I gelati anni Ottanta e Novanta che non possiamo dimenticare

22 Ago 2024, 08:12 | a cura di
Un dolcissimo tuffo nel passato per ricordare i gelati confezionati che ci hanno fatto innamorare dell’estate

Alcuni esistono ancora, altri -come la Pantera Rosa o la Pipa - sono fuori produzione ormai da tempo. Ma nella memoria dei Millenials, i figli degli anni Ottanta e Novanta, resisteranno sempre: ecco una carrellata nostalgica di gelati confezionati dello scorso millennio.

I gelati più famosi degli anni Ottanta e Novanta

Coppa dei Campioni

Metà panna, metà cioccolato: semplice, intramontabile, una coppetta blu con il disegno di un calciatore firmata Motta. L’azienda la produce ancora, anche se è impossibile trovarla tra i banchi frigo dei bar e chioschetti: un tempo, invece, era la norma, e nessuno poteva resistere a questo abbinamento vincente.

Pantera Rosa

Una forma insolita dai colori inconfondibili, quella della mitica Pantera Rosa, il personaggio di fantasia creato da Isadore Freleng, trasformato in gelato su stecco al gusto di panna e fragola. La versione originale aveva gli occhi fatti di gomma da masticare, ma poi Motta ha aggiunto dei dettagli in cioccolato per il muso che hanno reso lo snack ancora più carino.

Piedone

La Algida oggi produce il Ditone, un ghiacciolo dalla forma curiosa, ma un tempo il vero must era il Piedone della Eldorado, un gelato alla fragola che ha fatto impazzire i bambini con il suo alluce da mangiare, anche in versione cioccolato.

Polaretti

Po-po-po-po-polaretti: un jingle che è rimasto ben impresso nella memoria di tutti i bambini cresciuti negli anni ’90. Con i testimonial più simpatici di sempre, i pinguini che nella celebre pubblicità li realizzavano a partire dai ghiacciai, questi ghiaccioli hanno segnato la storia dell’estate italiana. Non si trovavano nei bar, erano un prodotto casalingo e molto popolare, presente (ancora oggi) in tanti gusti dai colori diversi.

Puffoghiaccioli

Esiste un cartone animato più anni ’80 dei Puffi? Agli omini blu creati dal fumettista belga Peyo erano stati dedicati anche dei ghiaccioli speciali, voluti dalla Sammontana. Grande Puffo e Puffetta regalavano gioie ai più piccoli con i loro gusti all’arancia e al limone, ed erano gettonatissimi tra i fan della serie (senza dimenticare il gusto Puffo, un fiordilatte pieno di colorante fino agli anni '90 immancabile nelle gelaterie).

Coppa Rica

Non proprio un gelato da bambini, ma piuttosto apprezzato dagli adulti: la Coppa Rica era un variegato all’amarena con tanto di ciliegina in superficie targata Algida, onnipresente sul tabellone dei gelati dei bar in spiaggia. Dopo un po', è arrivata anche la versione al cioccolato, ancora più golosa.

Winner

Noi Millenials siamo degli inguaribili romantici, nostalgici fino al midollo: basti pensare che nel 2014 abbiamo fatto tornare in commercio il Winner Taco con una mobilitazione sul web. Prima ancora, però, c’era stato il Winner classico, una barretta con caramello e arachidi ricoperta di cioccolato: una vera delizia.

Coppa Music

Che fine hanno fatto le mini coppette? Fino all'avvento del nuovo millennio, erano un cult. La Music conquistava anche i più piccoli con la nota musicale in cioccolato disegnata sul fiordilatte. Il packaging giallo acceso, poi, faceva il resto.

Arcobaleno

Cola, fragola, limone e menta: quattro strati, quattro colori, quattro gusti per un ghiacciolo variopinto e popolarissimo negli anni ’80. Nonostante il successo, però, ha avuto vita breve e non se ne trovano più in giro già da diverso tempo.

Gulp

Bisogna ammettere che la Motta ci ha fatti davvero sognare. Il Gulp era uno stecco gelato che permetteva di collezionare tutti i personaggi più amati di Topolino. Da Zio Paperone a Minnie, i pupazzetti in plastica usati come manico potevano essere facilmente rimossi e portati a casa.

Dalek

I Dalek sono i mutanti cattivi di Doctor Who, che nei primi anni Ottanta divennero protagonisti dei ghiaccioli al mirtillo e fragola: «I freddi dal cuore morbido». Sotto la crosta di ghiaccio, infatti, c’era una componente cremosa che faceva impazzire i bambini.

Foto del profilo Instagram @archeoplastica

Pipa Gelato

Gelato Stocchi è stata una delle prime aziende a produrre le mitiche Pipe, tra le confezioni più belle di sempre (e, purtroppo, anche durature: ne sono state ritrovate diverse sulle spiagge italiane, come ha fatto notare l'account Archeoplastica). Negli anni Ottanta e Novanta erano il massimo: replicare il gesto del fumo – un po’ come si faceva con le chewing gum a forma di sigarette – era una tentazione irresistibile per i bambini, che adoravano il gelato alla vaniglia da succhiare direttamente dalla pipa.

Blob

Bello, sostanzioso, goloso, dalla crosta croccante e le dimensioni generose: ridateci il Blob. Prodotto prima da Toseroni, poi da Eldorado e infine Algida, il Blob è ormai da tempo sparito tra i tabelloni dei gelati confezionati. Peccato, perché era veramente un gran piacere per tutti gli amanti dei coni.

Camillino

Chiariamo subito: ci sono stati due grandi Camillino nella storia dell’industria dolciaria. Il primo era un biscotto farcito con gelato alla panna, mentre il secondo – nato negli anni Novanta – era una barretta di panna e cereali ricoperta di cioccolato. In ogni caso, un dolce ricordo.

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