Richiudersi in un elitario settarismo probabilmente non è stata una delle migliori mosse messe in campo dal movimento della birra artigianale italiana. Ovviamente se oggi in Italia i consumi di birra artigianale non decollano ancora, nonostante gli inizi del movimento ormai risalgano a quasi trent'anni fa, non è certo dovuto all'estrema faziosità che si poteva riscontrare in rete (ma non solo) fino a qualche anno fa. Certo è che però questa non ha aiutato ad aprire al grande pubblico uno scenario culturalmente sfaccettato e gustativamente complesso come quello della birra.
La "nicchia dei bevitori"
Intorno ai primi anni '10 del 2000 infatti, la nicchia dei "bevitori artigianali" compì una trasformazione diventando una specie di setta e quasi nessuno poteva permettersi di parlare di birra artigianale al di fuori di una ristretta cerchia di eletti; i siti, i blog, i forum dedicati all'enogastronomia venivano puntualmente attaccati anche ferocemente nei rari momenti in cui si azzardavano a mettere il naso negli affari della birra artigianale. Nell'arena della rete si scontravano, a suon di dotte dissertazioni condite spesso da insulti, i più strenui difensori del prodotto artigianale, spesso tra loro, ma altrettanto spesso con chiunque voleva tentare di affacciarsi in quel mondo, magari muovendo i primi passi in maniera impacciata.
Degustazioni da snob
Insomma, la birra artigianale invece che promuovere aggregazione e divertimento, prerogative insite e profondamente connaturate al prodotto birra, era diventata una cosa da snob saccenti (e la cosa non è molto distante da quello che succede a certi consumatori di "vini naturali"). Le conseguenze sono facili da immaginare: una parte del pubblico (pochi) ha provato a bussare alla porta di questi "santoni", cercando di essere ammessa nel gruppo dei prescelti; tutti gli altri consumatori, ovviamente, si sono allontanati.
Meno conventicole, più bevute
Fortunatamente oggi questo atteggiamento sembra essersi attenuato: i "pasdaran" non sono più molto attivi e nei rari casi in cui si trovano a essere chiamati in causa, non sembrano più pervasi da quel sacro furore di una volta. In realtà, almeno on-line, sembra che ci sia meno interesse per la birra artigianale; ma poi, i festival e gli eventi hanno ugualmente tanto successo. Meglio così: meno tastiera, più boccali.