È estate inoltrata e le polemiche sugli scontrini impazzano nuovamente sui social. Dopo la colazione da 78 euro a Capri, il gelato da 7 euro a Positano, la puccia salentina a 29 euro (e tanti altri), questa volta l’indagata è una tagliatella all’astice dal costo di 90 euro, in un ristorante a Forte dei Marmi, rinomata località balneare in Versilia. Un cliente, inizialmente tranquillo al momento del pagamento, ha poi condiviso la sua esperienza online, sottolineando l’elevato costo del piatto consumato al ristorante di Bagno Cesare. La notizia è diventata virale, scatenando una serie di reazioni contrastanti. In risposta il titolare precisa: «Le nostre tagliatelle vengono servite con 500 grammi di astice».
Il titolare, Gabriele Matteoni, ha prontamente risposto, spiegando che il prezzo elevato è giustificato dalla qualità ma anche dalla quantità dell'astice utilizzato, e aggiunge su La Nazione: «operiamo in assoluta trasparenza», sottolineando che ogni astice servito pesa circa mezzo chilo e che il costo di 18 euro l'etto è chiaramente indicato nel menù. Ha inoltre ribadito «le tagliatelle all’astice sono una delle proposte più richieste: da tre anni sono in menù, non ne abbiamo mai aumentato il prezzo e ad oggi ne saranno usciti dalla cucina oltre cinquecento». Il patron del ristorante non si è sottratto alle numerose critiche, spiegando ancora dettagliatamente le ragioni dietro il prezzo del piatto: «il personale propone sempre prima il crostaceo vivo in modo che se ne possa comprendere la grandezza e la consistenza, poi viene pesato e cucinato. Qui nessuno vuole fare il furbo».