Bisogna avere un gusto un po’ infantile, per apprezzare il fiocco di neve. Oppure avere parecchia sete, perché la crema di latte e ricotta all’interno rinfresca come poche altre cose al mondo durante una passeggiata sotto il sole. Questo, però, non significa che sia un dolce banale: è semplice, nostalgico, delicato e cremoso proprio come piacerebbe a un bambino. In realtà, in pochi anni ha conquistato tutti, diventando parte integrante della pasticceria napoletana, al pari della sfogliatella o del babà: sua maestà, il fiocco di neve, imitato da tutti ma realizzato ad arte solo da Poppella.
Fiocco di neve, il soffice dolcetto di Napoli
Raffaele Scognamillo e Giuseppina Evangelista – alias Papele e Puppnella – avevano iniziato a panificare negli anni ’20 nel Rione Sanità. È a loro che si deve la creazione del marchio Poppella, nato dalla fusione dei due nomi, ma bisogna attendere la terza generazione, guidata da Ciro, per la nascita del fiocco di neve. È stato sempre lui ad aprire un secondo punto vendita in via Santa Brigida, nel cuore della città, e rendere celebre il nome di famiglia con quella pallina lievitata ripiena di fresca crema di latte e ricotta di pecora: una briochina perfetta a ogni ora, da accompagnare a una tazzina di caffè oppure gustare in purezza, fatta poi in altre varianti, con cioccolato o pistacchio, ma l’originale resta imbattibile.
Il nuovo dolce della città
Un dolcetto goloso, semplice e anche economico: 1,50 euro per un assaggio abbondante e godurioso. L'impasto è morbido, scioglievole, la farcitura generosa e ricca di gusto: i puristi della sfogliatella forse non lo preferiranno ai classici del repertorio campano, ma al fiocco di neve va sicuramente il merito di aver aggiunto una nuova specialità alla tradizione partenopea. Tanto che tantissime pasticcerie hanno cominciato a replicare la ricetta, facendola entrare di diritto nell'olimpo dei più amati dolci di Napoli.