Oltre 220 mm di pioggia in poche ore, di cui oltre 70 in circa 30 minuti. Numeri spaventosi che hanno travolto la zona del bolgherese, a Castagneto Carducci. È accaduto la notte tra il 23 e il 24 settembre, un momento in cui in alcune zone era ancora in corso la vendemmia (per fortuna completa per molte cantine). Restava da raccogliere un po’ di cabernet franc e sauvignon, le varietà più tardive, e invece da ore si è alle prese con una conta dei danni non da poco.
Le vigne distrutte dall'alluvione
La violenza con cui il nubifragio si è abbattuto sul territorio non ha eguali, qualcosa di simile, come ricorda il Governatore della Regione Toscana Eugenio Giani, era accaduto attorno al 1928. Un episodio di una eccezionalità unica, con conseguenze tragiche sull'agricoltura. La zona più colpita è quella che da Lamentano in collina scende fino alla piana e procede poi attraversando la campagna di Bolgheri verso Donoratico.
Tra le cantine più in sofferenza c'è sicuramente Guado al Melo a Castagneto Carducci: «Certo, un risveglio così non è auspicabile» ha detto Annalisa Motta, proprietaria dell'azienda insieme a Michele Scienza. «Il danno è più che altro sulle vigne, distese dalla forza dell’acqua, che andranno rifatte. Potrebbe trattarsi di 4 ettari o più, stiamo facendo i rilievi. Il vigneto maggiormente danneggiato è il Campo Grande».
Nessun danno per la cantina
«Campo Giardino, dove nasce Jassarte, ha perso 4 filari ma erano già stati raccolti per fortuna» continua la titolare. «In più, c’è una parte rovinata di Campo Ferro. La cantina invece non ha avuto grossi problemi. È entrata un po’ d’acqua nella parte degli uffici, che abbiamo ripulito fra ieri notte e oggi». Per fortuna, gran parte delle uve sono in cantina e le conseguenze del nubifragio non sono state le stesse in tutte le zone. «La vendemmia non è del tutto compromessa – conclude Motta - avevamo già raccolto circa l'80% delle vigne. Il restante 20% è ancora in piedi per meno di metà. Quanto rimasto lo vendemmieremo nei prossimi giorni, salvo verifica della qualità dei frutti. Il resto dell’uva è perso».
La vendemmia è (in parte) salva
«Una parte della zona della Bolgheri DOC, dalla Fossa di Bolgheri verso Castagneto Carducci, è stata interessata da una violenta bomba d’acqua» ha scritto Albiera Antinori, presidente della Doc Bolgheri. Già nelle prime ore del mattino, però, «l'acqua era defluita senza causare danni permanenti, tranne che in una zona piuttosto circoscritta, dove purtroppo ha avuto un impatto sulle vigne. Al momento sono in corso verifiche della situazione, che tuttavia non sembra aver lasciato danni significativi».
La vendemmia è ormai nella sua fase finale: «Ora attendiamo i prossimi giorni, in cui è previsto bel tempo, per completare la raccolta delle ultime uve. Desideriamo esprimere vicinanza ai produttori che hanno avuto danni alle vigne e un sentito ringraziamento alla Protezione Civile e alle autorità locali per il tempestivo intervento e per il supporto fondamentale nella gestione dell’emergenza».