». Con la sua impronta dal respiro mediterraneo, Esposito ha creato a Miami un'oasi di gusto dall'atmosfera sofisticata dove soci e ospiti possono sentirsi coccolati da un servizio impeccabile.
Il ristorante a'Riva
Il ristorante a'Riva, il cuore pulsante dell'Harbour Club, è un inno alla cucina mediterranea rivisitata con creatività. Al piano terra (che in USA invece viene chiamato first floor) troviamo quindi la lussuosa sala con ampio patio affacciato sul porticciolo, sedute a poltrona e un tema tropical molto elegante giocato sui toni del verde, che ospiterà fino a 125 coperti a turno. Esposito, in veste di Executive Chef dell'intero Harbour Club, per a'Riva ha scelto di interpretare i sapori della tradizione in chiave contemporanea, proponendo un menu a base di pescato e tanto sapore campano. «Il mio Head Chef, Joseph Dominiguez viene anche lui da Casa Tua ad Aspen, in Colorado» continua Esposito, «dove ha lavorato per sette anni come executive chef, e ora ha iniziato questa nuova avventura con me a Miami». Il ristorante a'Riva trasmette il fascino delle destinazioni costiere italiane in un ambiente elegante e rilassato, caratterizzato da vegetazione tropicale, punti luce scultorei, colori tenui giocati sul tortora, marmi e cristalli.
La carta di a'Riva
Cosa si mangerà nel nuovo ristorante italiano-mediterraneo capitanato da Esposito? «Ci saranno le polpette di melanzane Angelina, un omaggio a mia madre» ci risponde lo chef, «i fiori di zucca fritti, una selezione di crudi con sashimi kosher, e il "Michele Voyager", una degustazione di diversi pesci mediterranei e atlantici, come il branzino all'acqua pazza, l'hamachi e il salmone, il crudo di tonno rosso con gazpacho di anguria, e la cernia cilena con babaganoush, pinoli, labneh e melograno». Questi elementi saranno serviti su speciali piatti creati ad hoc da un ceramista di Vietri che ha disegnato un piatto scomposto per le diverse pietanze. Immancabile in carta la Nerano, la firma di Esposito oltreoceano: «Visto il successo degli Spaghetti Chitarra alla Nerano, i nostri investors di New York hanno preteso di includerli nel nuovo menu». E poi la genovese, la burrata e tanti tartufi, «per forza, qui a Miami ne vanno pazzi».
Lo speakeasy Palm Room
Sempre al pianterreno vivrà un elegante lounge con 40 posti, il Palm Room. Questo ambiente sarà riservato ai soci del circolo che abbiano compiuto i 21 anni d'età, e che qui potranno godere di cocktails e highball drink accompagnati da tapas, tartine, e godibili finger food. Tra gli eventi esclusivi riservati ai soci, mixers aziendali, cocktail, cene e degustazioni di vini e sigari, masterclass di mixology, e una rotazione di menu degustazione. Con i suoi interni esotici dal tocco sensuale e tropicale, poltrone e divanetti di velluto, luci calde e soffuse e superfici lussuose, il circolo offre inoltre una raffinata collezione di opere d'arte meticolosamente selezionate, «per completare l'equilibrio architettonico degli spazi, e creare un ambiente esteticamente piacevole per i nostri ospiti e i soci del circolo» dice Esposito.
Il format di cucina giapponese Nikai
Al piano superiore, anche questo riservato ai soci dell'Harbour Club, c'è il ristorante di cucina nipponica fusion, Nikai at Harbour Club, al cui timone c'è una brigata di cucina scelta da Esposito. «Lo chef Jonathan Jordan e il suo sous chef hanno entrambi maturato esperienze al Nobu». In carta finger di ventresca di tonno, sushi impreziositi da caviale, un'ampia lista di vini e sakè, e alcune delle bottiglie di whisky giapponese più rare al mondo. L'ambiente, che ospiterà 75 coperti, è caratterizzato da interni che giocano con finiture pregiate, illuminazione calda e intima e arredi lussuosi, ma al tempo stesso incorporando la vivacità tropicale che è di casa a Miami. Il progetto dell'Harbour Club è firmato dallo studio d'architettura Yodezeen, che ne ha curato anche il design degli interni.
La posizione dell'Harbour Club fronte porticciolo offre una splendida vista sulle barche a vela ormeggiate e tramonti mozzafiato. Il ristorante a'Riva accoglierà il pubblico per brunch, pranzo e cena. L'apertura è prevista per la fine di ottobre. Non vediamo l'ora.
Harbour Club – 1766 Bay Road, Miami Beach FL 33139 – harbourclubmia.com