C'era una volta il bar. A Torino le immagini dei grandi fotografi Magnum raccontano la storia al bancone

23 Lug 2024, 13:13 | a cura di
Arriva a Torino da Camera, il Centro Italiano per la Fotografia, la grande mostra fotografica che racconta il mondo dei bar dagli anni Trenta agli inizi degli anni Duemila

La mostra Bar Stories on Camera, che apre il 25 luglio e prosegue fino al 6 ottobre, è un viaggio nel mondo dei bar, realizzato da Galleria Campari in collaborazione con Magnum Photos. Si tratta della prima mostra organizzata da Galleria Campari, che da Sesto San Giovanni l’ha esportata all’Art Basel di Basilea, nella capitale svizzera dell’arte e della creatività, con una selezione di 25 immagini e ora approda a Torino, in una nuova versione di 22 scatti dell’Archivio Storico di Galleria Campari e 28 firmati dai grandi fotografi di Magnum Photos, autori come Robert Capa, Elliott Erwitt, Martin Parr, Ferdinando Scianna, Eve Arnold. Rituali e protagonisti del mondo del bar tornano così nel cuore di quel Piemonte dove un po’ tutto è cominciato, visto che Gaspare Campari nel 1860 aveva aperto a Novara il Caffè dell’Amicizia e qui aveva messo a punto la ricetta del suo bitter, che due anni dopo, con il trasferimento a Milano e l’apertura del nuovo Caffè Campari, iniziava la scalata del successo.

Il bar luogo della quotidianità e della convivialità

Successo che ha il suo luogo deputato nel bar. Lo spazio del bar diventa così la tappa di un percorso attraverso epoche e città, fra rituali di quotidianità anonima accanto a volti di gente famosa, attori, scrittori. L'esposizione fotografica è completata da una selezione di bozzetti originali di menù realizzati per Campari negli anni Trenta da Fortunato Depero, il protagonista del Futurismo con cui Campari ha collaborato tra il 1926 e il 1936 e autore di diversi manifesti pubblicitari, e una raccolta di studi di insegne al neon degli anni ‘50, che accendono di colori l’iconico rosso del Bitter.

Tutto custodito nella Galleria Campari, aperta nel 2010 in occasione dei 150 anni di vita dell’azienda: un museo aziendale innovativo, interattivo e multimediale dedicato al marchio Campari e alla sua comunicazione attraverso l’arte e il design, allestito nello storico stabilimento di Sesto San Giovanni creato da Davide Campari nel 1904, interamente trasformato su progetto dell’architetto Mario Botta. L’Archivio Galleria Campari raccoglie oltre 4.000 opere su carta, manifesti originali della Belle Époque, grafiche pubblicitarie dagli anni Trenta agli anni Novanta, firmate da importanti artisti come Marcello Dudovich, Fortunato Depero, Guido Crepax, Bruno Munari, Ugo Nespolo, oltre a caroselli, spot e progetti di registi come Federico Fellini, Paolo Sorrentino, Matteo Garrone e ancora oggetti firmati da affermati designer come Matteo Thun, Dodo Arslan, Markus Benesch e Matteo Ragni.

Com'è cambiato il bar

La prima sezione, Sharing Moments, è una raccolta di scatti all’interno di locali che catturano i rituali quotidiani, dal caffè all’aperitivo. Immagini di baristi, bartender, camerieri e clienti che vivono il bar come uno spazio collettivo, luoghi per incontrarsi e condividere momenti di convivialità. Quindi la sezione Bar Campari, incentrata su Campari protagonista dei locali dal 1860. Con lo storico Caffè Campari, le insegne Campari al neon, i bar sulle spiagge italiane delle vacanze anni Sessanta Infine The Icons, scatti di attori hollywoodiani, scrittori e personaggi dello spettacolo in un caffè o un locale. Come Marylin al Waldorf Astoria di New York, o Ernest Hemingway al bancone di un bar in Idaho. Comprese le immagini dei fotografi Magnum di locali-icona, dal Camparino di Galleria Vittorio Emanuele a Milano al caffè Florian di Venezia, ma anche la foto di un bar di Puerto Rico negli anni ‘50.

Storie di bar che hanno plasmato le epoche

La mostra ne ricrea l’atmosfera anche con momenti di scambio culturale, con iniziative collaterali. Il 19 settembre, per esempio, Camera ospiterà un talk di Cristina de Middel, presidente di Magnum Photos e autrice di vari progetti espositivi, sull’utilizzo degli archivi nella sua pratica artistica, E gli appuntamenti nel programma di Camera saranno accompagnati da aperitivi a cura di Campari Soda. Sono cambiati i bar nel corso del tempo? Certo, e molto – locali storici a parte, s’intende - nelle architetture, negli arredi. Ma non hanno mai perso il loro ruolo di luoghi di aggregazione, di incontro, di scambio. Sono finiti così nei testi delle canzoni di Vasco Rossi e di De Gregori, nei quadri di Hopper, nei film di Woody Allen come nei romanzi di Hemingway o in The Tender Bar, diventato film con la regia di George Clooney, dove è il bar il luogo attorno a cui ruota tutta la vicenda. Ai tavolini un bar hanno lavorato scrittori famosi, e persino la saga di Harry Potter è nata all’Elephant House Cafè di Edimburgo. Bar Stories racconta con le fotografie storie di bar e di gente al bar nel mondo e nel tempo. Perchè i bar sono pezzi di storia. Da ricordarsene la prossima volta che – guida dei Bar d’Italia del Gambero alla mano – si entra in un bar (e nella storia)

Camera, via delle Rosine 18, Torino - Sito

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