La laconica comunicazione social con cui Tiziano Rossetti ha annunciato la chiusura del suo Angolo Divino entro la fine del 2024 è in realtà un fulmine a ciel sereno. La nostra prima preoccupazione è stata cercare di capire dalla viva voce dello chef riminese, oramai marchigiano d’adozione, i motivi della decisione di terminare il suo progetto "solista" nella città ducale.
L'Angolo Divino di Urbino chiude. La storia del patron Tiziano Rossetti
Tiziano non è un professionista di primo pelo, ma vanta un nutrito curriculum. Inizia da giovanissimo nelle cucine dell’hotel Des Bains di Riccione accanto al conterraneo Gino Angelini che seguirà poi anche in una delle sue avventure negli Stati Uniti. L’altra figura fondamentale per la sua formazione è rappresentata da Gualtiero Marchesi, rettore dell’Alma durante il periodo che vede Rossetti impegnato nell’insegnamento. Nella sua lunga carriera professionale ha inoltre incrociato le pentole e le idee con Vincenzo Cammerucci, Gianfranco Vissani e Fulvio Pierangelini in quelli che sono stati, parole sue, «anni formidabili per i cuochi nati negli anni ‘70».
Cosa si mangia (ancora per poco) all'Angolo Divino di Urbino
L’occasione di mettersi in proprio capita nel 2017 quando rileva la gestione del ristorante nel centro storico di Urbino, in una «città molto bella, turistica e universitaria, vivace ma non esente delle difficoltà che caratterizzano l’entroterra». La partenza è senza clamori. Si lavora alacremente sulla sintesi di quello che si è appreso: tecnica solida di stampo classico, rispetto del prodotto ben selezionato tra gli allevatori, i contadini e i pescatori in quell’ottimo giacimento di materie prime che dal Montefeltro si spinge verso l’Adriatico. Salumi e formaggi ben scelti; i funghi, i tartufi degli Appennini, gli asparagi selvatici con cui condire sia le paste ripiene così care in quel lembo di terra che fonde perfettamente umori marchigiani e romagnoli sia le carni di animali da cortile o da pascolo profumate da umorosi fondi di cottura. Ma anche pesce dell’Adriatico, secondo cattura. Questo un po’ quello che finiva nei piatti dei pochi tavoli a disposizione nelle sale interne e nel dehors su via Sant’Andrea.
Perché a fine anno l'Angolo Divino chiude
Raggiunto al telefono Tiziano racconta del suo stato d’animo combattuto. Da una parte i sacrifici di un locale portato avanti praticamente da solo, con ore di lavoro innumerevoli trascorse in cucina per dar vita a piatti figlio di cotture lente, di cose fatte in casa senza il minimo ricorso ai semilavorati o acquistate altrove. Dall’altra una burocrazia poco flessibile per chi vuol stare dentro al recinto delle regole senza violarle. In mezzo un percorso in crescita lento ma costante. «Le presenze sono buone, l’affetto dei clienti non manca ma andare avanti con questa vita è molto difficile, logorante. Sono ancora pieno di energie, vedremo cosa mi riserverà il futuro. Spero di continuare a fare formazione: c’è un gran bisogno di cuochi e camerieri preparati».
La Guida Ristoranti d'Italia 2025
Valutato con Due Forchette e 81 punti sulla guida Ristoranti d'Italia 2024, l’Angolo Divino non sarà presente nella versione 2025. La tempestiva comunicazione è arrivata proprio in chiusura di pubblicazione. Tiziano continuerà a cucinare sino alla fine dell’anno. La sua esperienza urbinate terminerà il 31 dicembre proprio come quella del tartufo bianco, elemento che non è mai mancato nella sua cucina elegante, delicata nei contrasti, meticolosa nelle cotture.
Ristorante Osteria L’Angolo Divino - via Sant’Andrea, 14 - Urbino (PS) - 0722 327559 - Instagram