Matteo del Cuoco, nel nome aveva già scritto il suo destino. «Cuoco, che bella parola», diceva Totò nel film Miseria e Nobiltà, bellezza che si ritrova nella storia di Matteo e della sua creatura Rostì, luogo goloso, nel migliore senso del termine. Siamo a Pomigliano d’Arco, nella provincia interna di Napoli: un tempo zona agricola, poi l’arrivo dell’industria automobilistica ha stravolto l’identità e l’economia del luogo. Da un po’ di anni la cittadina vesuviana è meta del gusto, grazie a più imprenditori, medio piccoli, che hanno visto nello street food di tendenza, e di qualità, una strada possibile. La storia ha dato loro ragione e su questa scia golosa nasce Rostì, che si inserisce, tra i primi, in una generale rinascita del format rosticceria e guadagna il premio di Campione Regionale nella guida Street Food 2025.
Rostì, la rosticceria di Pomigliano d'Arco
Non una normale rosticceria, è lo slogan di Matteo, che ha pensato il suo locale come un tempio del cibo che parla napoletano. Il timido inizio nel 2020 focalizza l’attrazione su un must amatissimo dai partenopei e da lui in primis, la frittatina di pasta, praticamente un pasto, un primo racchiuso in una panatura croccante e fritto. La sua esperienza in vari ristoranti, e un palato curioso, abituato a mangiare bene, sono il know how che ha fatto da ingrediente principale nelle preparazioni di Rostì. Il buono si fa notare subito, così la crescita è stata immediata, permettendo di ampliare l’offerta di cucina e di trasferirsi in un locale più grande, dotato di sala con tavoli, quindi non più solo asporto. Cucina a vista, team giovanissimo e motivato – Matteo ha 25 anni e gli altri cinque fra ragazzi e ragazze della squadra hanno pure loro tra i 23 e i 25 anni - e un locale giovane anche nello stile, colorato e vivacissimo, con molti richiami alle frasi di uso comune tra i napoletani, con quella leggerezza storica che crea il giusto clima di condivisione e divertimento.
Tra fritti e pasta
Magnum di genovese, divertente e un vero e proprio foodporn giocoso: nella forma ricorda il famoso stecco di gelato - omaggio all'idea di Massimo Bottura e alla tradizione napoletana - è un fritto croccante di ragù alla genovese. Oltre ai fritti da asporto - c’è anche la frittatina del mese: la futuro di aglio, olio e peperoncino sta spopolando - troviamo i primi piatti di tradizione napoletana, la pasta è fresca, preparata in proprio. Il ragazzo ha un cervello che gli dà ragione di ogni scelta. Ecco che arrivano ai tavoli la pasta e patate con maccheroncelli all’uovo sulla crema di patate, Parmigiano Reggiano 30 mesi e polvere di pancetta, poi i mitici ziti alla genovese, quella buona buona: la domenica sono disponibili anche per l’asporto. Tonnarelli cacio, tre pepi e limone di Sorrento. Non una normale Nerano, con gnocchi freschi, crema di zucchine, crema di parmigiano reggiano e chips di zucchine. Ogni mese ha il suo primo come novità.
La box da asporto dei fritti è gettonatissima, come pure l’intramontabile parmigiana di melanzane, sia classica, che in versione vegana. Per uno sfizio, per una sosta pranzo, o cena, sicuramente appagante, Rostì è aperto dal martedì alla domenica, sia a pranzo che a cena. Non si accettano prenotazioni. Il menu è consultabile dall’account Instagram.
Rostì - via Alfa Romeo 13/15 - Pomigliano d’Arco (NA) – instagram.com/rosti_pomigliano