Bisogna andarci di proposito, su questo non c’è dubbio. E neanche sul fatto che ne valga la pena, perché Bistrot Zì Rosa è davvero una chicca a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. Anzi, non proprio Sant’Anastasia, «siamo in una frazione a metà strada tra Napoli e Pomigliano, vicino la campagna, nascosti dietro un cimitero: senza macchina da noi non ci arrivi». Per Raffaele Cantone, però, questo non è mai stato un problema, ma uno stimolo a fare ancora meglio: «La struttura esiste da 64 anni, io la gestisco da 23 e dal 2016 lavoriamo con gli specialty… non è stato facile ma la pazienza ha ripagato».
Bistrot Zì Rosa, il bar nascosto in una frazione
Al centro di tutto c’è la colazione, che Raffaele sta cercando di indirizzare sempre più verso un consumo al tavolo, disincentivando quello al bancone «i cornetti, per esempio, ci sono ma non sono la nostra specialità e ci punto molto poco». Al contrario del French toast dedicato alla mamma, «che non è impanato nell’uovo, ma cotto nel burro con l’olio e poi ricoperto di sciroppo d’acero, in ricordo della merenda che mia madre mi faceva da bambino: pane olio e zucchero».
Oppure le sbriciolate, fiore all’occhiello della casa, con confetture e creme golose, e ancora crostate, torte fatte in casa, porridge, pane e marmellata, açai bowl, yogurt, brioche con ricotta e frutta di stagione, «mi piace il concetto di poter fare ristorazione fin dal mattino: preferisco proporre piatti semplici ma curati piuttosto che inseguire delle mode del momento».
Caffè specialty infusi come un tè
In abbinamento a tutto questo ci sono i caffè specialty, «lo so, è stato un azzardo portarli qui, ma sono sempre stato un amante del caffè, grazie al lavoro di mia madre, e così non ho resistito». La sua è una scommessa vinta, «quando si spiega con calma al cliente al differenza tra un espresso e un altro, quando si parla del prodotto, a lungo andare le cose funzionano. Oggi, chi viene da noi sa di trovare un prodotto diverso».
Vicino alla tazzina, Raffaele porge sempre un po’ di caffè appena macinato, «per far percepire i profumi che si ritrovano poi nella bevanda». Ci sono l’espresso, il filtro, i fantastici cappuccini «nostro cavallo di battaglia» e poi anche i caffè infusi, «con le bustine proprio come fossero dei tè». Da sorseggiare magari con una manciata di frutta secca, «che compro in abbondanza e offro ai clienti, nonostante il costo alto: ci tengo a far sentire gli ospiti coccolati».
Galeotto fu quel bar dell'East Village
Il prezzo base dell’espresso ora parte da 1.40 euro, «ma vorrei portarlo a 1.50» (ancora poco, per un caffè di qualità), i chicchi sono quelli di Pierre Caffè di Gravina in Puglia, la torrefazione di Luigi Paternoster, «caro amico con cui condividiamo la stessa filosofia», e poi altri che Raffaele acquista crudi e si fa tostare su misura. La passione per gli specialty è nata dopo un viaggio a New York di tanti anni fa, in un localino dell’East Village dove per la prima volta il barista ha provato un approccio differente al mondo dell’oro nero. Dopo alcune esperienze lavorative in Australia, ha deciso di riportare il concetto di specialty anche nella sua terra.
Pane artigianale e menu che cambia due volte al giorno
Zì Rosa, però, non è solo colazione. Si mangia anche, e bene, sia a pranzo che a cena, con prodotti stagionali e un menu che cambia due volte al giorno a seconda della spesa fatta giornalmente. L’attenzione al vegetale è alta, «io stesso sono vegetariano da 33 anni», in menu ci sono pochi piatti ma ben fatti: tre antipasti, due primi, due secondi, i fornitori sono della zona, la carta dei vini è locale così come le birre artigianali e il pane. I dolci fatti in casa non mancano mai… il suo preferito? «La frolla dedicata a mamma, un biscotto con ricotta di capra e visciole. Semplice ma irresistibile».
Bistrot Zì Rosa – Sant’Anastasia (NA) – via Archi Augustei, 15 - facebook.com/bistrotzirosa?locale=it_IT